
Tra Lazio e Toscana, c’è un luogo dove la storia millenaria incontra paesaggi mozzafiato. Antica città etrusca, ha conservato nei secoli una buona parte del suo patrimonio storico e oggi è uno dei siti archeologici più stupefacenti d’Italia. Fu una delle più importanti e sviluppate città-stato dell’Etruria, probabilmente parte della Dodecapoli etrusca; abbiamo la fortuna di poterne vedere ancora i resti. Il tuo viaggio sarà accompagnato dai paesaggi naturali della Tuscia e della Maremma Laziale e culminerà con una destinazione che stupisce chi ama la storia e la cultura; cosa c’è di meglio di affrontare questa esperienza in moto?
Vulci non è un comune, ma un esteso parco archeologico che ricade tra i comuni di Canino e Montalto di Castro, in provincia di Viterbo (Lazio), nella Maremma Laziale. Sorge su un pianoro di 120 ettari, lungo il fiume Fiora, a una decina di chilometri dal mar Tirreno.

Visitare questo territorio significa immergersi in un autentico museo a cielo aperto. Il Parco Archeologico di Vulci è il cuore della zona, dove è possibile esplorare le rovine dell’antica città etrusco-romana. Tra le attrazioni da non perdere, c’è sicuramente il Ponte del Diavolo, una maestosa struttura alta 30 metri che attraversa il fiume Fiora e regala un panorama spettacolare sul canyon. Di notevole interesse anche la Tomba François, considerata una delle più importanti testimonianze di arte etrusca, con il suo ciclo di affreschi che è stato riprodotto a grandezza naturale nel Museo della Ricerca Archeologica di Vulci (a Canino). Si chiama così perché rinvenuta durante gli scavi su iniziativa di Alessandro François, archeologo e commissario regio di guerra e marina del Granducato di Toscana.
Il Castello dell’Abbadia, poi, ospita il Museo Archeologico di Vulci, dove sono esposti reperti di inestimabile valore. Passeggiando nel parco, potrai anche scoprire le antiche mura cittadine, le terme e il foro, testimonianze di un passato glorioso che continua a vivere.
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Oltre alla storia, il territorio di Vulci offre diversi scenari naturali. Il Laghetto del Pellicone, situato all’interno del parco archeologico, nelle vicinanze del ponte e del castello, è un luogo perfetto per una sosta tra una visita e l’altra. Curiosità: è stato scelto come set di film famosi, come Tre uomini e una gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo e Non ci resta che piangere, di Massimo Troisi e Roberto Benigni.
Nella zona puoi anche trovare un resort termale immerso nella natura, con quattro piscine di differenti temperature e proprietà: un’idea niente male se vuoi passare a Vulci più di una giornata. Se invece vuoi ripartire alla scoperta di nuove destinazioni della Maremma Laziale, anche in questo caso TrueRiders ha l’itinerario perfetto per te!
L’itinerario, di un’ora scarsa in totale, parte dalle rive del Lago di Bolsena, più esattamente da Capodimonte. Prendendo la SP8, in una decina di minuti arrivi a Valentano, borgo medievale che custodisce il Museo della Preistoria della Tuscia. Prosegui sulla Strada Regionale 312 Castrense/SR312 verso Musignano, piccolo gioiello immerso nella campagna, che raggiungi in meno di venti minuti. Continua fino a toccare la Via Aurelia, all’altezza di Montalto di Castro: esci subito a destra sulla SP107 e sei arrivato a destinazione, Vulci.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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