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Bassa Veronese e le strade del riso del Veneto

Redazione TrueRiders  | 23 Ott 2016  | Tempo di lettura: 3 minuti
  • Titolo: Bassa Veronese
  • Lunghezza (km): 77
  • Durata: 2 ore
  • Partenza: Villa Brà, Bonferraro
  • Arrivo: Gazzo Veronese
  • Principali località attraversate: Sorgà, Erbè, Isola della Scala, Bovolone, San Pietro di Morubio, Ca' del Lago, Oasi del Busatello
  • Chiusura invernale: No

Castelli, storia e cultura, ma anche riso, sagre e buona tavola: vi proponiamo un giro in moto nel Veneto alla scoperta della Bassa Veronese e delle sue tradizioni culinarie

Passi, altopiani e vini di fama internazionale sono solo alcune delle ragioni che fanno del Veneto una delle regioni più gettonate dai mototuristi italiani. In effetti, grazie alla sua capacità – quasi unica – di unire, a una notevole varietà di paesaggi, strade per tutti i gusti e alcuni dei sapori più amati della tradizione enogastronomica italiana, il Veneto è una fonte quasi inesauribile di itinerari: se alcune destinazioni, ad esempio il Lago di Garda  o le Dolomiti bellunesi, sono estremamente note, altre possibili mete non sono così conosciute al grande pubblico, ma non per questo risultano meno apprezzabili. Ecco perché vogliamo allora offrirvi oggi una proposta alternativa per un giro in moto nel Veneto, alla scoperta delle “strade del riso”.

Un itinerario tutto da gustare, nel verde della Bassa Veronese, dove accanto a ville, giardini, castelli e chiese romaniche sorgono campi coltivati a riso dalla lunga tradizione: vi portiamo infatti nella terra del Riso Vialone Nano Veronese, una delle varietà più apprezzate in cucina per la preparazione dei risotti. Un percorso  semplice e (quasi) circolare, perfetto per una tranquilla giornata di moto, possibilmente in compagnia di qualche buona forchetta: questa volta, infatti, abbiamo scelto di aggiungere al piacere della guida anche quello della buona tavola!

Bassa veronese in moto

Mappa

Percorso

Iniziamo il nostro viaggio nella Bassa Veronese. Qui si trova Villa Brà, con la sua corte domenicale costruita all’inizio del 1600 dalla famiglia Brà di San Fermo. La villa ospita oggi il Museo della civiltà contadina e dei lavori artigianali, il miglior modo per entrare nello spirito e nelle tradizioni della zona. Una visita all’esposizione e spostiamoci quindi dalla frazione di Bonferraro a Sorgà che, tra corti e riserie, ci dà ufficialmente il benvenuto sulla strade del riso Vialone Nano Veronese.

Proseguiamo quindi l’inusuale rotta della Bassa Veronese con Erbè, dove spicca la Chiesa di Erbedello. Arriviamo così a Isola della Scala, da molti considerata l’autentica capitale del riso veronese. Il comune, che non a caso ospita l’annuale Fiera del Riso, è infatti attraversato dal Tartaro e dal Piganzo, oltre che da una lunga serie di canali irrigui e corsi di acqua. Un territorio di risorgive perfetto per la coltivazione del Vialone Nano dichiaratamente coltivato solo in zone irrigate da acqua di risorgiva. Oltre a riso e risaie, da non perdere in ogni caso anche il patrimonio storico-artistico offerto da Isola della Scala. Basti pensare che i primi insediamenti umani qui rinvenuti risalgono addirittura all’età del Bronzo.

Lasciatici alle spalle i mulini, le suggestioni paesaggistiche e il patrimonio architettonico di Isola della Scala rimettiamoci in moto per proseguire il nostro tour in Veneto diretti verso Bovolone, comune noto non solo per il riso, ma anche per la tradizione artigiana nel campo del mobile d’arte. Si prosegue poi con San Pietro di Morubio e Ca’ del Lago, frazione del comune di Cerea, in cui spicca Villa Dionisi, villa veneta risalente al diciottesimo secolo.

La Palude del Busatello

Il nostro viaggio in moto nel Veneto si sta quasi per concludere, ma non prima di una tappa d’interesse naturalistico. Parliamo della Palude del Busatello, area paludosa di 50 ettari relitto della bonifica delle antiche valli veronesi. Oggi, la zona umida è un’oasi gestita dal WWF. Conclusa la doverosa deviazione verso sud, non resta quindi che riportarsi verso Gazzo Veronese e mettere fine al nostro viaggio, eventualmente riportandosi verso l’autostrada per chi venisse da fuori.

Dopo poco meno di 80 chilometri si chiude dunque il nostro itinerario. Un percorso tranquillo, forse poco adatto a chi sulle due ruote cerca innanzitutto avventura e altitudini da capogiro. In compenso si farà invece particolarmente apprezzare dai buongustai e dai mototuristi desiderosi di scoprire il Veneto da una prospettiva diversa dal consueto. Pronti a gustarvi un meraviglioso risotto nella Bassa Veronese? Buon viaggio e… buon appetito!

Redazione TrueRiders
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