La montagna delle due nazioni è la destinazione giusta per un itinerario fuori strada nell'Alta Lombardia

La montagna delle due nazioni è la destinazione giusta per un itinerario fuori strada nell’Alta Lombardia

Stefano Maria Meconi  | 07 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Basta all’asfalto, basta al cemento, spazio al verde! No, non siete capitati in una tribuna politica che sostiene le posizioni ambientaliste (benché, si sa, abbiamo un disperato bisogno di natura e di tutela per questa), ma in un’idea di itinerario – o meglio potremmo dire di una gita in sella – che è riservata solo a chi se la sente di andare fuori strada. Enduristi, alzate la mano, perché stavolta la destinazione è tutta per voi: il Monte Gazzirola (o Garzirola che dir si voglia) e le vette che dominano dall’alto il comasco e il Canton Ticino. Aria internazionale, profumo di natura che rinasce dopo l’inverno, c’è tutto per divertirsi. Si va?

Monte Gazzirola in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Quello che ci porta al Monte Gazzirola è un percorso piuttosto breve, 19 chilometri in tutto, ma particolarmente impegnativo perché impone quasi 1700 metri di dislivello, oltre ovviamente a un tratto su sentiero non asfaltato di circa 5 km. Lasciata Porlezza, il tratto di strada asfaltata continua fino a Val Rezzo, lasciando poi la SP11 in corrispondenza del parcheggio di Monti di Dasio. Da qui la parte enduristica dell’itinerario inizia a farsi preponderante, dapprima con una strada secondaria abbastanza agevole, fino all’arrivo al Rifugio San Lucio. Da qui entriamo in territorio sterrato, con gli ultimi 5 chilometri decisamente impegnativi, vista la pendenza media superiore al 10% e con tratti fino al 19% di pendenza. Ma l’emozione è forte, e la bellezza tanta: si giunge così, in poco più di un’ora, fino ai 1975 m s.l.m. del Rifugio Garzirola.

Itinerario con vista sull’infinito (e oltre)

Il Rifugio Garzirola, situato a 1975 m s.l.m. è uno dei più belli della zona di Como e Varese. Da qui, lo sguardo spazia su un’amplissimo panorama che tocca l’Italia e la Svizzera. Ci troviamo a circa 8 km dal Lago di Lugano che, a discapito del nome, tocca per ben tre volte l’Italia: da Porlezza a Osteno, in corrispondenza di Campione d’Italia e a Porto Ceresio-Brusimpiano-Lavena Ponte Tresa. Il capoluogo del Canton Ticino dista in linea d’aria meno di 15 chilometri, pressoché la stessa distanza che separa il Monte Gazzirola dal Lago di Como e dal Lago Maggiore, rispetto ai quali è praticamente equidistante.

Arrivare in moto a questa altitudine, visto l’ultimo tratto di strada, è possibile solo in enduro, ma le possibilità di proseguire poi a piedi sono molteplici. Come punto di partenza e rientro, facciamo sempre affidamento sul Rifugio, aperto da maggio a ottobre con 62 posti letto170 posti pranzo (100 interni, 70 esterno) e solo su richiesta in inverno. Tra i percorsi turistici più facili della zona, quello che parte da Cavargna, e che richiede circa 2 ore di camminata (875 m di dislivello), oppure l’anello che tocca anche il Passo San Lucio, in territorio elvetico oppure la salita dalla Madonna del Cep. È insomma una zona che invoglia e invita a immergersi nel verde, dimenticando per un momento asfalto, traffico e quotidianità. Una riscoperta anche di un modo di viaggiare in sella più avventuroso, lontano dai soliti tracciati definiti da qualcun altro.

La Gazzirola (o Garzirola, soprattutto sul versante italiano) è una montagna imponente, ma apparentemente facile da dominare. Con i suoi 2116 m s.l.m. è perfettamente divisa tra la Lombardia e il Ticino, e vi si affacciano non solo la città di Lugano, ma anche i 172 abitanti di Cavargna, paesino del comasco a 1071 m s.l.m. che invoglia alla visita con le sue rilassanti viste sulla montagna circostante.

  • Titolo: Monte Gazzirola
  • Lunghezza (km): 19
  • Durata: 1 ora
  • Altezza massina (m s.l.m.): 1975
  • Chiusura invernale: No
  • Partenza: Porlezza
  • Arrivo: Rifugio Garzirola
  • Principali località attraversate: Monti di Dasio, Rifugio San Lucio
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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