Alto Molise, lungo le strade dei Sanniti - TrueRiders

Alto Molise, lungo le strade dei Sanniti

Stefano Maria Meconi  | 23 Ott 2020  | Tempo di lettura: 5 minuti

La seconda regione più piccola d’Italia, con le sue due province e appena 300mila abitanti, si divide in due macrozone: il Basso e l’Alto Molise. Sì, perché in quella che fu la terra dei Sanniti questa ripartizione è più importante di quanto sembri.

Lo avevamo detto nell’articolo che fa da contraltare a questo: la denominazione geografica è più curiosa di quanto sembra. Sì, perché se il Basso Molise è quello che appartiene a Campobasso, con tanto di spiagge sul Mar Adriatico, l’Alto fa invece parte della provincia di Isernia. È qui che troviamo i più evidenti esempi dell’Appenino molisano, che fa parte della catena degli Appennini e taglia longitudinalmente l’Italia Centrale.

Tutto quello che c’è da sapere sull’Alto Molise

Tra i “due Appennini”

La zona dell’Alto Molise che appartiene all’Appennino è delimitata da due valichi: il Passo della Torrita e la Bocca di Forlì. Quest’ultima, al confine tra Molise e Abruzzo, è spesso considerata dai geografi come il limite tra Appennino centrale e Appennino meridionale (o Sannita).

È un territorio geograficamente molto interessante, con vari borghi e città che superano ampiamente i 1000 metri di altitudine. Uno di questi, Capracotta, è con i suoi 1421 m s.l.m. il comune più alto di tutto l’Appennino.

Capracotta
Una veduta invernale di Capracotta, il borgo più alto del Molise

Bisogna spendere qualche parola per ricordare l’origine del toponimo Capracotta. Un nome che, richiamando le parole dell’artista Luigi Campanelli, provoca a chi lo sente “sollazzevoli motteggi al nostro arrivo fra nuovi condiscepoli del Ginnasio o del Liceo”.

Se i linguisti prediligono per la derivazione dal latino castra cocta, cioè un accampamento militare, la leggenda popolare è sicuramente più interessante. Pare che alcuni zingari, avendo deciso di fondare una cittadina, per compiere un rito in uso presso di loro, bruciarono una capra. Questa, riuscita a fuggire dal rogo, si rifugiò sui monti, ove stremata di forze esalò l’ultimo respiro. Gli zingari costruirono, dove essa si era fermata, il paese. Da qui sarebbe derivato il nome di “Capracotta”.

Ricorda lo stesso Campanelli nel 1930:

Non è difficile scorgere su di una qualsiasi carta geografica d’Italia il territorio di Capracotta: basta seguire con lo sguardo da sinistra a destra la linea della latitudine di Roma, e da sotto in su quella longitudinale di Napoli per incontrarlo nella convergenza delle due linee.

Oggi il borgo, che da Roma dista 220 chilometri e da Napoli 150, è una piacevole meta turistica. Ricostruito dopo le devastazioni della Seconda guerra mondiale, è frequentato dai turisti sia in estate che in inverno. 

Le fresche temperature dei mesi più caldi, e le abbondantissime nevicate di quelli più freddi, la rendono una sorta di “stazione climatica” da scoprire 365 giorni all’anno.

Cos’altro vedere nell’Alto Molise

pietrabbondante
Il sito archeologico ellenistico di Pietrabbondante

Adagiato su un colle a quota 1027 metri, Pietrabbondante è uno dei borghi più incantevoli del Molise. Tra i motivi per visitarlo, l’antica Chiesa di Santa Maria Assunta e i resti dell’insediamento sannita del II secolo avanti Cristo. In zona, da non perdere il sito archeologico di Bovianum Vetus, con templi e teatri di epoca ellenistico – italica.

Agnone, una delle “ambasciatrici” del Molise oltre i confini della regione, è per tutti la città delle campane. La località è infatti famosa per la Pontificia fonderia di campane Marinelli, che da oltre 1.000 anni produce campane per tutte le chiese del mondo. Qui è possibile visitare il Museo internazionale della campana, che ripercorre la storia di questo oggetto fondamentale nella vita storica delle comunità.

Alto Molise in moto

Mappa

Percorso

Il nostro viaggio nell’Alto Molise comincia da Capracotta, comune in provincia di Isernia, a 1.421 metri sul livello del mare. Dopo Rocca di Cambio, Capracotta è il comune più alto dell’Appennino.

Da Capracotta prendiamo la Strada Provinciale 87 in direzione sud, per arrivare nel centro di Vastogirardi. Il comune molisano, sempre in provincia di Isernia, si trova a 1200 metri sul livello del mare. Il paese è stato testimone di gran parte della storia italiana: pare che sia stato fondato dai Sanniti, ma ci sono anche molte testimonianze di epoca medievale che sono ancora visitabili.

Abruzzo e Molise in moto
Abruzzo e Molise in moto. I panorami intorno ad Agnone, la città delle campane

Da Vastogirardi prendiamo la SP81dir verso Villa San Michele, facendo una piccola deviazione per poter visitare questa frazione del comune di Vastogirardi. Villa San Michele si trova a 900 metri sul livello del mare, immersa nei boschi molisani, ai piedi del Monte Morcone. Il paese dell’Alto Molise è famoso per il tartufo, il caciocavallo e le scamorze: insomma, la meta perfetta per una pausa di gusto.

Non lontano, lungo la Strada Provinciale Carovillense che ci porterà ad Agnone, ci fermiamo a scoprire Pietrabbondante, del quale abbiamo già parlato qualche riga più sopra. Deviamo sulla SP86 che, risalendo verso Nord, ci permette di arrivare ad Agnone, la “città delle campane”.

Da Agnone riprendiamo la SP86dir verso Nord, poi la SP87 e la SP84 dopo il confine tra Molise e Abruzzo. Dopo un breve tratto faremo rientro in Molise, verso il paese di Pescopennataro, sempre in provincia di Isernia.

Tra i comuni più elevati dell’Alto Molise c’è anche lui, con un’altitudine media di 1190 metri. Fu fondato dai Longobardi nel 571, forse per sfruttarne la visibilità sulla zona circostante per scopi militari. Qui si può visitare l’antico Eremo di San Luca e il Museo della Pietra, l’arenaria che a Pescopennataro è molto diffusa.È l’ultima tappa di questo tour, che percorrendo la provinciale 84 in direzione sud per 9 chilometri ci eleva di altri 200 metri fino al rientro a Capracotta.

  • Titolo: Alto Molise
  • Lunghezza (km): 72
  • Durata: 1 ora e 46 minuti
  • Partenza: Capracotta
  • Arrivo: Capracotta
  • Principali località attraversate: Vastogirardi, Pietrabbondante, Agnone, Pescopennataro
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur