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Il tratto di costa in provincia di La Spezia, dall’andamento irregolare e frastagliato, che va dal capoluogo stesso fino al promontorio di Montenero, noto comunemente come “le Cinque Terre“, è tra le zone più celebri e belle di tutta l’Italia.
Questo territorio dal 1998 è entrato a far parte dei siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità e visitarlo vuol dire immergersi in uno degli angoli di storia e natura più incontaminati della costa, non solo ligure.
Ogni borgo che sorge su queste terre è frutto di un antico e lungo lavoro, osteggiato ed esaltato dai rilievi scoscesi che li circondano e fanno da cornice ad ogni angolo più remoto. La moto rappresenta un mezzo comodo per raggiungere ogni località, ma vale la pena anche percorrere qualcuno dei tanti itinerari a piedi, così da respirarne gli odori e godere di brezze indimenticabili.
La via principale di questo pittoresco paese è il tratto finale dell’antico torrente rivus Major, dal quale prende anche il nome. Lungo essa si sviluppano le tipiche case alte e strette, che insieme formano due schiere parallele e compatte. Non troppo tempo fa il borgo è stato restaurato, riportando alla luce i tipici archi medievali che erano stati coperti da strutture del Novecento. Tra i suoi principali monumenti vi è la chiesa di S. Giovanni Battista con una facciata neogotica.
Riomaggiore si trova al centro di un’area protetta, che regolamenta anche le attività subacquee dal momento che questo tratto di mare è ricco di flora e fauna anche rare. Sono presenti due zone di immersione per i sub, a sud punta di Montenero ed a nord punta del Mesco. Infatti proprio a Riomaggiore si trova la sede del Parco Regionale delle Cinque Terre, nato nel 1999. Con una passeggiata panoramica si raggiungono i ruderi del Castello e, sempre da questo borgo, inizia la famosa Via dell’Amore che in circa mezz’ora di cammino porta a Manarola, attraversando panorami mozzafiato.
È un borgo particolarmente scenografico, costruito su uno scoglio nero a picco sul mare. Le case più esterne, con il loro perimetro, ricalcano l’originaria struttura del castello, distrutto verso la fine del Duecento. In posizione dominante si trova la bella chiesa di San Lorenzo, del 1338.
La facciata gotica ha un bel rosone, mentre nel suo interno si possono ammirare opere del 1400 tra le quali un bassorilievo raffigurante San Lorenzo ed un trittico. La piazzetta su cui essa si affaccia è anche il centro del paese. Nel periodo natalizio, sul colle che sovrasta Manarola viene allestito un Presepe curioso, realizzato con materiale riciclato e che si illumina di notte. In un’ora si arriva al piccolo borgo di Volastra ed al Santuario di Nostra Signora della Salute.
Poggia su un promontorio sul quale si infrange il mare, in un’atmosfera unica e suggestiva. Le sue caratteristiche sono più collinari che marinare, ed offre una spettacolare vista panoramica. Una scalinata di 365 gradini collega Corniglia al mare.
La sua struttura urbanistica, la tradizione degli abitanti e lo stretto rapporto con il territorio ne fanno un paese agricolo, particolarmente dedito alla coltivazione della vite e con una tradizione millenaria. Basti pensare che anfore con la scritta “Cornelia” furono rinvenute negli scavi di Pompei. Il cuore del borgo è la piazzetta er Taragiu.
Qui si trova l’unico porto turistico delle Cinque Terre, ubicato alla foce del torrente Vernazzola ed intorno al quale si è sviluppata il centro urbanistico medievale, che presenta elementi architettonici di pregio a testimonianza della maggiore ricchezza del paese rispetto agli altri. Naturalmente questa situazione privilegiata era dovuta alla vicinanza al mare, che favoriva i commerci soprattutto del vino già molto famoso nell’antichità.
Nel borgo si trovano anche due torri di avvistamento e la chiesa di S. Margherita d’Antiochia la cui particolarità è quella di essere disposta su due piani. Sul promontorio domina il Castello Doria. Con una passeggiata di un’ora si raggiunge il Santuario della Madonna di Reggio.
Il borgo antico è caratterizzato da piccole strade in salita. La zona turistico-balneare di Fegina è, invece, una tipica località di villeggiatura nota già da tempo e meta di vacanza di personaggi della politica e della vita culturale italiana. Nel nucleo antico si trovano anche due chiese di pregio: San Giovanni Battista e San Francesco. Con una escursione si giunge all’Eremo di Santa Maddalena, mentre un po’ più distante si trova il bellissimo Santuario della Madonna di Soviore.
Fra un piatto di pasta con il pesto alla genovese ed un bicchiere di ottimo sciacchetrà si può anche decidere di visitare alcune delle località più belle vicino alle Cinque Terre, anche se non è facile individuare cosa vedere, dal momento che ogni angolo è un piccolo gioiello.
Sicuramente non deve essere trascurato un giro per Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli e l’Abbazia di San Fruttuoso. Qui, in particolare, vale la pena partecipare ad una gita in barca per ammirare il Cristo degli Abissi.
L’intero percorso è lungo circa 50 chilometri ed è percorribile in poco meno di due ore senza contare, naturalmente le soste in ciascuno dei borghi che si trovano lungo la strada. Ovviamente in moto questo itinerario è fattibile tutto in un giorno, ma la cosa migliore sarebbe dedicare almeno un week end per godere al meglio di queste bellezze naturali.
Da Riomaggiore a Manarola il percorso è breve, circa 6 chilometri ed in 15 minuti si copre la distanza. Fra Manarola e Corniglia ci sono circa 11 chilometri ed è necessario fare una deviazione dirigendosi verso la collina. Da Corniglia si giunge a Vernazza in 20 minuti, percorrendo 7 chilometri mentre per arrivare a Monterosso a mare ci vuole un poco più di tempo, circa 40 minuti, in quanto questo paese è distante rispetto agli altri. Volendo con altri 10 chilometri, ci si può spingere fino a Levanto, considerata anche la porta delle Cinque Terre.
Il periodo migliore per visitare le Cinque Terre in moto è quello che va da Aprile a fine Settembre mentre a Marzo ed a Ottobre vi è il rischio di piogge improvvise e intense.
In primavera e in estate infatti le strade non sono interessate da inaspettate gelate notturne e mattutine e la temperatura è ideale per i viaggi in moto.
Il clima nelle Cinque Terre è estremamente mite in quanto la catena montuosa alle sue spalle ripara tutta la zona dai freddi venti del nord. A questo si deve aggiungere il fatto che il mare durante la stagione invernale limita il freddo e così le escursioni termiche sono relative.
Durante il periodo estivo le temperature hanno una media di circa 30 gradi. Le piogge, durante l’inverno inoltrato e l’estate, sono generalmente di breve durata, ma si intensificano nelle stagioni autunnale e primaverile. Non è raro che nelle 5 Terre vi siano precipitazioni improvvise anche di notevole intensità causate dai venti meridionali che possono causare improvvise chiusure di tratti di strada.
Le strade hanno un asfalto in qualche tratto abbastanza rovinato anche a causa delle radici sottostanti che creano continui avvallamenti.
Gli stretti tornanti che in alcuni tratti caratterizzano le strade vicino ai paesi sconsigliano la percorrenza di Cruiser, Gran Turismo e Custom mentre possono essere fatte con estrema comodità dalle Crossover
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