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I motociclisti sono poco avvezzi a tunnel, autostrade e “scorciatoie” che permettono di accelerare i tempi. Del resto, perché prendere la strada più breve quando uno può godersi la più bella? Nel caso di Tunnel di Lærdal, le due caratteristiche coincidono.
Stiamo parlando di una infrastruttura da record, sia per le dimensioni che la lunghezza, che si trova in uno dei paesi più amati dai riders: la Norvegia. Il paese è caratterizzato da una geografia estremamente complessa, con 21.000 chilometri di coste e migliaia di isole piccole e grandi.
Un territorio difficile da collegare, sul quale si stanno concentrando – specie negli ultimi anni – gli enormi sforzi della Statens vegvesen, l’autorità norvegese delle strade (il corrispettivo della nostra ANAS). Il tunnel di cui parliamo oggi fa parte proprio di questa progettualità e, vista la difficoltà dei lavori, può considerarsi un’opera da record.
Perché tanto stupore per un traforo? Scopriamolo insieme!
La Oslo-Bergen non è solo una delle più belle strade della Norvegia, ma allo stesso tempo è una delle più difficili in assoluto. La distanza di 463 chilometri si compie infatti in almeno 7 ore, contro i 50 minuti che richiede l’aereo e le circa 6 ore e 50 del treno più veloce. Per fare un paragone, la distanza tra Roma e Milano si copre in meno di 3 ore in aereo e 6 ore in automobile o moto, ma la distanza è maggiore di 100 chilometri (571 contro 463).
Da cosa è dovuta questa lentezza? Le strade della Norvegia sono complesse, ricche di curve, ponti e tunnel e la maggior parte delle direttrici nazionali è a una, massimo due corsie. Tempi ridotti, benché il traffico sia decisamente scarso, tranne che nei principali centri abitati come Kristiansund, Oslo, Bergen o Tromso.
In più, molti tratti del percorso si possono percorrere solo in traghetto, con enormi allungamenti dei tempi. Per questo motivo, le autorità hanno pensato a infrastrutture spesso imponenti come il Tunnel di Lærdal.
Per ridurre i tempi di percorrenza tra Oslo e Bergen, nel 1995 la Statens vegvesen decise di dare il via alla costruzione del più lungo tunnel stradale al mondo. Il tratto che attraversa, quello tra Laerdal e Aurland, si trova nella contea del Vestland ed è dominato dalla montagna Bleia-Storebotnen.
La costruzione ha richiesto cinque anni di lavori, dal 15 marzo 1995 al 27 novembre 2000, anno dell’inaugurazione alla presenza del Re di Norvegia, Harald V. I numeri del tunnel sono da record:
Tra le particolarità del percorso ci sono le leggere curve che aumentano l’attenzione di chi è alla guida e la presenza, come già detto, di tre grandi caverne. Queste ultime sono degli “allargamenti” della strada, a corsia singola per senso di marcia, dove i visitatori possono fermarsi.
Unico nel suo genere, il Tunnel di Lærdal non è stato rivestito da strutture in cemento ma è rimasto, di fatto, “brullo” con le pareti solo adeguate alle necessità dei mezzi di trasporto. L’effetto è dunque ancora più particolare, così come l’illuminazione sui toni del blu che viene utilizzata alternativamente a quella classica di colore giallo.
Oltre ad avere reso celebre nel mondo una zona altrimenti rurale e poco frequentata, il tunnel gioca un ruolo fondamentale nel collegare Oslo e Bergen. Prima della sua costruzione, infatti, era necessario attraversare in traghetto il Sognefjord, nel tratto tra Lærdalsøyri e Aurlandsvangen, ma in inverno le acque sono spesso ghiacciate.
Ecco che le due più grandi città della Norvegia, grazie a questo tunnel, possono essere collegate direttamente e in maniera più veloce, in ogni momento dell’anno.
Non vi abbiamo detto tutta la verità: esiste un’altra strada che unisce Ausland e Laerdalsoyri. Si tratta della Bjorgavegen, una delle più alte strade della Norvegia.
Il tratto di strada raggiunge i 1306 metri nel suo punto maggiore, e ha una lunghezza di circa 30 chilometri. Non è percorribile in inverno e lo rimane per pochissimo tempo in estate, quando è frequentatissimo dai motociclisti.
Nel breve ma tortuoso tragitto è praticamente obbligatorio fermarsi ad ammirare il panorama dal punto di osservazione di Stegastein. Si tratta di una piattaforma in legno lunga 30 metri, sospesa a picco sull’Aurlandsfjord, a 650 metri dal fondovalle. E la parete in vetro che separa dal vuoto rende tutto ancora più adrenalinico!
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
Nel cuore pulsante della vita di ogni motociclista, dove l'adrenalina incontra la ...
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