Passo della Raticosa, il salotto appenninico dei motociclisti - TrueRiders

Passo della Raticosa, il salotto appenninico dei motociclisti

Redazione TrueRiders  | 02 Mag 2019  | Tempo di lettura: 4 minuti

Distante soltanto 13 chilometri dal paese di Firenzuola e con un’altitudine di 968 metri sul livello del mare, il Passo della Raticosa è una tappa consigliata a tutti gli appassionati delle due ruote.

Non solo per lo spettacolare paesaggio che si mostra lungo il percorso ma anche per l’emozione di affrontare, curva dopo curva, la strada che porta fino alla vetta. Un percorso conosciuto e amato da molti motociclisti sia della Toscana che dell’Emilia Romagna, che hanno contribuito a far conoscere il territorio e la sua storia anche oltre i suoi confini.

Il Passo della Raticosa si trova nella provincia di Firenze ed è uno dei tanti valichi naturali presenti nell’Appennino tosco-emiliano (poco distante si trovano anche il Passo della Futa ed il Passo del Paretaio), sull’antica via di collegamento, utilizzata sin dal Medioevo da pellegrini e commercianti, tra le città di Bologna e di Firenze.

Lunga quasi 120 chilometri questa antica strada è ancora oggi percorribile da chi viaggi in moto seguendo la Strada Regionale 65, meglio nota come Strada della Futa (dal nome dell’omonimo passo) ed è un alternativa un po’ più lenta ma sicuramente più suggestiva alla più recente Autostrada del Sole.

Tutto quello che c’è da sapere sul Passo della Raticosa

Una storia travagliata

Passo della Raticosa

Il Passo della Raticosa non è soltanto una meta per gli appassionati dei viaggi in motocicletta ma è anche una meta storicamente nota in quanto situata in una posizione strategica. Il territorio di confine sull’Appennino tosco-emiliano fu infatti scenario di alcune delle battaglie più importanti tra esercito tedesco e alleato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il Passo della Raticosa era una delle fortificazioni presenti lungo la famosa Linea Gotica, ovvero una lunga linea di difesa costruita dai tedeschi nell’Italia settentrionale per evitare l’avanza dei nemici.

In tempi più recenti il Passo della Raticosa è diventato noto anche dagli amanti delle auto storiche. Infatti era il traguardo di un’importante crono scalata automobilistica, la Bologna – Raticosa, una competizione di velocità in salita valida per il prestigioso Campionato italiano montagna auto storiche.

Fino al 1954 era considerata la seconda gara in salita per automobili più lunga d’Europa, con i suoi 42 chilometri di lunghezza totali. Giunta nel 2019 alla sua trentunesima edizione, la corsa storica ha però subito delle modifiche nel suo percorso ed oggi il punto d’arrivo non è più il Passo della Raticosa ma il vicino paese di Livergnano.

Il confine geografico tra Toscana ed Emilia

Come abbiamo già detto il Passo della Raticosa è da molto tempo considerato un punto di confine situato tra due regioni: la Toscana e l’Emilia Romagna. In quella parte dell’Appennino, proprio nei pressi del passo, si trovano altri rilievi con un’altitudine maggiore, tra cui il Monte Canda (1158) e il Monte Oggioli (1290).

Proprio da quest’ultimo nasce uno dei torrenti maggiori del territorio emiliano, l’Idice, che diventa poi un affluente del Reno.

Dal Passo della Raticosa sono inoltre facilmente raggiungibili anche molti interessanti abitati, come il paese di San Lazzaro di Savena ricco di chiese di vari stili che si possono visitare e Castel San Pietro Terme, località termale conosciuta sin dal Medioevo.

Passo della Raticosa

Il ‘salotto dei motociclisti’

Durante la stagione primaverile ed estiva chi si reca al Passo della Raticosa può assistere ad un vero e proprio motoraduno ogni fine settimana, come testimoniano anche i tanti adesivi incollati al cartello che indica l’arrivo al passo.

Con l’inizio della bella stagione, infatti, il Passo della Raticosa si trasforma in un vero e proprio salotto all’aperto nel quale motociclisti provenienti da Bologna e da Firenze, ma anche da molte altre città d’Italia, si ritrovano ad ammirare il paesaggio di prati erbosi e di foreste di abeti e a riposare dopo le curve affrontate per raggiungere la vetta.

Il piazzale dello Chalet Raticosa, di solito luogo tranquillo e silenzioso, si riempie di moto di ogni genere e diventa luogo di incontro e di scambio di informazioni tra generazioni di appassionati di due ruote che, tolto il casco, si godono il sole e anche le bontà che questo bar / ristorante offre ai suoi visitatori.

Passo della Raticosa in moto

Mappa

Chi da Bologna vuole raggiungere il Passo della Raticosa può seguire due strade: la Strada Regionale 65 o la Strada Provinciale 7. Entrambe le strade presentano numerosi punti di interesse in cui è possibile fermarsi per svariate soste storiche, culturali e paesaggistiche.

Chi scegli la Strada Provinciale 65 deve seguire prima le indicazioni per il centro abitato di Pianoro e successivamente dirigersi verso il paese di Monghidoro, gli appassionati delle curve troveranno molta soddisfazione soprattutto negli ultimi chilometri, un breve tratto in salita in cui divertirsi prima di raggiungere la cima.

Chi invece decide di percorrere la Strada Provinciale 7 per il Passo della Raticosa deve, innanzitutto, seguire il rettilineo che porta ad Imola e successivamente deviare all’altezza del ponte sul torrente Idice. Da questo punto si susseguono numerosi posti in cui è possibile fare una pausa, come ad esempio all’interno del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, un parco che si è sviluppato intorno a delle formazioni rocciose carsiche (detti appunto gessi) molto interessanti.

Superato l’abitato di Monterenzio, inizia l’ultimo tratto di curve in salita che porta in cima al Passo della Raticosa.

  • Titolo: Passo della Raticosa
  • Lunghezza (km): 49.8
  • Durata: 1 ora e 8 minuti
  • Partenza: Bologna
  • Arrivo: Passo della Raticosa
  • Altezza massina (m s.l.m.): 968
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