Quando si parla di bellezza naturalistica delle Alpi Svizzere, il Passo del Forno è sicuramente uno dei luoghi maggiormente rilevanti. Un passo per verità piuttosto recente, almeno in termini di paragone, ma che ha molte frecce al suo arco.
Situato all’estremità orientale del paese, non distante dal confine italo-svizzero, rappresenta una meta di pregio per il turismo a due ruote e naturalistico.
L’Ofenpass, questo il suo nome tedesco, è un valico interamente inserito nel cantone Grigioni, l’unico trilingue del paese. In questa zona, infatti, si parlano in pari misura italiano, romancio e tedesco, sebbene quest’ultimo sia preponderante. Le zone prettamente italofone sono quelle di Mesocco, Vicosoprano e Poschiavo, direttamente confinanti con l’Italia. Mesocco fa parte della regione Moesa, Vicosoprano del Maloja e Poschiavo è capoluogo del Bernina.
Il Passo del Forno unisce precisamente le due località di Zernez e Santa Maria Val Mustair, tramite la strada svizzera 28. È la denominazione nazionale che assume la SS41 italiana, dopo aver oltrepassato il valico di Tubre. La strada, che nasce da Sluderno, è la naturale prosecuzione verso nord-ovest della SS38 dello Stelvio, che dopo Spondigna devia verso Merano.
Il valico ha un’altitudine massima di 2.149 metri sul livello del mare. È il dodicesimo passo più alto di tutta la Svizzera, il nono tra quelli interamente compresi nel territorio elvetico. Lungo l’intero percorso, lungo 35 km, si raggiunge una pendenza massima del 12%. Mentre i tratti a pendenza leggera sono solo 4 (tra l’1,2 e il 3,3%) quelli a pendenza moderata sono molto più numerosi.
Tra i tanti illustri valichi alpini elvetici spicca il Passo del Forno. Se siete amanti sfegatati dei passi alpini da vivere in moto e ne cercate sempre uno nuovo, qui troverete quello che fa al caso vostro.
Percorrere il Passo del Forno in moto è una di quelle esperienze che tutti i bikers ricercano tra curve e scenari di montagna che regalano le emozioni più forti. Un strada che da Zernez, piccolo ed incantevole borgo elvetico, ci porta a Santa Maria Val Müstair una frazione di Val Müstair, toccando il picco più alto di 2 149 m s.l.m. ed una pendenza pari al 12%.
Provate un po’ ad immaginare che delizia paesaggistica e stradale. Il tragitto, a differenza di altri passi, è aperto tutto l’anno, e con la bella stagione è molto trafficato, non soltanto da motociclisti ma anche da ciclisti e turisti in auto e camper. Quindi occhio ai continui incontri che farete.
Certamente più bello è percorrere il passo in solitaria, nei mesi meno trafficati. Prima di partire, diamo però sempre una controllata alla situazione attuale, verificando che non ci siano particolari chiusure, evitando così spiacevoli sorprese. Vi stiamo portando ad oltre 2000 metri di altezza su una strada sì utilizzata tutto l’anno, ma ricoperta di neve per gran parte della stagione fredda.
Asfalto in buone condizioni, gomiti stretti che si alternano a curve più morbide, i pini che costeggiano ambedue le corsie e la meraviglia delle montagne che vi sorveglia, in silenzio, da lontano e vi accompagna lungo tutto il percorso. Una strada, costruita nella seconda metà dell’Ottocento, davvero perfetta per il mototurismo.
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