Anche la Toscana ha il suo Sahara: in moto sulle Crete Senesi, tra abbazie e deserto

Anche la Toscana ha il suo Sahara: in moto sulle Crete Senesi, tra abbazie e deserto

Letizia  | 24 Giu 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti
  • Titolo: Crete Senesi
  • Lunghezza (km): 97
  • Durata: 2 ore
  • Partenza: Siena
  • Arrivo: Siena
  • Principali località attraversate: Taverne d'Arbia, Asciano, Trequanda, San Giovanni d'Asso, Asciano
  • Chiusura invernale: No

Fantastiche curve tra meravigliosi sali-scendi che sembrano quasi montagne russe naturali: le Crete Senesi sono un tracciato entusiasmante nel cuore della Toscana. In questo angolo del sud-est di Siena, la natura da cartolina sarà un’avvolgente compagna, ovviamente insieme alla vostra due ruote. Se poi a tutto questo aggiungete gioielli medievali tra le colline e prodotti enogastronomici squisiti, ci chiediamo perché non siate già leggendo l’itinerario in moto tra le Crete Senesi!

Crete Senesi in moto, l’itinerario

Mappa

Itinerario

Partendo da Siena, imbocchiamo la E/78 e prendiamo l’uscita per Taverne d’Arbia. In quindici minuti siamo lì. Da qui proseguiamo lungo la SP 438 Lauretana: 20 chilometri di puro divertimento che scorrono, lungo un asfalto ben mantenuto, tra morbide colline coperte da fitti tappeti di grano dorato. Avvicinandovi a Staffoli, sulla sinistra, non possiamo non notare il tipico sentiero toscano segnato da file di cipressi. Quel vialone porta al Castello di Leonina, oggi un relais a tutti gli effetti. Passato Vescona, arriviamo a Fontanelle e subito dopo scolliniamo. A destra i cartelli ci suggeriscono di visitare le grandiose architetture dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore che sorge tra profonde gole, mentre sulla sinistra l’epica sterrata dell’Eroica, storica gara ciclistica, ci strizza l’occhio. 

Superato il fiume arriviamo ad Asciano in ventidue minuti. Il principale centro delle Crete Senesi dove pullulano chiese e monumenti. Da Asciano prendiamo la SP38. 18 minuti, la strada di destra ad un bivio ed eccoci al borgo di Trequanda. Di nuovo paesaggio e curve, curve e paesaggio in cui perdere la testa (ma non il volante ovviamente). Manteniamo sempre SP38 e poi prendiamo la SP 71 per una decina di minuti. In questo tratto ci aspettano valloni boscosi fino a Petroio, dopo il quale tornano scenari ampi e sgombri. Superiamo Montisi che vediamo nella sua posizione strategica arroccata, San Giovanni d’Asso la patria dei tartufi e torniamo ad Asciano per richiudere l’itinerario circolare in direzione Siena.

Dal ‘Sahara italiano’ al trono di pietra, ecco cosa vedere nelle Crete Senesi

La storica Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, non lontana da Rapolano Terme

Dimenticate i vigne e oliveti: questa zona nella provincia meridionale di Siena è caratterizzata da ampie distese di campi coltivati e da un colore un po’ grigiastro conferito dal terreno argilloso, che d’altronde ha dato il nome alle Crete Senesi. In realtà non esiste un periodo migliore dell’anno per visitare questi luoghi, prossimi alle terre del Chianti, ma forse vi sconsigliamo l’inverno quando la nebbia non manca. Comunque, ogni stagione offre una suggestione diversa: l’estate è il periodo dei campi dorati, mentre la primavera offre verdi brillanti.  

La prima tappa che vi consigliamo è sicuramente il Site Transitoire a Leonina. Scultura del francese Jean-Paul Philippe, questo imponente trono di pietra vi aspetta in cima alla collina. Sedendovi su di esso potrete ammirare tutto il panorama da una posizione privilegiata. Asciano è poi un borgo da non perdere. Circondato dalle originarie mura medievali, è il principale centro del territorio delle Crete. Collegiata Sant’Agata è la chiesa principale della cittadina che la sovrasta dalla cima di una scalinata. Al suo interno non perdetevi gli affreschi cinquecenteschi. Se capitate di qui durante la seconda settimana di settembre, potete divertirvi durante il “palio dei ciuchi”. Qui fate una tappa anche a Palazzo Corboli che ospita il Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra.

L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, fondata nel 1303, è la terza tappa imperdibile secondo noi. Dista solamente 10 chilometri dalle Serre di Rapolano. Un luogo silenzioso e sospeso nel tempo che vi riconcilierà con la natura circostante. ​​

Il Deserto di Accona, una sorprendente meraviglia

La zona ‘desertica’ di Accona, il Sahara italiano

Dune sabbiose, spazi dal colore ocra che di espandono per chilometri. Ti sembrerà di trovarti tra le montagne dell’Atlante in Marocco oppure nel pieno del Sahara, ma in realtà è la Toscana. Più precisamente, è il Deserto di Accona, all’interno del territorio del comune di Asciano. La particolare conformazione di questo territorio ha dato vita a una zona desertica, ridotta per estensione ma davvero incredibile, che spezza un paesaggio di colline coltivate e lo rende molto vicino a una zona arida del Maghreb. Un luogo perfetto dove darsi all’off-road, ma che conquista anche gli amanti dell’enogastronomia, dell’escursionismo e della fotografia: scattare qui è un vero piacere per gli occhi e per l’obiettivo.

Dove mangiare vicino le Crete Senesi

Abbiamo detto che da queste parti della Toscana il cibo è imperdibile. Ecco allora tre ristoranti amatissimi da parte dei visitatori delle Crete Senesi, ad Asciano.

  • La Locanda Amordivino è un ristorante con ampio spazio all’esterno ed è pronto a ricevervi con tutto il calore del personale. Cucina tipica toscana, la carne alla brace è il fiore all’occhiello di questo locale.
  • La Botteghina vi sorprenderà con taglieri abbondanti di salumi e formaggi locali, il tutto in un’atmosfera fortemente legata allo spirito del luogo. Non mancano primi e piatti tipici toscani come la schiacciata. 
  • La Mencia è un ristorante in cui sentirsi a casa. Primi succulenti, legumi e carne al sangue: qui potete assaggiare tutti i sapori più tipici della cucina locale. 

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Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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