Sicuramente conoscerete le famosissime Gole del Verdon, uno dei posti più belli d’Europa, che richiama (moto)turisti dai quattro angoli del Vecchio Continente… e non solo. Eppure, quando si parla di gole e canyon, anche l’Italia non fa eccezione, soprattutto se il nostro sguardo, che vagheggia sulle mappe senza una meta, si posa per un attimo sul Cilento. Qui c’è uno degli angoli più suggestivi della nostra straordinaria penisola, che nulla ha da invidiare ad altri luoghi più noti. Siete curiosi di conoscere questo bellissimo complesso naturalistico? Partiamo!
Dalle meraviglie costiere della provincia di Salerno ai 932 metri s.l.m. del Passo della Sentinella, tra grotte di origine carsica, paesaggi collinari, fiumi e torrenti vivaci che alimentano lo spettacolo delle Gole del Calore. Non è da tutti poter incantare i visitatori grazie a una simile varietà di bellezze della natura, ma il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni riesce perfettamente in tale scopo. Uno splendido angolo di Campania, peraltro poco battuto dai flussi turistici “di massa”, e che si estende dal mare sino ai piedi dell’Appennino Campano-Lucano, non a caso dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’attrazione principale di questa zona, immaginerete, sono le coste. Eppure, anche le aree più interne del Cilento hanno tutto quel che serve per non deludere un motociclista in cerca di divertimento e di meraviglie naturali da ammirare. L’ecosistema delle Gole del Calore, infatti, è uno spazio incontaminato entro il quale rifugiarsi e scoprire un altro lato di questa regione. Il complesso è costituito da 5 forre, che si possono visitare in molti modi diversi: in moto sulle estremità (per coglierne gli scorci più belli) oppure in kayak, mountain bike o a piedi.
Il Calore Lucano, fiume che alimenta la zona, parte dal monte Cervati ed è un affluente del più noto fiume Sele. Proprio grazie a questo corso d’acqua, oggi possiamo ammirare nella zona dei magnifici ponti panoramici, come quello in pietra di Magliano Nuovo. Ma è a Felitto che gli scorci sulle gole del Calore diventano i più emozionanti. Una vera full immersion in una natura che, ancora oggi, è il luogo segreto meglio conservato della Campania.
La ‘salita’ alle Gole del Calore comincia da Atena Lucana, facilmente raggiungibile con l’autostrada A3. Mettiamoci subito in moto sulla Strada statale 166 degli Alburni, che ci accompagnerà immediatamente verso il Passo della Sentinella, tra San Rufo e Corleto Monforte. Quasi d’obbligo è una deviazione a Roscigno Vecchia, autentico “paese fantasma” quasi interamente abbandonato agli inizi del Novecento a causa di una frana. Lasciamoci accompagnare dal tracciato vivace della SS166, verso l’incrocio con la SR488 e Castel San Lorenzo, dove ci addentreremo verso Felitto e lo splendore delle Gole del Calore. Tra ponti medievali, pareti rocciose e vegetazione fitta, è, infatti, proprio tra Felitto e Magliano Nuovo che il corso del fiume Calore regala le suggestioni di maggiore bellezza. Continuiamo il nostro viaggio nel cuore del Cilento muovendoci verso Laurino, caratteristico borgo cilentano noto agli speleologi di tutta Europa per la presenza della grava di Vesalo, ampia voragine a forma di imbuto di origine carsica. Il tragitto prosegue in direzione Rofrano e Castel Ruggero, diretti verso Caselle in Pittari, borgo collinare con una splendida vista sul Monte Cervati, vetta più alta del Cilento e dell’intera Campania. Consigliatissima, prima di chiudere il nostro viaggio, una tappa a Morigerati, alla frazione di Sicilì e alle spettacolari Grotte del Bussento, oasi del WWF. Con lo splendore della natura ancora negli occhi, non ci resta che risalire verso Buonabitacolo e l’autostrada A3, che segna la fine della nostro tour iniziato con il Passo della Sentinella. L’itinerario nel cuore del Cilento conta ben 180 i chilometri! Ora non resta che scegliere il giorno giusto, magari una calda e soleggiata domenica d’autunno, e partire!
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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