Sicilia on the road, appunti di viaggio

Sicilia on the road, appunti di viaggio

Community TrueRiders  | 17 Ott 2022  | Tempo di lettura: 4 minuti

Circumnavigare la Sicilia con una Honda Transalp 650, stracarica di un bauletto centrale e due laterali, è stata un’esperienza epica, soprattutto per due come noi, non più giovanissimi, di 63 e 50 anni.

Partenza da Battipaglia, in provincia di Salerno, prima tappa a Cittadella del Capo con sosta di una sola notte al B&B Santa Maria (consigliatissimo, struttura molto carina, proprietari molto disponibili e prezzo accessibile). Il giorno seguente siamo ripartiti alla volta di Villa San Giovanni, per l’imbarco sul traghetto, e dopo 20 minuti di traversata siamo giunti a Messina. Qui abbiamo fissato la seconda tappa del nostro viaggio, pernottando per 3 notti al B&B Sicilia. Location molto semplice e poco dispendiosa, molto strategica essendo posta al centro di Messina. Assolutamente da vedere il Duomo di Messina e località vicine come Roccalumera, Taormina e Giardini Naxos, il Parco dell’Etna, a cui occorre dedicare una giornata intera; volendo si potrebbe fare una capatina sull’Isola di Stromboli, per una passeggiata al tramonto via mare o in trekking. Se si vuole mangiare cucina tipica siciliana a prezzi accessibili, allora bisogna andare alla Trattoria del Popolo, il proprietario è singolare. Una granita ed un gelato divini alla Pasticceria Irrera 1910, al centro di Messina. I loro dolci non si posso commentare!

La terza tappa l’abbiamo fissata ad Arenella, al B&B Il Mirto e la Rosa, dove abbiamo pernottato per 2 notti. Location meravigliosa, proprietario molto disponibile, le sue crostate servite per colazione sono sublimi. Logisticamente il B&B è posto vicino a località come Siracusa, Augusta, Costa Saracena e Castelluccio, la Grotta della Pillirina, Fontane Bianche caratterizzata da spiagge bellissime, Avola, Noto e il suo meraviglioso Duomo, Modica dove necessariamente si deve assaggiare la cioccolata, Ragusa e Marina di Ragusa, finendo con un tour dell’Isola di Ortigia. Qui ci si può fermare per la cena all’Ortigia Fish Bar, un ristorante di cucina tipica siciliana, gestito da un giovane chef e da personale molto disponibile, con prezzi abbastanza abbordabili.

La quarta tappa l’abbiamo fissata ad Agrigento, sostando per 2 notti al B&B Il Mandorlo, gestito da un simpatico signore attempato, molto garbato, che ha preparato la colazione mentre chiacchierava piacevolmente con noi. Qui non si può non visitare la Valle dei Templi, Licata dove è situato il faro del celebre Montalbano e dove si può degustare una granita divina al Bar Camilleri lungo la strada, Manfria, Gela, Caltagirone e nell’entroterra Caltanissetta, Porto Empedocle, Seccagrande, Lumia, Sciacca e il suo bellissimo castello, Menfi, e Realmonte dove si può ammirare una delle bellezze rare della Sicilia, la Scala dei Turchi, veramente suggestiva.

Quinta tappa a Marsala, con pernottamento per 3 notti al Baffo House, un piccolo appartamento tutto per noi, dotato di tutti i comfort. Anche qui ce ne sono di località da visitare: assolutamente da vedere Mazara del Vallo e il Lido Costanza, uno stabilimento balneare da sogno, nelle cui vicinanze si trova il famoso ristorante Trattoria delle Cozze; poi è possibile vedere località da sogno come Tre Fontane, Trapani, Erice, San Vito lo Capo ed il suo inimitabile cous cous, Castellammare del Golfo, Riserva dello Zingaro, suggestivo il passaggio da Capaci, bellissima anche l’Isola delle Femmine, Punta Raisi, Palermo dove necessariamente bisogna visitare la Cattedrale di Monreale, le Catacombe dei Cappuccini, il Palazzo della Zisa, il Teatro Massimo, il Mercato di Ballarò, e se rimane tempo è d’obbligo una capatina all’isola di Favignana.

Lasciata Marsala ci siamo diretti a Lascari, nostra sesta tappa, dove abbiamo pernottato per 3 notti ad Alter Ego, un affittacamere molto carino. Ogni stanza è ispirata ad un tema, la nostra era dedicata ad Audrey Hepburn, spettacolare. Da qui è possibile visitare Sant’Elia e Capo Zafferano, la bellissima Cefalù, dove se sei fortunato riesci a visitare il teatro comunale, mitica location del celebre film Nuovo Cinema Paradiso, Spiaggia Salinelle, Spiaggia dei Settefrati, Spiaggia di Mazzaforno, Porta Pescara e Bastione di Capo Marchiafava, Spiaggia Torre Conca, Finale, Località Costa Turchina, Castel di Tusa, Villa Margi, Baia dei Fenici, Marina di Caronia, Sant’Agata di Militello, Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo, anche da qui è possibile prenotare una gita su una delle Isole Eolie.

Si parte per la nostra settima ed ultima sosta, ma prima di raggiungere Messina ci fermiamo a Tindari, dove c’è il Santuario della Madonna Nera, per chi è devoto è un luogo mistico. Giungiamo a Messina per imbarcarci alla volta di Villa San Giovanni e dopo soli 10 minuti raggiungiamo Scilla, ci fermiamo al B&B Scilla Upper Town per una sola notte. Qui suggeriamo un’ultima cena romantica sul mare, prima di rientrare al tran tran quotidiano, al Roxi Pub, un locale che di giorno funziona come stabilimento balneare e di sera diventa un risto-pub, i cui tavoli sono disposti completamente sulla spiaggia fatta di ciottoli. Molto suggestivo, anche perché dalla spiaggia è possibile scorgere il faro di Messina, degustando ottimi piatti, misti alla nostalgia di aver appena lasciato la Sicilia, una terra fatta di luoghi di immensa bellezza.

Tutte le tratte tra una sosta e l’altra sono state pensate appositamente di max 3 ore, per non rendere il viaggio troppo faticoso; volendo essere liberi di visitare tutti i luoghi previsti, abbiamo scelto di sostare in b&b, riducendo così anche le spese; lungo tutti i tragitti percorsi è stato possibile vedere posti meravigliosi, con spiagge sconfinate tutte ad accesso libero e pulitissime, abbiamo conosciuto gente dal cuore immenso e d’oro, abbiamo avuto modo di sfidare ogni nostro limite possibile, legato alla fatica ed alla stanchezza.

Spero che questo diario di viaggio possa essere di aiuto a chi, come noi, è follemente determinato a viversi una terra bellissima come la Sicilia in sella alla propria moto.

Buon viaggio, Gino e Pina.



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