BonzoTeam, Sardegna Raid: la splendida isola su due ruote - TrueRiders

BonzoTeam, Sardegna Raid: la splendida isola su due ruote

Redazione TrueRiders  | 26 Apr 2016  | Tempo di lettura: 7 minuti

Una straordinaria avventura, concentrata su “solo” tre giorni: è il Sardegna Raid dei ragazzi di BonzoTeam, che hanno condividere con noi questa esperienza estiva dal grande impatto, anche faticosa, ma unica! Pronti al racconto?

Dei tanti nostri giri su e giù per il Bel Paese, probabilmente quello della Sardegna è uno dei più belli, non solo per la conclamata bellezza del mare e della natura del luogo, ma soprattutto per le incredibili e meravigliose strade che abbiamo percorso (un paio da “tre loghi BT”). In dodici prodi viaggiatori ci ritroviamo, il 28 giugno, intorno alle 16.30, al consueto Piazzale, dopo la mezza giornata di lavoro… Non vediamo l’ora di partire! Peccato solo per i “soli” tre giorni che abbiamo a disposizione, la promessa è però di ritornare per completare l’opera.

Sardegna Raid. Un viaggio (in moto) all’avventura

Per sfruttare al massimo il tempo, ci imbarchiamo da Civitavecchia per Olbia la sera precedente, in modo da arrivare in terra sarda di primo mattino. Alle 7.30 sbarchiamo in una Olbia ancora “assonnata” e subito ci concediamo una abbondante colazione e doppio caffè! Il Tour prevede il giro della Gallura, la costa orientale sarda (la “mitica” ss125) e l’entroterra della Barbagia, per poi far ritorno, in un ideale periplo, proprio ad Olbia. In perfetto stile Bonzo Team, tanti chilometri di puro godimento!

Usciti dal centro di Olbia, imbocchiamo subito la ss127, direzione Tempio Pausania. La strada dopo l’abitato di Telti inizia ad essere davvero bella, con ottimo asfalto e ricca di curve (alcune chiudono in fretta, perciò occhio) fino a Tempio Pausania. Da qui prendiamo la ss392 del Lago del Coghinas, altra bellissima strada con un mix di rettilinei e curve che portano al primo passo del nostro viaggio, il passo del Limbara posto a 676 mt. Dopo di esso la strada digrada fino a lambire la sponda occidentale del lago di Coghinas. È questo uno dei tratti preferiti dai mototuristi per gli incredibili scenari naturali che attraversa.

Dopo queste prime intense curve prendiamo un breve tratto pianeggiante, della SS597 di Logudoro, per deviare a sinistra sula SP103 di Ozieri e risalire verso il paese di Chiaramonti. Il caldo comincia a farsi sentire, fortunatamente l’abbigliamento tecnico ci permette di far areare le zone più accaldate e non nascondo che in questo viaggio l’utilizzo del casco modulare consente il giusto mix tra sicurezza e frescura. Da Chiaramonti la strada torna ad essere gustosissima e molto impegnativa. Il tratto della SS134 Martis – Laerru ed infine Castelsardo è incredibilmente bello ed affascinante con la vista del mare in prossimità del paese. Da segnalare nei pressi dell’abitato di Martis e di Laerru si notano le deviazioni per le “foreste pietrificate”. L’ingresso al sito è segnato da un tronco pietrificato ben visibile in cima a una salita.

Ovviamente poco prima di entrare a Castelsardo, sulla statale per Sedini, è quasi d’obbligo la fermata alla famosa “roccia dell’elefante”, il grosso masso notevolmente eroso dagli agenti atmosferici che gli hanno conferito il singolare aspetto di un pachiderma seduto. La roccia dell’Elefante riveste anche una notevole rilevanza archeologica per le due domus de janas, risalenti al periodo prenuragico, che sono ospitate al suo interno. Giunti a Castelsardo, posiamo le moto e il primo pensiero è dirigerci verso la spiaggia per un bel bagno e un pranzetto rifocillante. Che spettacolo!

