«Le strade deserte di Tozeur», che Battiato canta in una delle sue canzoni, sono l’itinerario perfetto alla scoperta della Tunisia di frontiera, che si trova alle porte del Sahara e ai confini con l’Algeria. Nel sud del Paese troverai scenari meno europei e più tipicamente africani, a partire dall’immenso lago salato di Chott el-Jerid e le ultime oasi di Tozeur prima del deserto. Mentre «passano ancora lenti i treni per Tozeur», sfreccia veloce la tua moto su questo itinerario in Tunisia!
Ricordiamo che per arrivare in Tunisia, e quindi viaggiare sulla strada per Chott el-Jerid e Tozeur, è necessario prendere il traghetto. Le compagnie di navigazione offrono diverse tratte che portano a Tunisi, partendo dai porti di Civitavecchia, Salerno, Palermo. È questo il modo migliore per sbarcare nel Paese africano con la moto al seguito – il viaggio dura dieci ore abbondanti partendo dal capoluogo siciliano.
L’itinerario si può fare tutto l’anno e in particolare l’inverno è una stagione adatta, grazie alle temperature diurne calde (ma attenzione perché di notte torna il freddo). Per l’itinerario devi mettere in conto almeno due o tre giorni, all’interno delle tue vacanze in moto in Tunisia.
Il punto di partenza è Sfax, seconda città tunisina per importanza del Paese, che si può raggiungere in circa 3 ore da Tunisi con l’autostrada A1. Prendere la A1 in direzione sud verso Akarit, e imboccare la P15 e poi a destra la P16 che porta nell’entroterra tunisino, in direzione Kébili.
Una volta a Kébili, in un attimo raggiungi il lago Chott el-Jerid, attraversato dalla strada asfaltata che è costruita in posizione sopraelevata su un terrapieno. Percorrila interamente: troverai un segnale stradale che indica 150 km al confine con l’Algeria, ma prima arriverai a Tozeur, che è la destinazione del tuo percorso.
I limiti di velocità in Tunisia non differiscono molto rispetto a quelli italiani, eccetto per le autostrade dove il massimo consentito è 110 km/h. Per il resto: 90 km/h sulle strade statali, 50 km/h nei centri urbani a eccezione dei tratti a scorrimento veloce in cui si arriva ai 70.
A livello turistico Chott el-Jerid e Tozeur sono molto interessanti, perché mostrano l’Africa continentale, che spesso non si vede nei centri turistici costieri spesso frequentati da turisti occidentali. Per noi italiani Tozeur ha il fascino della canzone di Battiato e Alice che la nomina, ma anche Chott el-Jerid ha un legame con la cultura popolare: vedremo quale!
Sappiamo quanto Franco Battiato fosse affascinato dai luoghi lontani ed esotici, tanto da citare nelle sue canzoni molte zone del mondo e popolazioni quasi sconosciute. Si calcola che siano ben 83 i luoghi geografici da lui citati; un fan del cantautore ha addirittura realizzato una mappa che li comprende tutti. Tozeur è una di queste località, citata nella canzone I treni di Tozeur, cantata insieme ad Alice e pubblicata nel 1985 nell’album Mondi lontanissimi.
Tozeur è una città che sorge in un’oasi molto estesa, circondata da un palmeto che è considerato tra i più grandi al mondo. È uno degli ultimi centri abitati che confinano a sud con il deserto del Sahara, e in effetti ha una stazione ferroviaria, in cui comunque i passaggi dei treni sono lenti (proprio come nella canzone del Maestro) e poco frequenti. La zona è conosciuta per la produzione di datteri. I turisti possono ammirare la Medina, ovvero la città vecchia, passeggiando tra vicoli coperti e color sabbia circondati da case decorate in rilievo in stile berbero – vale la pena perdersi in questo quartiere che si chiama Ouled el-Hadef e che mostra una Tunisia dall’identità unica. Scenario particolare è il lago Chott el-Jerid, su cui si affaccia la città.
Chott el-Jerid è un lago salato, il secondo più grande del mondo dopo lo Salar de Uyuni in Bolivia. Ha una superficie di 7.000 km² ed è situato in una depressione tra le oasi di Tozeur e di Nefta, e tra Kébili e Douz ai confini del deserto. Nell’Ottocento è stata ipotizzata la sua inondazione artificiale facendo giungere il mare al limite del deserto, ma il progetto fu abbandonato. La sua superficie è composta da un agglomerato di cristalli di sale che poggiano su un fondo sabbioso ed argilloso, e a seconda delle condizioni climatiche creano un gioco di colori cangiante. Il lago è spesso secco a causa delle precipitazioni rare.
Nell’area di Chott el-Jerid è stata girata una parte del primo film della saga di Star Wars, ovvero l’episodio IV – “A new hope”. George Lucas infatti ha ambientato qui le riprese dell’atterraggio delle astronavi di Guerre Stellari, chissà se i fan della saga riconosceranno l’esatto punto?
Per dormire nella zona di Chott el-Jerid si può trovare sistemazione a Tozeur: uno degli alberghi più noti e apprezzati è il Dar Saida Beya Tozeur – Guest House (Rue Ahmed El Ayech) un 5 stelle con parcheggio gratuito. All’inizio del tuo viaggio, invece, per dormire a Sfax trovi il Residence Chahrazad (Sidi Mansour Road) con parcheggio gratuito e in posizione vicinissima rispetto alla spiaggia.
Dove mangiare? Sempre a Sfax ci sono diversi ristoranti che propongono cucina tipica a base di pesce, come Le Grill (Rue de Habib Maazoun). A Tozeur, invece, ti consigliamo La Grotte Restaurant (Rue Ali El Warteni) che molti considerano il più bel ristorante della cittadina tunisina.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
I Trulli di Alberobello sono uno dei luoghi più incredibili della Puglia e del ...
Frazione dell'omonimo comune di Bagnoregio, Civita di Bagnoregio è un borgo dalla ...
Se pensate che la città più porticata d’Italia sia Bologna, forse potreste avere ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur