
È nota come la “porta delle Alpi”. La sua storia, la sua cultura ed i suoi sapori rendono questa destinazione qualcosa di più di un semplice borgo di montagna. È tra le verdi valli e le vette alpine della Lombardia, lì dove l’Italia si apre verso la Svizzera che sorge Chiavenna. Una cittadina dal discreto fascino, ma veramente irresistibile. Oggi è considerata una gemma alpina, in cui tradizione e natura si fondono ed un elemento in particolare ne trasmette l’identità più radicata: i crotti.
Si parte seguendo la SS36 in direzione nord e si costeggiano le sponde del Lago di Como. Qui, tra curve e paesaggi incredibili, si potranno incontrare paesi storici come Mandello del Lario, dove lago e montagna si incontrano, e Dervio con un’incredibile veduta lungolago. Per circa 30km il viaggio verso Chiavenna sarà accompagnato dal colpo d’occhio del Lago di Como, che renderà ancor più piacevole il tutto. Dopo l’ultimo paesino si prosegue in direzione nord, risalendo la valle alpina che porta verso l’interno della regione lombarda. Qui la strada si immerge in boschi e borghi tipici, accompagnata dai tipici paesaggi montani. Si sarà così raggiunta Chiavenna. Dopo circa 70km di viaggio ed 1 ora e 24 minuti, partendo da Lecco si sarà arrivati a destinazione. Un itinerario ideale per un’escursione giornaliera oppure un weekend all’insegna dei sapori alpini e di un po’ di relax.

Questo borgo di montagna ha origini antichissime. Esso si trova nel punto in cui confluiscono le vie che collegano la Val Bregaglia, la Val San Giacomo ed il passo dello Spluga. Un vero e proprio crocevia tanto da indurre a tradurre il nome di questa città in “chiave delle Alpi”. Questo perché rifletteva la sua strategica posizione per le vie di transito alpine. Ed è proprio in epoca romana che queste vie divennero fondamentali. Chiavenna divenne una conquista romana sotto il periodo di Augusto nel 16 a.C., acquisendo la funzione di principale snodo tra la pianura padana ed i passi alpini settentrionali.
Con il passare dei secoli questo borgo subì innumerevoli mutazioni. Dominazioni ed influenze culturali si susseguirono. Dai Visconti ai Grigioni, in particolare quest’ultimi governarono il territorio per tutto il periodo di lotte rinascimentali. Di particolare importanza i legami sociali con la zona della Svizzera più moderna. Un luogo, quello di Chiavenna, che ancora oggi visitando il suo centro storico trasmette le forti influenze ricevute ed un passato fatto di commerci e scambi culturali.
Di fondamentale importanza il rapporto tra Chiavenna e la Svizzera. A pochi chilometri di distanza dal confine con il Canton Ticino e con la Val Bregaglia, Chiavenna è da sempre un luogo funzionale al passaggio ed allo scambio commerciale e di culture tra il nord ed il sud delle Alpi. La posizione strategica ha infatti modellato non solo la storia politica di questo borgo montano, ma anche il tessuto sociale. In particolare le influenze linguistiche, architettoniche e gastronomiche che, per chi viene in visita, raccontano un legame continuo e duraturo.

Tra le immagini più belle e rappresentative di Chiavenna ci sono sicuramente i crotti. Una tradizione unica nel suo genere, che lascia scontrare geologia, gastronomia e convivialità. L’origine geologica di questi crotti è quella di cavità naturali venutesi a creare tra le rocce di antiche frane alpine. Una delle loro particolarità più interessanti è sicuramente quella legata al clima. Infatti in essi è presente una corrente, chiamata sorél che permette di mantenere la temperatura sempre costante a quasi 8ºC. La presenza di questo microclima ha, infatti, permesso negli anni di rendere questi luoghi adatti alla conservazione e fermentazione di vini, salumi, formaggi e tanti altri prodotti tipici.
Nel corso del tempo e degli anni, i crotti si sono sviluppati. Non più semplici cantine ma veri e propri luoghi di socialità e tradizione. Di fatti, molti di essi si sono trasformati in osterie rustiche dove è possibile assaggiare piatti tipici della tradizione alpina. Ad esempio è qui che si ritrovano i pizzoccheri di Chiavenna, la torta fioretto, formaggi locali o insaccati come la brìsaola ed i “violini” di capra. Ed è proprio per questo che Chiavenna celebra la tradizione con al famosa Sagra dei Crotti. Si svolge a settembre ed è un evento che raccoglie migliaia di visitatori sia italiani che provenienti dall’estero. Un’occasione per offrire percorsi gastronomici ed anche per conoscere crotti privati e storici.
Una tradizione che si è sviluppata e che ha permesso di rendere i crotti non solo dei luoghi di degustazione per cibo e vino, ma vera e propria testimonianza di una cultura alpina genuina.
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