Un contrattempo lo abbiamo con la ruota posteriore del GS di Elione, che solo a Castelsardo nota un certo strano comportamento della moto… morale della favola, il posteriore era stato montato al contrario in sede di tagliando dal concessionario, fortuna che il Presidente Bonzo, in poco tempo ha risolto la questione! Riprese le moto sulla sp90 nei pressi di Trinità d’Agultu e Vignola prendiamo la sp74 fino ad Aggius, 22 chilometri di strada entusiasmante!

Tornati sulla ss133 di Palau riprendiamo fiato con un lungo tratto i cui attraversiamo il paesaggio tipico della Gallura, paesaggi brulli di ginepri e sughere fino ad arrivare prima a Luogosanto e poi a Bassacutena. Da qui prendiamo la sp115 in direzione Arzachena. Il rientro per la prima notte è previsto in un agriturismo nei pressi di Olbia, perciò da Arzachena la scelta obbligata è la ss125, la bellissima e trafficata in questo tratto (almeno se comparata alle strade fatte da questa mattina!).

Finalmente dopo quasi 10 ore di moto, su e giù per la Gallura, arriviamo all’Agriturismo Borgo di Campagna in località La Castagna-Trudda. Niente di meglio che un favoloso bagno nella piscina e poi ricca cena in stile sardo!

29 giugno, giorno 2

Il 29 giugno, alzati di buon mattino, dopo la consueta colazione effettuiamo un piccolo briefing pre-partenza per la seconda tappa del Sardegna Raid. Il caldo già si sente perciò accese le moto ed infilati i caschi partiamo senza esitare. Oggi la giornata sarà dedicata a percorrere la famosa costa orientale sarda, la ss125 particolarmente apprezzata dai mototuristi, in virtù delle innumerevoli curve e dei paesaggi spettacolari che attraversa.

I primi chilometri fino a Siniscola, sono di riscaldamento, attraversiamo numerosi paesini tra cui spicca senza dubbio Posada, centro molto antico, che si riconosce dalla strada, per la presenza del Castello della Fava (XII secolo) e la fortificazione dell’abitato con più cinte murarie, delle quali sopravvive solamente quella più elevata. La strada tra bellissimi scorci panoramici e il mare da un alto scorre veloce fino al primo centro abitato di un certo rilievo: Orosei. Sosta caffè e rifornimento benzina per tutto il gruppo. Il sole picchia forte perciò decidiamo di ripartire in cerca di una certa frescura…dove? Su, al Passo di Genna Silana (1.017 mt).

Qui si trova, tra l’altro, il campo base Gorropu che consente di apprezzare al meglio la vista alle gole di Gorropu (trai più profondi d’Europa, oltre 1,5 chilometri!). Lo sguardo spazia sui Supramonti di Urzulei, Orgosolo, Oliena e Dorgali, sul Gennargentu e sulla Baronia. La descrizione di questo tratto stradale potrebbe rasentare il misticismo, sicuramente vale i tre loghi BT (“le strade da fare al meno una volta nella vita”) per quanto è affascinante, tecnica, velocissima, con asfalto, oserei dire, perfetto!

Alcuni di noi l’hanno rifatta indietro e di nuovo in avanti fino a tornare al Passo…una droga! Tant’è che quando ci siamo levati i caschi, tutti stavamo col sorriso stampato a 32 denti! Al chiosco su al passo, ci siamo meritati una ottima bibita refrigerante ed un bel panino, ognuno ha raccontato le proprie emozioni di guida! La bellezza della strada non deve far dimenticare che comunque si è all’interno del Parco nazionale del Golfo di Orosei e gli scenari naturali che si vedono con la montagna a fare da contrasto al mare, all’orizzonte, meriterebbero una guida più contemplativa.

In realtà è quello che proponiamo di fare una volta riprese le moto per la discesa verso il mare fino a giungere all’abitato di Baunei. La guida è ora di grande relax, l’adrenalina prodotta sta svanendo e ci gustiamo le belle curve di questa meravigliosa strada che ci porta fino a Bari Sardo, e precisamente all’Agriturismo Su Solianu, in località Gerperaci in un’ambiente tranquillo a stretto contatto con la natura a soli 5 chilometri dal mare e a 10 min. dal porto di Arbatax, nel cuore di un’azienda agricola, circondato da 7 ettari di vigneti di uve cannonau e vermentino! Per la cena avevamo chiesto il mitico porceddu…beh al nostro arrivo, intorno alle 17.00 stava già rosolando, infilzato nello spiedo!!! Che spettacolo!

Prendiamo possesso delle camere, lasciamo l’abbigliamento tecnico in favore di costume, telo da mare e scarpe comode… ci attende la spiaggia di baia Cea! Mare fantastico e dopo una giornata in moto è quello che ci vuole! La sera a cena, col porceddu a fare da padrone, ripercorriamo le strade fatte fino a questo momento, ognuno con i propri gusti personali elegge il tratto “best of”…chi ha vinto? Al momento Genna Silana ha vita facile.

30 giugno – Le ultime corse del Sardegna Raid

Questa ultima giornata del Sardegna Raid ci permetterà di vedere  alcuni dei ratti più belli della Barbagia e del Gennargentu per poi far ritorno ad Olbia dove alle 19.30 abbiamo l’imbarco per Civitavecchia. Di buon ora, come al solito, ci rimettiamo in marcia e ripresa la ss125 ci sgranchiamo i polsi per il tratto fino a poco prima di Tertenia, per deviare verso l’entroterra e precisamente verso il paese di Perdasdefogu. La strada sale di livello e poco dopo alcuni chilometri siamo catapultati in uno scenario fantastico, da far west americano, con canyon e massici monolitici molto belli. Perdasdefogu è sede il poligono sperimentale e di addestramento interforze e passando con le moto si vede l’ingresso della base militare.

Superato il paese, incrociamo la sp13 che attraversando alcuni borghi come Jerzu e Ulassai ed in mezzo il passo di Gena su Luddu (852 mt), ci fa giungere al borgo di Osini, per congiungersi con un’altra strada che vale i tre loghi del BT… la “mitica” ss198 Lanusei-Mandas, che tra montagne, strade tortuose e boschi che profumano e rinfrescano l’aria, disegna curve e pendenze pazzesche, che tagliano le Barbagie! Noi la percorriamo per il tratto che porta fino al paese di Seui, circa 37 chilometri che posso, senza temere smentite, affermare essere il massimo per un motociclista! Un tracciato tecnico, veloce, senza traffico con saliscendi unici e scenari mozzafiato. Potemmo definirlo il nostro Tourist Trophy! Io la mia strada preferita l’ho trovata!

Inebriati dal tratto appena fatto, il successivo (in cui entriamo nella Barbagia Belvì tra le cime dei Monti del Gennargentu) lo facciamo a ritmo più blando, godendoci, stavolta per davvero, la natura circostante, anche perché la carreggiata più stretta dà meno confidenza. La sp8 passando per paesi di Seulo e Gadoni, arriva al paese di Aritzo. Poco dopo ci inerpichiamo sulla sp7 (dall’asfalto a tratti rovinato), direzione Desulo, valicando il passo di s’Arcu de Tascussi a 1.245 mt, per poi scendere fino a Fonni. Da qui prendiamo la sp69 che, salendo sul crinale della montagna, ci porta fino ai 1.118 mt dell’Arcu Correboi, per poi scendere fino alla ss389 che veloce e di ampio respiro, ci conduce fino alle porte di Nuoro. Qui termina di fatto il nostro tour, poiché la superstrada 131 d.c.n., paragonabile ad una strada a scorrimento veloce, ci porta fino ad Olbia nei restanti 100 chilometri di percorso.

Arrivati al molo, stanchi ma ricchi di profumi, emozioni e bellissimi ricordi attendiamo l’imbarco, gustandoci una ottima pizza! Anche questo è Bonzo team style!

Redazione TrueRiders
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