Dopo una settimana intera passata tra i picchi delle Dolomiti e degli Appennini, oggi Marco Boccaccio (aka BuonaStrada – Diario di Viaggi in Moto) ci porta… al mare. E precisamente nelle splendide Cinque Terre.
Una tappa di 420 chilometri, la penultima prima del meritato ritorno a Monopoli, nella quale scoprire la bellezza della Liguria e non solo.
Quando indosso il casco, entro in uno stato di totale estasi. Lascio lontano tutto il malessere, i problemi quotidiani e quelli che ti mandando il cervello in fumo: dimentico ogni cosa! Dimentico anche il portatile a casa dei miei amici, me ne accorgo soltanto dopo essermi allontanato di circa 170 km. Tornare indietro non ci penso neanche. Chiamo e organizziamo una spedizione, sicuramente mi costa di meno!
Oltre ai passi di montagna il #multipasso prevede anche le strade più belle d’Italia, pertanto ho aggiunto il Parco Naturale delle Cinque Terre. Ci dirigiamo lì intorno, alle 11 sono alle porte di Rapallo, prima di andare alle Cinque Terre decido di fare un salto a Portofino e dopo e imbocco la SS1 Aurelia direzione sud. Dal numero assegnato a questa statale si presume che sia la prima o almeno credo, infatti l’Aurelia se non erro arriva fino a Roma.
Tra curve e boschetti nell’entroterra del parco cinque terre arrivo a Lepanto, località sul mare. Da lì trovo le indicazioni per le città delle cinque terre: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Dalla strada principale per raggiungere ogni paese bisogna scendere. Provo a raggiungere Monterosso, arrivo alle porte del paese, ma non trovo un parcheggio sicuro per Lara e inoltre noto delle multe sulle moto dei turisti. Lascio comunque Lara un attimo per allontanarmi per comprarmi un panino per pranzo e decido di risalire; farò qualche foto dalla strada.
Provo a Vernazza, la strada principale è interrotta e faccio un giro assurdo, la strada è in condizioni pessime, una volta arrivato stessa condizione precedente. Beh! Vuol dire che visiterò i paesi dal passo di montagna! Riomaggiore però volevo visitarla. Mi gioco il jolly e scendo all’ingresso del paese: una sbarra comandata solo dai residenti. Cerco un posto per parcheggiare, stavolta lo trovo ma la moto non è a vista e il borsone con tenda e attrezzatura sta legato con le cinghie elastiche un attimo e via. Non è che non fido, ma non fidarsi è meglio. Non riesco a lasciare la moto incustodita, è più forte di me. Ci rinuncio! Riprendo la strada direzione La Spezia.
Sono le 18 e ancora non ho trovato un posto dove dormire. Continuo per la SS1, fino ad ora non mi ha deluso, offrirà un posto dove dormire. Cerco comunque su internet. il primo campeggio che trovo dista a 18 km. Chiamo, c’è posto e si trova vicino al mare. Alla reception faccio il check in e pagato subito per non avere vincoli domani mattina presto. Il personale della struttura mi fa vedere le piazzole, ne scelgo una in terrazza vista mare e isolotti di fronte La Spezia. Lara è parcheggiata vicino in posto tranquillo. Sistemo tutto, affianco a me una coppia di olandesi e un gruppo di ragazze. Iniziamo ad attaccare bottone con gli olandesi. Mi chiedono il giro che ho fatto e da dove vengo, nel frattempo il marito cucina, dall’odore non sembra troppo invitante. Loro sono andati a Cortina, Venezia, Bologna e per ultimo qui. Sono pazzi per la nostra Italia!
Gli mostro dal cellulare Monopoli e lui lo salva nei preferiti. A questo punto gli faccio un tour turistico della mia zona e dopo del Salento. Gli faccio capire che vorrei visitare l’Olanda… Lui si mette alla ricerca per farmi vedere i posti, zona di mare. Ci mette tanta buona volontà ma non mi convince, non sei competitivo. Gli faccio capire che vorrei vedere delle belle strade. A questo punto inizia a mostrarmi roba interessante, segno appunti non si sa mai. Iniziano a cenare, e mi chiudo nella mia tenda per mandare giù qualcosa anche io.
La stanchezza si fa sentire, sto per crollare. Ma l’olandese spunta e vuole offrirmi un caffè, accetto. Era un latte macchiato in polvere! Non posso tirarmi indietro! Non era male, sembrava quello della macchinetta dell’ufficio. Ringrazio e ci auguriamo la buonanotte. Domani siamo in picchiata verso casa, però vorrei tagliare per la Toscana e tipo passare per Montepulciano. Vedremo quale consiglio darà la notte. Buona notte.
Marco Boccaccio
BuonaStrada – Diario di Viaggi in Moto
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