BT Summer 2017 - Itinerario in moto sulle Gole del Verdon

BT Summer 2017 – Bonzo Team alla conquista delle Gole del Verdon

Redazione TrueRiders  | 25 Set 2017  | Tempo di lettura: 4 minuti

Il BonzoTeam ci porta alla scoperta delle Gole del Verdon in moto, una delle più incredibili destinazioni della Francia su due ruote.

Il risveglio a Castellane, al nostro Ma Petite Auberge, è finalmente con un bel sole e si prospetta una grande giornata di moto! Dopo la solita ingorda colazione intorno alle 9.45 siamo pronti per il tour delle Gole del Verdon, tra l’altro con le moto senza borse poiché pernotteremo una seconda notte qui a Castellane.

Guidare tra queste strade è un piacere unico, capiamo perché questa zona è tra le mete preferite di noi motociclisti lo sguardo spazia tra i canyon solcati dal fiume Verdon (che qui funge da confine tra i dipartimenti del Var e delle Alpi dell’Alta Provenza), le viste mozzafiato sulle pareti di roccia e il lago di Saint Croix che fa da contorno a questa meraviglia della natura.

Carinissimi anche i paesini che incontriamo: Aiuguines col suo castello, Bauduen dove facciamo pranzo sul lungolago, Moustiers St-Marie (che purtroppo non riusciremo a visitare) e La Palud sur Verdon, punto di partenza e arrivo della stupenda Route des Cretes.

Ma andiamo con ordine. Il primo affaccio sul canyon lo abbiamo dal Balcons de la Mescla, poi dal Pont de l’Artuby. Proseguiamo sulla magnifica D71 o “Rive Gauche” del canyon tra passaggi sotto le rocce e una sfilza di curve bellissime. Ci si ferma spesso (e non potrebbe essere altrimenti) rapiti dallo straordinario paesaggio che ad ogni curva si apre ai nostri occhi. Raggiungiamo Aiguines per vedere da vicino il castello che domina questo angolo di lago, ma scopriamo che non è aperto al pubblico…

Verdon

Poco male, riprendiamo le moto e dopo aver superato Les Salles sur Verdon decidiamo di visitare (anche perchè  è ora di pranzo) il borgo di Bauduen adagiato sulle sponde del lago. È il tipico villaggio provenzale molto curato ed è una delle basi di partenza per i tour acquatici sul lago… proviamo le ottime quiche lorraine (la torta salata con uova e pancetta, simile allo sformato nostrano) accompagnate dalla birra, che in questa giornata calda ci sta benissimo!

Sazi, ma non satolli, richiudiamo le tute e riprendiamo il periplo del Verdon. Arriviamo alla punta estrema della D71 per risalire dall’altro lato il lago di St.Croix, sulla D111 che abbandoniamo poco dopo per prendere una strada secondaria che porta a Moustiers St-Marie. E’ qui che proviamo una delle sensazione più intense…campi di lavanda in fiore a perdita d’occhio! Un tripudio di odori e colori che non dimenticheremo facilmente…

Putroppo non riusciamo a fermarci come avremmo voluto nel meraviglioso borgo di Moustiers St-Marie arroccato nel mezzo di due maestose rupi rocciose perché abbiamo ancora strada da fare! Sulla D952 (siamo adesso sulla riva destra del Verdon) tra curve veloci e scenari sempre impressionanti, arriviamo al piccolo villaggio di La Palud sur Verdon, punto di partenza della Route des Cretes.

Verdon in moto

Le moto del Bonzo Team tra le curve del Verdon

Qui inizia la parte più affascinante del giro. L’asfalto non è perfetto per via di parti di brecciolino, in alcuni punti non ci sono le protezioni, ma nessun problema… la bellezza dei paesaggi impone ritmi ridotti e invita alla contemplazione! Imperdibili i due punti panoramici (belvedere) che consentono di avere una vista unica sul canyon, sui rapaci che si possono vedere in volo e sulle ripide pareti rocciose! La Route è di circa 23km e come dicevo prima ritorna al borgo di La Palud sur Verdon dove, un po’ accaldati, decidiamo di fare una sosta-aperitivo.

La strada di rientro verso Castellane sulla D952 è molto piacevole (come tutte quelle fatte in questi giorni) e scenografica, con passaggi scavati nella roccia. Prima di rientrare in hotel decidiamo di fare il pieno alle moto (Manuel la lava pure!) e compriamo le magliette ricordo! Dopo cena decidiamo di avventurarci per le stradine del borgo francese per sgranchire le gambe e favorire la digestione ma in realtà finiamo in un bar a bere un buon amaro al ginepro alla salute nostra e dei francesi!

Redazione TrueRiders
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