Il calembour è facile così come sono facili le strade che si sono fatte in queste due regioni: il “Dio” dell’asfalto le ha benedette e per noi motards è stato un vero piacere viaggiare a filo di gas tra vigneti e bellezze naturali.
Regioni poco note anche ai francesi oltre che a noi italiani, ed il Mototurismo è maggiormente appagante quando le strade sono sgombre da “smanettoni” che non vogliono certo visitare nulla ma fare solamente chilometri.
Ma veniamo al tour vero e proprio!
La trasferta di andata ha percorso un tragitto senza utilizzo di autostrada, passando in primis per il Passo del Gran San Bernardo, ed una volta superati Martigny e Montreux si è abbandonato il lungolago Lemano per attraversare gli abitati di Puidoux, ed Orbe (CH), per lasciare alfine la Svizzera e passare il confine, attraversando Jougne (F) per giungere a Poligny, centro della Regione francese del Jura e nostra “base”per qualche giorno.
Il percorso indicato si è svolto per un totale di circa km. 352.
Ci accoglie la bellissima casa con orto e giardino ed una spettacolare vite, gestita da una coppia straordinaria, ovvero Natalie e Ludwig. È posizionata in pieno centro del piccolo abitato di Poligny (Les Jardins sur Glantine 30 Grande rue | 39800 Poligny- téléphone 03 63 86 50 78 | 06 07 12 43 88– contact@lesjardinssurglantine.com).
Una scelta felicissima quella di trascorrere tre notti in questo accogliente b&b soprattutto perché il proprietario è un eccellente “vigneron” e ne godremo il vantaggio durante una squisita ed appagante “degustation”, per non parlare degli stupendi “petit déjeuner” di Natalie, cuoca eccellente!
Il Jura è famoso per la produzione di vini straordinari, al cui vertice vi è il “vin jaune”: difficile da descrivere se non lo si è mai assaggiato e paragonarlo ai nostri “passiti” significa volerlo sminuire di certo!
Per maggiori informazioni: https://www.jura-vins.com/le-vin-jaune.htm
La nostra prima esplorazione della zona si orienterà sul “tour de l’Haut-Jura”, regione montuosa con impianti sciistici a nord-ovest del Lago di Ginevra o Lemano; il percorso offre molti spunti di visita (in caso di pioggia), o di panorami naturalistici, dal Musée de Jouet di Moirans en Montagne, alle Gorges de l’Abime (facile passeggiata) ed il Musée de la Pipe et du Diamant, entrambi a Saint Claude: lungo la strada scopriremo la formazione geologica delle Cascade du Chapeau de Gendarme, veramente impressionante!
A Lajoux si trova la Maison du Parc Naural régional du Haut-Jura, da visitare in caso di maltempo, cosa che eviteremo stante la bellissima e calda giornata!
Una strada tortuosa con molti tornanti ci porta a Les Rousses importante stazione sciistica dotata di tanti impianti di risalita, per scendere poi a Morez (Musèe de la lunettes) e quindi giungiamo a La Chaux-du-Dombief dove ci fermiamo per il Belvedere des Quatre Lacs: dal parcheggino un percorso pedonale a piedi di 200 mt. ci porterà su un balcone naturale, da cui vedere un panorama mozzafiato! (Immagine in evidenza all’inizio del testo).
Il rientro per Poligny passerà vicino a due laghi (Frasnois): un percorso previsto per circa 210 km : la scelta è stata felice, dato il forte caldo della pianura, già con un discreto tasso di umidità.
Una splendida cena nel centro di Poligny presso il ristorante La Muse Bouche, ci farà apprezzare i tipici prodotti locali
Il giorno seguente si visiterà la regione ad ovest e verso il nord della stessa; è nota la produzione del Vin Jaune ed i vigneti caratterizzano parte del paesaggio così come i tanti borghi medievali.
A Baume-Les-Messieurs molte sono le attrattive: l’Abbaye Saint Pierre de Baume, le immancabili Cascade, e le Grottes, mentre a Lons-le-Saunier c’è la Maison de la Vache qui Rit, simbolo immancabile della Francia e dei suoi formaggi, od in alternativa la Fromagerie Crèmerie Pianet Humbey
Château-Chalon non offre la possibilità di visitare un “castello”, ma è il centro della produzione del Vin Jaune, paesino medievale con tipiche case in pietra: vi pranzeremo e prenderemo una pausa dal caldo opprimente.
Dole è un centro importante del Jura e la sua notorietà è legata alla Maison Natale de Luis Pasteur, luogo dove passeggiare lungo la Rue de Tanneurs ci porta alla storia della città e delle sue tante attività.
Non ci soffermiamo in questo centro (consigliabile un pernotto in effetti) dato il clima veramente afoso e preferiamo “sgobbare” i chilometri che ci portano al bucolico paesino di Arbois dove, oltre all’immancabile riferimento alla vita della famiglia di Luis Pasteur c’è anche il Musée de la Vigne et du vin du Jura per conoscere meglio la storia di questo particolare “vino giallo”.
