I nostri amici di Bonzo Team hanno scelto la giornata di domenica 26 marzo 2017 per un “one-day trip” un po’ speciale, tra le strade dell’Alto Lazio e dell’Umbria, ovvero quelle zone che, tra agosto 2016 e gennaio 2017, sono state duramente colpite dai terremoti, che hanno lasciato morte e distruzione su questo vasto territorio.
L’occasione è stata molto utile non solo per capire come si stanno svolgendo le operazioni di recupero dei territori e del patrimonio storico-culturale della zona, ma anche per portare solidarietà alle persone colpite. A volte, anche un piccolo gesto può essere più d’aiuto di quanto pensiamo.
Lo avevamo promesso e appena il meteo e gli impegni ce lo hanno permesso il Bonzo Team si è fiondato in quel di Norcia per portare un po’ di solidarietà umana che solo i motociclisti, quando chiamati, sanno dare. In realtà la comunità motociclistica umbra, aveva organizzato un mega-raduno che ha portato, nella cittadina immersa nel Parco dei Monti Sibillini, una marea di biker da tutti gli angoli della regione e non solo…
Partenza alle 10.00 dalla Capitale, breve tratto di circa 60km sull’autostrada A1 per uscire a Magliano Sabina, porta d’ingresso della verde Sabina. La strada è la morbida e spettacolare SS3 Flaminia, tra le via consolari romane probabilmente la migliori per guidabilità e paesaggi, che tra curve ben raccordate e sali-scendi collinari ci porta a Narni (borgo medievale bellissimo). Dalla strada si nota sul fianco della montagna l’Abbazia benedettina di San Cassiano, altro gioiello da ammirare.
Breve tratto sulla SS675 per arrivare a Terni e imboccare la prime curve della Valnerina. In realtà presso il bivio per Papigno prendiamo la SS75 in direzione Lago di Piediluco.
La strada è godibilissima, veloce e ben asfaltata, bisogna stare attenti ad alcune curve strette e al traffico diretto verso le cascate delle Marmore. Se si arriva al lago in zona pranzo è consigliabile una sosta presso la trattoria Teresa (da noi testata più volte, tel. 0744 368158) o gustare i super-panini che dentro al paesino alcune norcinerie fanno.
Superato di gran carriera il Lago di Piediluco, in prossimità del bivio per Labbro (paesino abbarbicato su uno sperone di roccia), iniziamo la salita che ci porta prima a Morro Reatino. La strada è più tortuosa e sporca, si vede che l’asfalto ha subìto le intemperie invernali, il ritmo rallenta un pochino anche perché il panorama cambia e si iniziano a vedere, in alcune curve, le vette innevate del complesso del Terminillo all’orizzonte.
Da Morro parte la SR521 del Passo del Fuscello, un must per tutti coloro che transitano da queste parti. Tecnico, veloce poi lento con curve talvolta a gomito e di nuovo veloce, insomma un mix ideale per testare la propria moto! Attenzione ad alcuni tratti ombreggiati che lasciano l’asfalto umido.
L’arrivo a Leonessa ci permette di fare il pieno di benzina anche se a caro prezzo (€ 1,65/lt…)! Sono circa le 12.00 e il tratto che ci porta a Cascia è un altro ‘must’ di guidabilità e godimento. Siamo sulla SR471 che passa per Ruscio, supera il bivio per Monteleone di Spoleto (altro borgo meritevole di sosta) e in altri 35 km giunge a Cascia, famosa per i pellegrinaggi al Santuario di Santa Rita.
Qui vediamo i primi segni del terremoto, in proporzioni minori sebbene l’impatto è forte, decidiamo comunque di dirigerci verso Norcia senza fermarci. La strada, la SS685, che unisce i due borghi è bellissima, da fare con bel ritmo se non fosse che di tanto in tanto vediamo case crollate, muri divelti e strade chiuse al transito che rattristano l’animo.
Incrociamo, come detto, moltissimi biker al bivio di Serravalle, che provengono dalla classica SS209 Valnerina, tutti in direzione Norcia.
La vista della cinta muraria è subito di forte impatto, la presenza delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco ci fa capire la gravità di ciò che è successo in questo splendido borgo. Posiamo le moto in prossimità della Porta ascolana, per fare a piedi un tour del borgo. Pochissime le attività commerciali che, con grandi difficoltà, provano a ripartire e a riportare Norcia in un clima di normalità. La presenza numerosa e rispettosa di noi biker è apprezzata da tutti, noi ci dirigiamo al campo base allestito dall’Esercito, sull’esistente campo di calcio, per condividere un pasto caldo e respirare quel tipo di atmosfera.
Ci rendiamo di essere molto fortunati e perciò di avere un obbligo morale nel portare solidarietà a queste popolazioni. Vedere la storica Piazza San Benedetto ridotta in quel modo è un pugno fortissimo allo stomaco, ma anche nelle viuzze del centro storico l’impatto non è da meno. Difficile accettare tutto questo, ancor di più pensare al tempo che ci vorrà prima che tutto sarà ricostruito. Fatti altri acquisti tipici del posto (caciottine, salamini, ecc..) riprendiamo le moto intorno alle 16.00.
L’arrivo dell’ora legale ci consente finalmente di prendercela un po’ più comoda, perciò rifacciamo al contrario il Passo del Fuscello però stavolta scendiamo a Rieti, pausa caffè per riprenderci dalla consueta ubriacatura di curve del passo del fuscello (che c’è da dirlo, regala incredibili soddisfazioni in entrambe i sensi di marcia) e imboccata la veloce e trafficata SS4 Salaria, intorno alle 19.00 facciamo rientro alla base.
Alla fine di questa giornata motociclistica in cui abbiamo percorso circa 360km oltre al piacere quasi scontato del tipo di strade affrontate ci portiamo dentro il ricordo vivido di Norcia, del dramma di circa 4.000 sfollati che vogliono e devono continuare a vivere, con nuove case più sicure, in questo angolo meraviglioso del nostro Bel Paese. Ovviamente il pensiero va anche alle piccole frazioni che non devono essere dimenticate, torneremo anche per testimoniare quest’altro aspetto. Noi motociclisti facciamo la nostra parte, ripopoliamo queste strade!
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