Bocca Serriola, in moto tra Umbria e Marche | TrueRiders

Bocca Serriola in moto, tra Umbria e Marche su due ruote

Redazione TrueRiders  | 03 Apr 2018  | Tempo di lettura: 5 minuti
  • Titolo: Bocca Serriola
  • Lunghezza (km): 152
  • Durata: 3 ore
  • Partenza: Urbino
  • Arrivo: Fossombrone
  • Principali località attraversate: Urbania, Bocca Trabaria, Acqualagna

Bocca Serriola è un passo di montagna amatissimo dai motociclisti di Marche e Umbria, i quali approfittano di ogni momento libero e di ogni raggio di sole per percorrere le curve che separano Apecchio da Città di Castello all’insegna di paesaggi unici e borghi sospesi nel tempo. Più nello specifico, il valico dell’Appennino Centrale divide la Valle del Biscubio dalla Val Tiberina e sorge interamente in territorio umbro, ma ovviamente a pochissimi chilometri dal confine tra la provincia perugina e quella di Pesaro e Urbino. 

Il nostro moto itinerario di oggi ci porta a percorrere le bellissime strade tra Marche e Umbria scoprendo, curva dopo curva, Bocca Serriola insieme a Bocca Trabaria. Siete pronti a fare un po’ di curve in sella alla vostra amata due ruote? Partiamo!

Bocca Serriola in moto, l’itinerario

Mappa

Itinerario

Il nostro giro in moto del Passo di Bocca Seriola parte da Urbino. Usciamo dalla città prendendo la Strada Provinciale Montefabbri, anche identificata come Strada Provinciale 56, proseguendo poi lungo la E78 e la SS73bis. Siamo già su una strada panoramica che ci consente di ammirare da vicino le bellezze della città natale di Raffaello. Proseguiamo verso Sud-Est per raggiungere Urbania lungo la Strada del Duca, che unisce proprio Urbino e Urbania, e arriviamo a Mercatello sul Metauro. Continuiamo costeggiando il fiume Metauro, finché giungiamo a Bocca Trabaria, per una giornata all’insegna dei passi appenninici. Bocca Trabaria è un valico dell’Appennino Umbro-Marchigiano che divide la Valle del Metauro dalla Val Tiberina. Da Borgo Pace saliamo sul versante marchigiano del passo e arrivati in cima prepariamo a ridiscenderlo sul versante umbro. Ovviamente ogni curva è un divertimento assicurato.

Alta Valle del Tevere, Città di Castello
Cattedrale di San Florido a Città di Castello

Riprendiamo la SS73bis e dalla località San Giustino ci dirigiamo verso Città di Castello: da qui saliremo sul versante umbro di Bocca Serriola per arrivare in cima al valico che divide ancora una volta Umbria e Marche. Da Città di Castello prendiamo la SR257 per arrivare fin su, dove vi consigliamo di fermarvi al bar, per fare due chiacchiere con gli altri motociclisti sempre presenti e condividere il belvedere con simpatiche gallinelle lasciate libere. L’asfalto di solito è ben curato e le curve vi lasceranno senza parole quindi, in realtà, potreste davvero divertirvi a fare su e giù da Città di Castello ad Apecchio e viceversa… d’altronde siamo in un paradiso per i motociclisti. 

Riprendete la stessa strada SR257 per valicare dal versante marchigiano di Bocca Serriola: arriverete nella città di Apecchio. Continuiamo per Pian di Molino e dopo qualche chilometro saremo ad Acqualagna, città famosa per il suo tartufo! Da Acqualagna imbocchiamo la SP3, direzione Calmazzo, e poi la SS3 direzione di Fossombrone per raggiungere la destinazione d’arrivo del nostro itinerario in moto a Bocca Serriola. 

Passo Bocca Serriola cosa sapere

Ma da dove deriva il nome Bocca Serriola? A parte il fatto che possiamo trovarlo scritto nella variante con una sola “r” anche in cima al valico, sembrerebbe che il toponimo derivi dal latino “serrula-ae” (“sega”). I romani erano infatti soliti raccogliere il legname di questa zona da inviare a Roma tramite il Tevere per costruire navi e infrastrutture. 

Informazioni utile per attraversare Bocca Serriola in moto

Il Valico sorge lungo la ex SS 257, ora divenuta strada provinciale detta “Apecchiese” che unisce il paese di Acqualagna a Città di Castello in Umbria, passando per bellissimi e pittoreschi paesini come Apecchio e soprattutto Piobbico, famoso per il “club dei brutti”.

Da un punto di vista motociclistico, è bene sapere che il versante marchigiano del passo è un tratto che richiede alquanta tecnica ed è molto veloce; mentre il lato umbro può essere percorso con maggior lentezza, ma è eccezionale in termini di percorribilità e qualità dell’asfalto. 

Cosa vedere lungo l’itinerario

Urbino
Urbino, il gioiello rinascimentale di Federico da Montefeltro

Il nostro viaggio parte dalla città di Urbino, capoluogo di provincia delle Marche insieme a Pesaro. Ci troviamo in uno dei centri rinascimentali più belli dell’Italia, con architetture che lasciano davvero senza fiato. La sua bellezza è così suggestiva e il suo aspetto rinascimentale talmente intatto che il centro storico di Urbino è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1998.

Ma le sorprese lungo il nostro viaggio su due ruote non finiscono qui. Infatti l’itinerario fa tappa anche ad Urbania: la Città della Befana. Infatti è proprio qui, tra le verdeggianti colline di Montefeltro in fondo alla valle del Metauro che si trova la casa della vecchietta più amata d’Italia. Il 6 gennaio di ogni anno ad Urbania si tiene una grande festa all’insegna dei dolciumi e della spensieratezza.

Terza tappa culturale dell’itinerario è Città di Castello. Dai capolavori medievali a Giorgio Vasari, fino ad Alberto Burri in ogni angolo della città si respira arte. Il Palazzo Comunale con la sua torre, il Palazzo Albizzini e la torre civica sono invece testimoni di antichi splendori. 

Passo Seriola dove mangiare

Ta le Marche e l’Umbria non si nascondono solamente alcuni dei borghi medievali e rinascimentali più suggestivi d’Italia. Queste zone, decisamente incontaminate, offrono anche grandi prodotti della terra e capolavori enogastronomici da assaporare con le gambe sotto il tavolo. Ecco tre ristoranti da non perdere lungo il nostro itinerario:

  • Casa della Tintoria è il primo suggerimento di oggi. Una gestione familiare e un’accoglienza calorosa per assaporare i piatti tipici di Urbania nella cornice di un’antica tintoria del Trecento. Prodotti dell’orto e ricette incredibili per un fantastico rapporto qualità-prezzo. 
  • Vineria del Vasaio a Città di Castello. Un ristorante nascosto tra i vicoli del centro, Vi consigliamo di provare i primi piatti, in particolare ravioli e tortelli. E per chiudere in bellezza? Cantucci e vinsanto.
  • Agriturismo Ca’ Maddalena ad Acqualagna. nella patria del tartufo, questa struttura vi propone la cucina tipica del territorio, in gran parte con ingredienti di produzione propria. Da provare sono le tagliatelle ai porcini freschissimi ed gli strozzapreti con patate, salsiccia e pomodorini secchi.
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