Se si vuole fare una deviazione prima del rientro, un’attrattiva della zona è rappresentata da La Cascade des Tufs a Les Planchess-pres-Arbois. Infine rientriamo a Poligny passando dal minuscolo abitato di Pupillin con le sue case in mattoni gialli e le sue dieci cantine (caves):
Abbiamo svolto un percorso di circa 159 km., sicuramente molte le soste.
Ma ne valeva la pena! Ceneremo nello stesso locale della prima sera, dove è stato veramente gradevole degustare i prodotti e la fantasia della cucina regionale (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g635790-d1339291-Reviews-La_Sergenterie-Poligny_Jura_Bourgogne_Franche_Comte.html).
Lasciamo Natalie e Ludwig e la loro bellissima residenza (che consigliamo vivamente a chi volesse visitare la Regione dello Jura) e ci trasferiremo a Besançon, con un percorso breve, di semplice trasferimento per circa 81 km.
Ma prima passeremo l’intera mattinata nonché la pausa pranzo, in quel di Salins-Les-Bains dove la Grande Saline ci impegnerà nella attenta visita di questa attrazione! Scopriremo così la storia dell’oro bianco e la fatica per raccoglierlo, e la sua crisi, ovviamente.
Dopo pranzo e siesta doverosa (caldo ed afa la fanno da padroni) la nostra meta sarà Besançon, capoluogo del dipartimento del Doubs e fino al 2015 della regione della Borgogna-Franca Contea. I suoi abitanti si chiamano bisontini, in francese “bisontins”.
Arriveremo stanchi ed accaldati (afa tremenda) ma la vitalità del centro ci coinvolgerà in aperitivo e cena locale, complicati da un temporale estivo certamente gradito, ma limitante negli spostamenti!
Notevole il mezzo pubblico su rotaie che collega la città e la presenza del fiume fa comprendere la “storia” di questo “capoluogo”, molti i negozi, molta le gente, ma ahimè si percepisce il disagio di chi è, come sempre, ai margini di tutto ciò!
Il giorno dopo partiremo da Besançon per conoscere meglio questo “department” a noi poco noto; è una regione in cui i fiumi Loue e Lison e Dessoubre invitano a percorrere le strade confinanti attraversando gli abitati sorti lungo questo itinerario e le valli che i fiumi hanno disegnato.
E’ un tour prettamente motociclistico con poco o nulla da visitare: sgombrare la mente e ricevere il paesaggio che scorre nella visiera del casco è l’obiettivo della giornata! Purtroppo il meteo non favorirà la trasferta e complice una ricerca disperata per il rifornimento, nonché infinite “deviation” sul percorso, faranno sì che il tour stesso subirà modifiche notevoli!
Difficile l’attraversamento della cittadina di Pontarlier, nota per la produzione del liquore all’assenzio, ma è il traffico che ricorderemo, ahimè!
La nostra meta finale sarà l’abitato di Morteau incastonato nella parte montuosa del Doubs al confine con la vicina Svizzera: in realtà ci siamo già passati al mattino per lasciare le valigie, (simpaticissimo l’albergatore, assolutamente da consigliare ai “motards”! http://www.hotel-les-montagnards.com/).
La nebbia che calerà nel pomeriggio sulla valle del Loue ci farà apprezzare maggiormente il piccolo paese anticipando la sosta, comunque sia, dopo una bella sgroppata di circa 210 km. : una cena veramente gradevole (è nota la salsiccia del posto!) e la visione di una simpatica commedia nel locale cinematografo allieteranno la serata, umida, fresca, ma piena di contenuti!
Al mattino, ahimè, saranno la pioggia ed una temperatura decisamente in contrasto con l’afa ed il caldo dei giorni precedenti, che ci sorprenderanno: è il momento di rientrare passando dalla noiosissima Svizzera, circumnavigando il lago di Neuchatel in primis!
La meta prevista è l’hotel-rifugio di Guttannen ai piedi del passo del Grimsel, ma l’attraversamento di Thun sarà il primo grande ostacolo: le deviazioni sono ormai all’ordine del giorno in questo tour ed il motore “bolle” nel centro cittadino andando ai 20 km. all’ora!!!
Ci allieterà la sosta al castello di Oberhofen, cittadina sul lago di Thun veramente incantevole: c’è una festa del paese con tanto di esposizioni varie e mercatino, una cerimonia nuziale all’interno del castello stesso, ed il locale ristorante ci accoglierà con un gradevole “light-lunch”, soluzione ottimale per chi ancora deve viaggiare!
Il tempo peggiorerà ed arriveremo al rifugio alpino dopo la sosta per il pieno carburante a Meiringen, un po’ zuppi ma non stanchi: in fondo è stato un passaggio gradevole, meno noioso di quanto si potesse prevedere.
Viviamo il rifugio ed i suoi avventori, e ci caliamo in un clima indubbiamente “svizzero-doc”, quindi una cena a base di rösti, innaffiato da ottima birra lager è il giusto complemento!
La notte porterà la neve al passo che attraverseremo la mattina seguente con nebbia e la “simpatica” temperatura di 2 °C: bello avere le manopole riscaldate!
È sempre una emozione fare questo passo svizzero!
Brig, il Simplon pass ed il sole caldo (finalmente 27°C!) della “mitica”, nonché noiosissima SS33, ci porteranno per l’ultima sosta culinaria in quel di Mergozzo prima del rientro a casa!
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