Dopo aver lasciato Capo Nord e la zona del Circolo Polare Artico, Marco e Jappo continuano la seconda parte del loro viaggio, in direzione di Monopoli. In queste due giornate, dopo le Isole Lofoten percorreranno le splendide strade panoramiche della Norvegia in direzione sud.
Da Fauske a Trondheim, oltre 700 chilometri di curve e fiordi, di pioggia e piccoli imprevisti che si risolvono con nervi saldi, un tocco magico e quello spirito tutto italiano di adattabilità a ogni contesto. In fondo si viaggia in tutto il mondo, ma non ci si dimentica delle proprie origini, no?
Prendere il traghetto ieri sera è stata un’ottima idea. Abbiamo guadagnato 3 ore di viaggio stamattina, con la conseguenza di esserci svegliati un po’ più tardi! Non appena apro la tenda, mi accorgo che la catena di Lara a momenti toccava per terra, si era mollata ancora. Lo avevo già notato in Lituania e adesso, dopo altri 3000 km, la situazione era peggiorata. Lasciamo il camping per dirigerci verso Mo i Rana, come tappa prevista. Cerco, passando tra i paesi un meccanico, ma neanche l’ombra.
In effetti, in Norvegia il mercato delle moto è scarso, sono usate più le motoslitte e quad. Incontro un ragazzo del posto con una Yamaha, gli spiego il problema e lui ci accompagna in un meccanico della zona. Arriviamo sul posto e vedo nella vetrina delle Harley. Ho pensato: è fatta! Faccio vedere al meccanico la catena, lui si abbassa ed inizia a guardare il monobraccio di Lara, vedevo i punti interrogativi sopra la sua testa come i cartoni animati! Mi guarda e dice: this is particolary system! Neanche ci prova e mi cerca un concessionario vicino. Ne trovo uno a 700 km di distanza e un’altra officina Honda e Yamaha a 30 km. Ci dirigiamo lì! Era un’officina di automobili, quad e motoslitte. Anche questo inizia a guardare e a mio parere non ha mai visto una Ducati e neanche il mono braccio.
Poi, mi sono ricordato che Luciano, il mio meccanico, mi aveva spiegato come fare e che nel kit in dotazione di Ducati c’era tutto l’occorrente. Mi sono messo all’opera! Con molta cautela e precisione sistemo tutto! Anche nella moto del Jappo non stava bene la catena. Fatto anche quella! Puliamo per bene, grasso a go go, e ripartiamo! Imbocchiamo di nuovo la E6, questa parte di strada non è sui fiordi, ma si trova un pò all’interno. Iniziamo a salire di latitudine sopra le montagne innevate, tocchiamo il Circolo Polare Artico, stavolta quello occidentale rispetto alla Finlandia. Visitiamo la struttura che costituita da un piccolo ristorante e negozi di souvenirs.
Saliamo sopra la collina e mettiamo il nostro sasso, simbolo di coloro che sono passati da lì. Riprendiamo la marcia, scendiamo di quota e la strada che percorriamo mi ricordava la Finlandia! La E6 continua a stupirci! La strada è costeggiata da un fiume con tantissime rocce che spuntano dall’acqua! È adatto per fare raffting estremo. Ci fermiamo spesso per fare delle foto. Mo i Rana era vicino e comunque, decidiamo di superarla per anticipare qualche km per domani. Troviamo un camping con le caratteristiche casette, ci fermiamo. Piccolo sopralluogo per evitare inconvenienti, il posto è bello, bagni puliti, il laghetto e dulcis in fundo: la lavatrice con asciugatrice! Confermato, bisogna per forza fare il bucato! Nel frattempo che la lavatrice fa il suo dovere, il Jappo, cuoco ufficiale del tour, prepara la cena e mangiamo. Domani in picchiata verso Trondheim. Ci mancano i palazzi! Visiteremo il centro. Buona notte
Stamattina ci siamo svegliati con la voglia di fare i km, come al solito! Ieri, quei pochi km, non ci hanno soddisfatto abbastanza, ma oramai era tardi, dovevamo fermarci. Siamo veloci a preparare le moto e ci rimettiamo in cammino verso sud, tappa di oggi: Trondheim, una delle città più grandi della Norvegia. L’ora di arrivo era prevista per le 16. Il cammino procede con un passo abbastanza buono, ci imbattiamo in qualche lavoro in corso, ma niente di preoccupante, ci liberiamo dalle code con molta facilità. Lo spettacolo continua, la strada è sempre più coinvolgente, tra laghi, fiumi e panorami. il viaggio è piacevole.
Vedevo nelle macchine che incrociavo i tergicristalli azionati ma sulla visiera del mio casco nessuna goccia. È stato come un on/off di botto, perché in pochissimo inizia a piovere! Stavolta mi fermo subito ed indosso l’antipioggia completo anche per gli stivali. il Jappo in un attimo lo vedo con l’antipioggia indossato…. mi chiedo, lo avrà messo mentre camminava? Percorriamo gli ultimi 150 km sotto l’acqua, e quindi concordiamo col Jappo di trovare prima il posto dove dormire nelle vicinanze e successivamente andare in centro a Trondheim. Supero la città e dopo circa 20 km troviamo il camping, continua a piovere. L’idea di andare in centro era svanita, anche perché si erano fatte le 18.
Ci dedichiamo un po’ alle moto con un lavaggio accurato per togliere i residui dei moscerini. Smette di piovere ed onestamente sentivo la mancanza di stare a guidare. Dico a Jappo: andiamo in centro adesso che non piove più! In un lampo ci prepariamo e via! ! L’idea è stata giusta, la città è bellissima, piena di monumenti moderni e non. Non ne capisco di arte, non saprei dirvi di che stile di preciso fossero. Comunque, foto a destra e a manca e nel frattempo cercavamo un posto dove cenare. Troviamo un ristorante al centro, nostra fortuna o “sfortuna” era uno dei più importanti della città, con migliaia di clienti all’anno.
Era ora di assaggiare il tanto rinomato salmone. Abbiamo cenatod davvero benissimo… il conto però, davvero salato! Circa 80 € al cambio, ma sapete cosa, ce lo meritavamo! Il salmone “extreme ” e i panini “no limits”. Rientriamo al camping e nella strada di ritorno un nome inizia a picchiarmi in testa “Atlantic Road “. È la tappa di domani! Arriviamo al camping e decidiamo di caricare subito le moto per non perdere tempo domani. Mi metto a letto con l’abbigliamento tecnico invernale, così sono già pronto per domani… strategie da mototuristi. Buonanotte!
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