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Anche le storie più belle finiscono, ma quando lo fa il fiume più lungo d’Italia è proprio il caso di chiamarlo “happy ending”

Stefano Maria Meconi  | 12 Giu 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Dopo 652 chilometri di percorso, ci vuole un po’ di riposo. Noi, avvezzi alle cose di motori e turismo, lo sappiamo bene. Ma c’è anche un altro esperto di lunghe percorrenze che la penserebbe allo stesso modo, ed è il fiume più lungo d’Italia. Così, dopo aver attraversato tutta la Pianura Padana, disceso le Alpi dal Monviso, bagnato grandi città e piccoli borghi, si getta nella zona che convenzionalmente chiamiamo Delta del Po. Un territorio oggi diviso tra Emilia-Romagna e Veneto, ovvero tra le province di Ferrara e Rovigo. Direte voi: cos’ha di bello la fine di un fiume? Lo scopriremo con questo itinerario che tocca castelli, piccole Venezia, basiliche paleocristiane. Insomma, di tutto un po’ (gioco di parole incluso): quando si dice happy ending!

Delta del Po in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciamo il centro di Ferrara seguendo Viale Cavour per circa un chilometro, andando poi ad imboccare la SS16 (Strada Adriatica) in direzione nord, entrando dopo pochi chilometri in territorio veneto. Si prosegue poi per circa 22 chilometri, deviando sulla SP33, che seguiamo in direzione di Adria per altri 27 chilometri, andando a lambire il confine nord del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Da qui, proseguiamo sulla SP8/Via Mantovana che, in 3 chilometri circa, ci conduce dritti a Porto Viro. Seguiamo per 2 chilometri la SP35, fino ad immetterci al bivio con la SS309 (o Strada Romea), il cui percorso attraversa subito uno dei rami principali del Fiume Po (il cui sbocco nel mare è molto vicino), e che seguiamo per i successivi 34 chilometri, fino al bivio con la SP58; da qui, proseguiamo per alcuni chilometri, fino al nuovo bivio con la SP15, che ci porta dritti al centro di Comacchio. Da qui, riprendiamo la Strada Romea, o SS309, che è una sorta di autostrada adriatica, e che collega Venezia a Ravenna, proseguendo poi come A14 da Rimini, fino verso Taranto, lungo il percorso dell’Autostrada Adriatica. Seguiamo la Romea per circa 27 chilometri, deviando, poco prima di raggiungere Ravenna, sulla Via Romea Nord, che cambia poi denominazione in Via delle Industrie e Via Darsena e che, in circa 6 chilometri, ci conduce dritti nel centro di Ravenna, non lontani dal mare, ma in una località ricchissima di storia da scoprire.

Delta del Po e dintorni: una terra che ridefinisce il concetto di turismo in sella

Ferrara, la città degli Este


Il Castello Estense, simbolo della città di Ferrara

Bagnata dal Po di Volano, uno dei rami del fiume più lungo d’Italia, Ferrara deve gran parte del suo fascino e della sua fama storica alla presenza della famiglia degli Este, costruttori del Castello Estense e grandi mecenati, che portarono in città menti del calibro dell’Ariosto, Mantegna, Copernico e Pico della Mirandola. La visita alla città, che delle due ruote è fan appassionata (è molto più facile trovare biciclette che pedoni e auto nel centro storico), regala momenti di pura esplorazione urbana: la Cattedrale di San Giorgio, la storica Via delle Volte, Palazzo Schifanoia con i suoi affreschi sui segni zodiacali, il Palazzo dei Diamanti con la ricchissima Pinacoteca nazionale. E le tante specialità della cucina locale, dalla salama da sugo ai cappellacci di zucca, serviti in bianco oppure con il sugo. Difficile rimanere a bocca asciutta!

Porto Viro, dove il Delta del Po è un’autentica attrazione

Comunque di recente costituzione, ma dall’antica storia – in gran parte segnata dalle alluvioni e dai vari cambiamenti del Po – Porto Viro nasce nel 1928 nella sua prima forma e, attualmente, è la sintesi di Donada e Contarina, unite nel 1995 per formare l’attuale cittadina, di circa 13mila abitanti. Dagli scorci del Parco regionale del Delta del Po a quelli della Volta Grimana, una tappa qui permette di scoprire la parte più autentica e “selvaggia” di un ecosistema naturale fondamentale per tutto il Nord Italia.

Comacchio, dove Venezia incontra le anguille

Comacchio, Trepponti, provincia di Ferrara
Trepponti, il ponte-monumento simbolo di Comacchio

Se amate le anguille, siete nel posto giusto. Se vorreste visitare Venezia, ma vi sembra troppo caotica, siete nuovamente nel posto giusto. Insomma, se non l’aveste già capito, Comacchio è davvero una località molto interessante, con il suo centro storico a canali e il bellissimo Trepponti, un ponte-porta d’accesso alla città costruito nella prima metà del XVII secolo e davvero particolare, perché in realtà ha la forma di una piazza sopraelevata sui canali con ben 5 punti di accesso, una struttura unica nel suo genere. Canali e stradine, ma anche mercati del pesce dove acquistare le immancabili anguille e il Carnevale sull’acqua rendono la località del Delta del Po una tappa imprescindibile di questo viaggio.

Ravenna, tra basiliche e mosaici


La Basilica di San Vitale a Ravenna, uno dei capolavori paleocristiani della città

Ultima “casa” di Dante Alighieri, tre volte capitale, sede vescovile, la seconda città più grande d’Italia per estensione subito dopo Roma, museo a cielo aperto. Di Ravenna si possono dire migliaia di cose senza riuscire a catturarne appieno l’essenza. Se anche Re Carlo III e la Regina Camilla l’hanno scelta per la loro ultima visita in Italia, non c’è da stupirsi, perché questa città sul Delta del Po è un susseguirsi armonico di capolavori senza tempo. Soprattutto, i monumenti paleocristiani di Ravenna, tra cui il battistero Neoniano, il mausoleo di Galla Placidia e quello di Teodorico, e le basiliche di Sant’Apollinare Nuovo, San Vitale e Sant’Apollinare in Classe. E, indimenticabile, la tomba di Dante, che rende la città paleocristiana d’Italia anche l’ideale capitale della lingua, essendovi sepolto il Sommo Vate. Insomma, tantissimo da vedere!

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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