Questo parco naturale alle porte di Bergamo è il posto giusto per godersi il fresco anche nel mese di luglio

Questo parco naturale alle porte di Bergamo è il posto giusto per godersi il fresco anche nel mese di luglio

Adriano Bocci  | 08 Lug 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti
Orobie Bergamasche, Valle di Scalvia. Shutterstock_2644015817

Unire il viaggio in moto all’escursionismo in montagna: il modo migliore per vivere le più belle aree naturali protette del nostro Paese. In particolare, oggi andiamo a esplorare il Parco delle Orobie Bergamasche, grande parco montano forestale in Lombardia, che si innalza verso le Alpi. La zona è quella compresa tra l’area delle valli bergamasche Seriana, Brembana e di Scalve (a sud) e la Valtellina (a nord). Il gruppo montuoso che fa parte di questa zona supera i tremila metri di altitudine: la montagna più alta è Pizzo Coca (3050 metri), seguita da Pizzo Redorta e Punta Scais (3038 metri). Nelle valli che compongono questo parco, una inestimabile varietà di flora e fauna, e paesaggi immensi che si affacciano su punte spesso innevate. È proprio da queste parti che ci dirigeremo: andiamo?

Le montagne di Bergamo che conquistano sin dalla prima curva

Una volta arrivato, puoi fare una passeggiata nel paese di Valbondione e poi ritornare verso Bergamo, oppure puoi spegnere la moto e prendere il tuo equipaggiamento da montagna per salire sulle splendide vette che si aprono intorno a te. Ti diamo tutte le informazioni per metterti in cammino, e rendere completo e indimenticabile questo viaggio alla scoperta del Parco delle Orobie Bergamasche!

Pizzo Coca

Pizzo Coca, Orobie Bergamasche. Shutterstock_2080464838
Pizzo Coca

L’ascensione al Pizzo Coca è consigliabile da effettuare in due giorni, con pernottamento al Rifugio Coca. La partenza a piedi è da Pianlivere (970 m.s.l.m.) sul sentiero 301; in due ore e mezza si percorrono circa mille metri di dislivello e si arriva al Rifugio Coca. L’indomani, il percorso è semplice fino al Lago di Coca (2108 metri). Da qui in poi la tratta diventa più alpinistica ed è consigliata se sei allenato: sali fino alla Bocchetta dei Camosci e poi in cima verso il Pizzo Coca, che con i suoi 3050 metri di altitudine è la cima più alta delle Orobie Bergamasche.

Pizzo Redorta, fra le Orobie Bergamasche

Pizzo Redorta, Orobie bergamasche. Shutterstock_2545976829
Pizzo Redorta

Anche per salire al Pizzo Redorta è meglio dividere in due giorni l’ascensione, appoggiandosi per la notte al Rifugio Baroni al Brunone. La partenza è da Fiumenero (poco prima di Valbondione) sul sentiero 227. Dopo un tempo di circa 4 ore e un dislivello di 1500 metri si arriva al Rifugio Baroni al Brunone. Il secondo giorno, il percorso è leggermente più breve ma si fa più difficile (consigliato per esperti). Sul sentiero 252 si sale alla Vedretta di Scais, poi alla Bocchetta di Scais e infine lungo la Cresta Nord fino al Pizzo Redorta, che è la seconda cima più alta del Parco delle Orobie Bergamasche, alla pari con Punta Scais (3038 m.s.l.m.).

Punta Scais

Lago di Scais, Orobie
Lago di Scais

Punta Scais è una cima che si trova in mezzo ai pizzi Coca e Redorta: si può raggiungere dalla via che passa dal Rifugio Coca e dal laghetto di Coca, oppure facendo tappa al Rifugio Baroni al Brunone.  Quale che sia la strada che scegliete, è consigliato avere preparazione ed equipaggiamento alpinistico: le vette delle Alpi Orobie richiedono molto impegno, ma in compenso ricambiano regalando paesaggi spettacolari e un’esperienza memorabile.

Sentiero Naturalistico Antonio Curò

Passo del Vivione, Lombardia
Il Passo del Vivione

Itinerario più facile dei precedenti, il Sentiero Naturalistico Antonio Curò è un lungo percorso escursionistico che collega il Rifugio Curò (al di sopra di Valbondione) al Passo del Vivione, sulle Alpi Orobiche Orientali. Anche questo, è un tracciato che offre un grande spettacolo paesaggistico e naturalistico, e data la lunghezza è da spezzare in due giornate, con pernottamento al Rifugio Tagliaferri.

Parco delle Orobie Bergamasche in moto. L’itinerario

L’itinerario che ti proponiamo alle Orobie Bergamasche puoi intenderlo come semplice percorso in moto verso le montagne – tra andata e ritorno ti occuperà poco più di due ore in sella – oppure come parte di una bella gita moto + escursionismo alla conquista delle cime delle montagne delle Alpi Orobiche. In quest’ultimo caso, prepara il tuo equipaggiamento da trekking; noi ti diremo le indicazioni per la strada in moto, e infine le informazioni su come affrontare la salita sulle principali vette della zona. Cominciamo con il viaggio su due ruote; poi ci occuperemo del viaggio su due gambe!

Mappa

Itinerario

La partenza è da Bergamo, preferibilmente di buon mattino se decidi di proseguire a piedi con l’escursione. La mèta è il comune di Valbondione (in particolare la frazione di Pianlivere), da dove tornerai percorrendo la stessa strada. La direzione è verso la Val Seriana: imbocca la Strada Provinciale SP35 che attraversa Alzano Lombardo e ti porta a Nembro. Qui il percorso, che costeggia il fiume Serio, diventa Strada Statale SS671. Prosegui dritto superando Albino, Gazzaniga, Vertova. Tieni a mente che le cascate della Val Vertova sono un bel luogo per una breve passeggiata: una buona idea per spezzare il tuo viaggio di ritorno. Una volta arrivato alla località Ponte della Selva, non svoltare a sinistra ma tieni la direzione diritta, continuando a risalire il corso del Fiume Serio. La strada ti farà attraversare i verdi boschi del Parco delle Orobie Bergamasche, arrivando fino al Comune di Valbondione. Da qui, sali fino alla fine della strada, cioè nella frazione di Pianlivere: è il termine ultimo del percorso carrozzabile. Da qui, se vorrai proseguire, sarà con gli scarponi!

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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