Ricordate la storia di Ulisse, che rimase ostaggio della maga Circe? Un pizzico di mitologia che è possibile rivivere con un percorso ad appena un’ora da Roma, visitando i magnifici paesaggi marittimi del Parco nazionale del Circeo. Un angolo speciale del Basso Lazio, dove si incontrano natura, storia e leggenda e dove scoprire delle magnifiche località che in estate si animano di bagnanti, e che nel resto dell’anno sono perfetti per una full immersion nella natura. Partiamo?
Partiamo dal cuore di Latina. Imbocchiamo Via Cesare Battisti in direzione di Viale Vittorio Veneto. Alla rotonda imbocchiamo Via dei Mille, poi Via Aspromonte, Via Garigliano, Via Sant’Agostino. Alla rotonda prendiamo Via del Lido e rimaniamo su questa strada ma alla terza rotonda prendiamo Lungomare/SP39. Svoltiamo tutto a sinistra e in ventidue minuti siamo al Lago di Fogliano. Procediamo in direzione sud verso Strada Lungomare/SP39 e continuiamo dritti sulla Litoranea fino a Sabaudia. In poco più di venti minuti siamo nella rinomata località balneare tra Via Biancamano, Corso Vittorio Emanuele II e infine Via Regina Elena. Ripartiamo da Sabaudia e prendiamo Via Emanuele Filiberto Duca D’Aosta, Via Carlo Alberto e ri-immettiamoci sulla Via Litoranea che diventa Via Sabaudia. prendiamo Via XXIV Maggio e Via Toto Colarulli, girate a destra in Via Del Faro e poi continuiamo su Via delle Batterie, svoltiamo a sinistra su Via Vasca Moresca. In 25 minuti siamo al Monte Circeo. procediamo su Via Vasca Moresca, giriamo a sinistra e prendiamo Via delle Batterie, continuiamo ancora su Via del Faro, Via del Sole e Via del Faro di nuovo. Svoltiamo a sinistra su Via Toto Colarulli, giriamo a destra su Via Roma e a sinistra su Via Poniatowskj. Giriamo di nuovo a sinistra su Viale Alcide de Gasperi. Continuiamo su Strada Provinciale 87/Strada Provinciale Badino/Via Terracina ed entriamo in Via Pontina/SS148. Manteniamo la destra al bivio seguendo le indicazioni per Terracina Continua su Via Appia Nuova e in trenta minuti siamo a Terracina.
Il lago di Sabaudia, detto anche lago di Paola
Seppure si tratti di terraferma, Omero parlava di “isola di Circe“ dal momento che, provenendo dal mare, la costa si nasconde dietro il promontorio. Ma oltre al mito, questa parte della costa laziale è abitata sin dalla preistoria, come dimostrano diversi reperti scoperti in varie grotte. Il Circeo fu una colonia romana; durante il Medioevo divenne prima un possedimento dei Templari, poi un feudo dei nobili Caetani e infine una roccaforte pontificia. La Duna Litoranea del Parco Nazionale del Circeo vanta una caratteristica forma a mezzaluna e occupa i 25 chilometri dell’intera costa che da Sabaudia arriva a Capo Portiere. Si tratta di un ambiente talmente unico da essere stato messa sotto tutela dall’Unione Europea. La spiaggia del Parco Naturale del Circeo è formata da sabbie sottili, alle cui spalle si innalzano le già citate dune a tratti molto alte.
Da ammirare anche la storica Torre Paola di Sabaudia, di origine medievale e attribuita a Francesco di Giorgio Martini. Sottostante, una bella spiaggia non attrezzata è il luogo perfetto per una pausa di mare.
Ecco tre proposte di ristoranti nella zona di San Felice Circeo, per una pausa di gusto lungo un territorio che ha molto da offrire:
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