Rocca d’Orcia è uno dei luoghi di grande effetto scenografico che si scorgono attraversando la Val d’Orcia, patrimonio UNESCO che sembra disegnata da un artista rinascimentale. Arroccato su uno sperone che domina la vallata, questo minuscolo borgo medievale ruota tutto attorno alla sua rocca, la Fortezza di Tentennano, da cui scendono le curve morbide delle colline toscane. Le sue mura hanno ospitato personaggi importanti della Storia medievale come la famiglia Aldobrandeschi (famiglia che dominava il sud della Toscana) e Santa Caterina da Siena. Andiamo a scoprire di più, iniziando dalla descrizione dell’itinerario.
Partendo da Siena, il tragitto verso Rocca d’Orcia è breve ma ricco di bellezza. Dopo circa un’ora e un quarto (60 km) sulla statale SS2 si arriva alla fortezza, ma il giro può continuare. Si può proseguire verso Radicofani, scendere nella valle verso Sarteano o Chianciano, oppure deviare verso Montalcino per un bicchiere di Brunello. L’itinerario è perfetto per una giornata ma anche per passare un weekend intero.
La Piazza della Cisterna nel centro medievale di Rocca d’Orcia.
Rocca d’Orcia, un tempo conosciuta come Rocca a Tentennano o Rocca di Tintinnano, è una frazione che amministrativamente fa parte del Comune di Castiglione d’Orcia, provincia di Siena. 510 m s.l.m. di altitudine e appena 34 residenti censiti: questi sono i numeri dell’abitato. Facendo ingresso nel borgo, ci si ritrova catapultati nella Toscana medievale, in un’epoca di famiglie potenti e santi famosi.
Non è leggenda: fu proprio nella Rocca di Tentennano che Santa Caterina da Siena imparò a leggere e scrivere, evento eccezionale per una donna del Trecento. Si racconta che visse qui per qualche mese durante il periodo in cui i Salimbeni — potente famiglia senese — dominavano il territorio. La rocca, già di origine longobarda, fu teatro di scontri tra Siena e Firenze, e più tardi fu restaurata da Cosimo I de’ Medici. Oggi si può visitare (ingresso 3€), salire fino alla terrazza panoramica e immaginare cosa volesse dire dominare con lo sguardo tutta la Toscana meridionale.
Rocca d’Orcia non è invasa dal turismo di massa. Questo lo rende il posto ideale per chi cerca una Toscana più autentica. Una volta visitata la rocca, si può passeggiare nel borgo, bere un bicchiere di vino locale in una delle piccole enoteche o raggiungere a piedi Bagno Vignoni (frazione di San Quirico d’Orcia), celebre per la vasca termale monumentale al centro della piazza, già mèta nei secoli passati di Santa Caterina da Siena e Lorenzo il Magnifico. E visto che siamo in tema di terme, ricordiamo anche i Bagni San Filippo, terme naturali gratuite famose per le formazioni calcaree bianche.
Nel cuore della Val d’Orcia ci sono tante meraviglie da visitare, tra borghi storici, terme naturali e paesaggi iconici. A partire da Castiglione d’Orcia, comune di cui Rocca d’Orcia è frazione, da vedere con i suoi panorami dalla Rocca Aldobrandesca. E poi San Quirico d’Orcia, borgo elegante, noto per i giardini all’italiana degli Horti Leonini e la collegiata romanica. Non dimentichiamo Pienza, la “città ideale” del Rinascimento, progettata da Papa Pio II e contraddistinta dal Duomo e da Palazzo Piccolomini. Come non menzionare Montalcino, patria del famoso vino Brunello, con il suo centro storico ricco di enoteche e la rocca medievale da visitare? Infine Monticchiello non sarà altrettanto noto quanto i precedenti, ma ha un borgo affascinante con strade silenziose tra mura antiche. Ti invitiamo a fare un passaggio anche in questi paesi storici, e ti auguriamo buon viaggio!
Vista aerea sulla Val d’Orcia al tramonto.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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