Uno sguardo verso l'Oceano per scoprire i Picos de Europa: verso il nord della Spagna per restarne incantati

Uno sguardo verso l’Oceano per scoprire i Picos de Europa: verso il nord della Spagna per restarne incantati

Nella parte settentrionale della Spagna c’è un capolavoro naturalistico, con scorci mozzafiato sulle vette più alte del Paese. Tra sentieri, curve adrenaliniche e fauna unica al mondo, questo itinerario regala emozioni straordinarie.
Antonia Festa  | 26 Nov 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

I Picos de Europa sono massicci montuosi nel nord della Spagna, affacciati sulla costa atlantica, con alcune delle vette più alte della penisola iberica. È un viaggio perfetto per i riders che amano le strade di montagna ed è un ottimo sentiero per andare alla scoperta della Spagna meno classica e turistica, che ripaga i più curiosi con l’immensità dei suoi paesaggi d’alta quota. L’itinerario in moto dei Picos de Europa si sviluppa idealmente in tre giorni; è un massiccio molto vasto e percorrerlo tutto richiede una certa disponibilità di tempo. Il viaggio toccherà le comunità autonome delle Asturie, Cantabria e Castiglia e León. Assolutamente consigliato fermarsi nei borghi montani per mangiare e riposare in un B&B.

I Picos de Europa: le vette più alte della Spagna

I Picos de Europa si trovano nel nord della Spagna, a ridosso della costa che si affaccia sul Golfo di Biscaglia. Dal 1995 la zona è stata riconosciuta Parco Nazionale dei Picos de Europa e si estende in tre differenti comunità autonome: Cantabria, Asturie e Castiglia e León. È una delle formazioni montuose più “giovani” della penisola iberica. Le pendici rocciose sono molto vicine alla costa, fino ad arrivare a 15 chilometri dal mare, e questo fa sì che le pendenze di molte strade siano piuttosto accentuate.

I Picos de Europa fanno parte della Cordigliera Cantabrica e sono suddivisi in tre parti: il massiccio Centrale (o degli Urrieles), Orientale (o di Andara) e Occidentale (o Cornion). Hanno alcune tra le vette più alte di Spagna: ben quattordici montagne, infatti, superano i 2.600 metri di altezza, la più alta delle quali è Torre Cerredo, con 2.648 metri altitudine.

Itinerari in moto alla scoperta dei Picos de Europa

Lungo il percorso tra le vette più affascinanti della Spagna, vale la pena fermarsi e fare almeno una passeggiata al giorno per visitare i villaggi oppure indossare le scarpe da trekking per una bella escursione. Sono una meta imperdibile i Laghi di Covadonga (o Laghi di Enol), noti con tale denominazione perché Covadonga è il centro di interesse più vicino (10 chilometri), famoso per il santuario, la basilica, e la battaglia storica dell’anno 722 che vide la vittoria dei cristiani. È un borgo frequentato da molti pellegrini e lo trovi svoltando a destra da Soto de Cangas, verso l’interno dei massicci montuosi.

Poncebos è un piccolo paese di montagna (trovi la deviazione a pochi minuti da Cabrales) nel cui territorio si trovano delle gole stupefacenti. Sfruttando l’erosione naturale prodotta dal fiume Cares, nei primi anni del XX secolo furono scavate dall’uomo sezioni di roccia per perfezionare la centrale idroelettrica del luogo. Da questa azione è nato un sentiero escursionistico che è considerato tra i più belli del mondo.

Desfiladero de la Hermida è un punto di interesse naturale che trovi proprio sul tuo percorso, all’ingresso in Cantabria. È una gola impressionante che si estende per 21 chilometri, tra voragini di pietra e le acque del fiume Deva. È una zona di protezione speciale per gli uccelli e un luogo particolarmente amato da tutti i turisti.

Cos’altro potresti vedere?

Nei pressi dei Picos de Europa, ci sono tanti altri itinerari. Tra questi, spicca la Galizia, con il suo percorso tra Santiago e Finisterre, un sentiero che combina storia e paesaggi mozzafiato, portandoti fino al confine del mondo. Proseguendo verso sud, c’è la Costa del Sol che ti invita a scoprire l’Andalusia tra Malaga e Jerez… ma, se vuoi qualcosa di diverso, i Paesi Baschi sono l’altro volto della Spagna tra città d’arte e musei all’avanguardia.

Picos de Europa in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

Il tour dei Picos de Europa è un giro ad anello, anzi a triangolo visto che il percorso descrive geograficamente tre lati di lunghezza simile. Il consiglio è programmare i pernottamenti in corrispondenza di ciascun “vertice”, a partire da Unquera, punto di partenza e di arrivo del viaggio in moto.

Unquera si raggiunge attraverso la A-8 (Autovía del Cantábrico), che è l’autostrada che corre lungo la costa nord della Spagna. Da qui prendi la strada N-621 che si dirige verso le montagne lungo il fiume Deva; a Panes continua sulla sinistra sulla N-621. Prima di La Hermida valicherai il confine delle Asturie per entrare in Cantabria. Prosegui sulla stessa via, troverai curve più ravvicinate e tortuose nella zona di Vada, Ongajo, Vejo, fino al Puerto de San Glorio, confine con la regione Castiglia e Leon. Eccoti, infine, a Boca de Huergano, borgo in cui si conclude la tua prima tappa, con una bella vista sui laghi.

Il secondo giorno sui Picos de Europa inizia prendendo la strada N-625 diretta verso nord: Vagacerneja, Puerto del Ponton, Oseja de Sajambre. Rientrerai, quindi, nella regione delle Asturie, attraverso il Desfiladero de los Bejos. La strada continua dritta verso Cangas de Onis, destinazione della giornata.

Ultima giornata di viaggio: da Cangas de Onis puoi continuare ancora verso nord se vuoi raggiungere il mare e riprendere subito l’autostrada. Se vuoi completare il triangolo del tour del massiccio montuoso, invece, prendi la strada AS-114 diretta verso est (Soto de Cangas, Corao, La Estrada) e percorrila fino alla fine; tra punti panoramici, campeggi, castelli e attrazioni paesaggistiche, ritornerai sulla strada N-621 in corrispondenza di Panes / Siejo. Da qui è un attimo fare ritorno a Unquera e concludere il tuo giro dei Picos de Europa!

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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