Appennino Sannita: alla scoperta del Molise su due ruote - TrueRiders

Appennino Sannita: alla scoperta del Molise su due ruote

Redazione TrueRiders  | 22 Ott 2019  | Tempo di lettura: 4 minuti
  • Titolo: Appennino Sannita
  • Lunghezza (km): 147
  • Durata: 3 ore
  • Partenza: Termoli
  • Arrivo: Capracotta
  • Principali località attraversate: Guardialfiera, Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante, Agnone, Pescopennataro

Il Molise in moto, un viaggio lungo le strade dell’Appennino Sannita. Un modo diverso per scoprire una terra di storia e natura da scoprire su due ruote per carpirne i segreti e l’autenticità.

Molise, una regione che racconta la grande storia dei combattenti Sanniti. Terra il più delle volte dimenticata, ma dalle bellezze naturalistiche suggestive. È una regione che offre molti spunti di viaggio. Un itinerario tra meravigliosi borghi che la caratterizzano, le specialità gastronomiche che la rendono tra le regioni con una tradizione gastronomica tra le più personalizzate, e spazi verdi pronti per essere vissuti in sella.

Scopriamo il Molise in moto con un itinerario che tocca alcuni dei suoi borghi più celebri, partendo dal mare di Termoli e arrivando alle vette di Capracotta.

Appennino Sannita in moto

Mappa

Percorso

Il nostro itinerario ha inizio a Termoli, splendida località turistica del Molise marittimo baciata dalle limpide acque dell’Adriatico. Qui, tra trabucchi e antichi manieri medievali, scopriamo una località ricca di suggestioni uniche.

Soprattutto in estate, Termoli si riempie di turisti, che ne apprezzano il bel mare cristallino, la gastronomia d’autore e non solo. Ci dedichiamo a una visita approfondita prima della partenza verso l’entroterra.

Il nostri viaggio avrà come prima tappa intermedia la bella Guardialfiera, borghetto immerso nel verde degli Appennini. Per arrivarci seguiamo la SS647, anche detta “Bifernina”, che tocca la Diga del Liscione. Si tratta di uno sbarramento artificiale, che ha meno di mezzo secolo di vita, e che ha portato alla nascita del Lago di Guardialfiera. Un luogo particolarmente bello, ricco di specie endemiche e autoctone.

Per superare il lago, che è attraversato dalla SS 647, si è resa necessaria la costruzione di un lungo viadotto che attraversa in modo longitudinale l’invaso. Il progetto, approvato nel 1966, fu affidato all’ingegnere Filippo Arredi, uno dei massimi esperti di architettura idraulica in Italia.

Superata anche Guardialfiera, sono cinquanta circa i chilometri che ci separano da Bagnoli del Trigno, la Perla del Molise. Un piccolo borgo forse fondato dai lucani, arroccato su uno sperone di roccia sul quale sorgono un’antica chiesa e un maniero fortificato. Bagnoli, tra i borghi più belli d’Italia, merita sicuramente una sosta approfondita prima di proseguire il viaggio.

Direzione Alto Molise

Ci spostiamo dunque verso Pietrabbondante, località dell’Appennino Sannita il cui nome deriva dalle particolari conformazioni rocciose, le “morge”, che danno un panorama davvero speciale a tutta la zona.

Pietrabbondante si presenta come un insediamento perfetto per chi vuole immergersi nell’epoca medievale; il borgo si presenta ben curato e la popolazione molto ospitale, avendo la possibilità di degustare i piatti tipici della località, come soppressate e formaggi freschi. Uscendo per pochi km dal paese si può visitare anche la zona archeologica e avere la possibilità di godersi all’interno del vicino teatro una rappresentazione teatrale sotto un cielo sempre stellato.

Percorrendo la SP87 e poi la SP84 fermati a Pescopennataro, uno dei borghi più belli d’italia, dalla particolare posizione geografica, sovrastato da una roccia a punta da cui prende il nome.

Viene anche chiamato il “paese degli abeti”, e questo la dice lunga sull’enorme quantità di verde presente nella zona, tra cui è possibile ancora vedere l’abete bianco, specie ad oggi molto rara da trovare nei territori appenninici. E se oltre la moto hai la passione per le arrampicate questo è il posto che fa proprio per te.

Pescopennataro, infatti, è una destinazione molto frequentata dagli appassionati di sport estremi proprio per la sua particolare conformazione geografica e per gli scenari molto emozionanti da godersi una volta arrivati in cima alla Punta.

Verso Agnone, sugli Appennini molisani

Uscendo da Pescopennataro e percorrendo la SP86, dopo circa 35 chilometri di curve che attraversano boschi e aree verdi si arriva ad Agnone, la vecchia Aquilonia, sede centrale del popolo Sannita, borgo pieno di scorci da scoprire e che conserva tradizioni molto caratteristiche del passato.

Alla vigilia di Natale per le vie del paese vi è la “’Ndocciata”, il rito del fuoco più grande al mondo. Si tratta di una sfilata con migliaia di fiaccole costruite artigianalmente dagli abitanti. Tra i tesori della città, la Pontificia Fabbrica Martinelli, che da quasi mille anni realizza campane per migliaia di edifici religiosi in Italia e nel mondo.

Ad Agnone vale anche la pena scoprire la gastronomia tipica del paese. Tra i piatti più buoni il pancotto (u’ pappone), pane raffermo condito con guanciale e pezzi di salsicce.

Il viaggio sull’Appennino Sannita termina a Capracotta. Con i suoi 1421 metri di quota, è il secondo comune più alto degli Appennini. Una località fresca d’estate e freddissima d’inverno, dove non di rado si trovano fino a due-tre metri di neve.

Scopri anche l’itinerario verso l’antica abbazia di Castel San Vincenzo

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