BonzoTeam tra la bella Sperlonga e i monti del Lazio - TrueRiders

BonzoTeam tra la bella Sperlonga e i monti del Lazio

Redazione TrueRiders  | 16 Lug 2015  | Tempo di lettura: 4 minuti

I ragazzi di Bonzo Team ci portano a scoprire le bellezze del Basso Lazio, in un percorso molto interessante che tocca alcuni Parchi naturali, si addentra lungo i Monti Lepini, i Monti Ausoni e i Monti Aurunci e tocca Sperlonga, la perla del Tirreno.

Un racconto di viaggio appassionante ma leggero, una vera e propria rider experience che ci permette di conoscere dei luoghi dalla grande suggestione, panorami unici e percorsi tra curve, saliscendi e tanto altro ancora. Pronti a partire?

Era da un po’ che volevamo addentrarci nelle bellissime strade che si snodano tra i Parchi del basso Lazio; i Lepini, gli Ausoni e gli Aurunci per poi giungere al gioiellino del litorale laziale che risponde al nome di Sperlonga.

Prima tappa. Da Roma a Sperlonga

Al solito ci si vede al piazzale Tutini, alla partenza siamo io (il Tutina), il Presidente Bonzo, Max, er Duka e Teschio. Foto di rito e via a pennellare le meravigliose curve che ci attenderanno…sono le 9.30 del mattino, e il percorso è tutto davanti a noi.

La parte iniziale scorre rapida fino a Velletri, cercando di scrollarci di dosso il traffico della Capitale. Da qui le prima curve in aperta campagna le affrontiamo per arrivare a Giulianello, tanto per sgranchirci i polsi. La salita verso Rocca Massima, circa 10 km, è altamente spettacolare e permette di godere di un panorama davvero unico che arriva fino al mare. Siamo sui monti Lepini, in un territorio ricco di uliveti.

Proseguiamo verso Segni, poi Montelanico e con un guidato misto-veloce fino a Carpineto Romano. Siamo sulla SS609 Carpinetana, meta di numerosi motociclisti e ciclisti (perciò attenzione nelle curve cieche) che qui si gustano le numerose curve che dalla Cona di Selvapiana (695 mt) conducono fino a Priverno. 41 chilometri davvero unici! Sosta obbligatoria per riprendere fiato e commentare il tracciato appena fatto, e via, si riparte!

In realtà prima di giungere a Priverno, prendiamo la SS156 per Frosinone, ma per un breve tratto, prima di uscire per Amaseno e da lì verso Vallecorsa-Lenola. I monti Ausoni sono alla nostra portata adesso! Verso Lenola, prendiamo due gocce d’acqua, anche se lo sguardo verso il mare lascia intravedere tempo sereno. Lenola merita una citazione in quanto medaglia d’oro al Merito Civile. Subì un violentissimo bombardamento poiché occupata dalle truppe tedesche a difesa della linea Gustav.

Da Lenola, con alcuni curvoni in discesa si giunge fino a Fondi, per poi ricongiungerci con la SS7 Appia, in un bellissimo tratto stradale di circa 28 chilometri fino a Itri, famosa per il suo castello medievale e le sue mura turrite, davvero ben conservate!

Ma il massimo godimento arriva proprio adesso, negli ultimi 15 chilometri che scendono fino a Sperlonga. La strada è perfetta, in alcuni tratti sembra sparire nel mare, per poi ricomparire in tutta la sua bellezza e tecnica di guida. I biker locali, che la conoscono bene, pennellano traiettorie veloci e precise e seguirli talvolta rende la guida più appagante. Noi ovviamente questo tratto l’abbiamo percorso per ben tre volte, godendoci prima le curve e poi il paesaggio!

Verso le 18.30 siamo arrivati presso l’Agriturismo Villa Prato, dove in completo relax abbiamo gustato birra e patatine e rivissuto i momenti più belli della giornata. Dopo cena, Sperlonga by night regala scorci unici sul mare tra i sui stretti vicoli che salgono ripidi. Aperitivo post-cena in piazzetta a godere del piacevole fresco e poi verso le 23 tutti a nanna. La giornata è stata intensa!

Seconda tappa – Dai Monti Aurunci ai Castelli Romani

Verso le 10 ripartiamo e neanche a farlo apposta ci rifacciamo i primi quindici meravigliosi chilometri fino ad Itri, che splendido inizio!

Prendiamo poi la SS82 in direzione Campodimele, Pico, Pastena (nota per le famose Grotte che hanno restituito numerosi reperti archeologici risalenti all’epoca preistorica) e poi sosta al borgo di Falvaterra, arroccato su uno sperone roccioso, che domina la vallata dove confluiscono il fiume Liri e Sacco. Il paese è stato anch’esso decorato con la medaglia di bronzo al Merito Civile. Aperitivo in piazzetta, davvero tipica, qualche foto di rito e poi di nuovo in moto.

Una sessantina di chilometri, di puro godimento motociclistico nel cuore del Parco dei monti Aurunci, col valico della Quercia del Monaco (548 mt) che merita una sosta per ammirare il panorama intorno a noi, che si protende verso il mare. Superata Lenola, riprendiamo la Carpinetana, fatta il giorno prima, a senso inverso con le stesse incredibili sensazioni di guida. A Segni ci fermiamo per la meritata pausa pranzo a base di panini e coca-cola.

Tornati verso Velletri, la via del Laghi, che lambisce il lago di Nemi e il Lago Albano, ci regala le ultime interessanti curve, peccato per il gran traffico che affligge questo stupendo tratto di strada, preso d’assalto dai romani in ogni weekend! Alla fine di questa due-giorni abbiamo percorso circa 500 chilometri, affrontato incedibili curve e panorami mozzafiato. Itinerario altamente consigliato!

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