Alla scoperta dei laghi più belli delle Marche con questo itinerario a sorpresa

Alla scoperta dei laghi più belli delle Marche con questo itinerario a sorpresa

Alessio Gabrielli  | 01 Giu 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Dalle montagne al mare, le Marche vantano un invidiabile tesoro di paesaggi naturali. Tra questi, gli specchi d’acqua: i laghi marchigiani ai piedi dell’Appennino sono punti di partenza e di arrivo molto apprezzati dagli escursionisti. Per i riders, inoltre, sono le tappe di un bel viaggio che attraversa la regione toccando i laghi più belli. E che ti presentiamo subito!

1 Laghi Marchigiani in moto. L’itinerario

La strada che collega i laghi delle Marche percorre buona parte della regione lungo le pendici dell’Appennino. Il periodo consigliato per questo percorso è la bella stagione, in modo da poter anche fare – se vuoi – un’escursione al Lago di Pilato che ha un’altitudine di quasi duemila metri. Oppure un buon bagno nei laghi balneabili. L’ideale è distribuire il viaggio in più giorni, per esempio un weekend pieno, per poter visitare tutti gli scenari che incontrerai.

1.1 Mappa

1.2 Percorso

Il viaggio parte subito con uno dei più importanti laghi marchigiani: il Lago di Pilato, che si trova nel comune di Montemonaco in provincia di Ascoli Piceno. Un comune raggiungibile in circa un’ora dall’Autostrada Adriatica A14 Bologna Taranto – uscita Martinsicuro. È una zona che vale un pernottamento e un’escursione a scelta tra le tante nell’area tra la Piana di Castelluccio e i Monti Sibillini. La strada da prendere è la SP89 tra le frazioni Balzo, Castro, Rascio, San Giorgio all’Isola e poi il Lago di Gerosa. La strada prosegue verso Piane Vecchie (SP237) e Comunanza. Da qui imbocca la SP50, che con una bella serie di curve ti conduce a Ceresola, Castorano, San Martino al Faggio, e infine al Lago di San Ruffino.

Continua dritto sulla SP57 verso San Cristoforo e poi fino a Rustici, dove devi svoltare a destra riprendendo la SP237. La strada diventa SP78, e attraversa Cardagnano Alto, Sarnano, Pianello, fino a Santa Maria di Pieca. Continua in direzione nord sulla SP502 verso Morichella, Camporotondo, Belforte del Chienti, e qui prendi la SS77var fino a raggiungere Tolentino. Da qui segui per San Severino Marche, e riprendi la SP502. Castel Sant’Angelo, Moscosi, e poi la tua destinazione: il Lago di Cingoli, ultima tappa del tuo viaggio in moto a scoprire i Laghi Marchigiani.

2 Tutto ciò che c’è da sapere sui laghi marchigiani

È utile approfondire ciò che riguarda ciascun lago delle Marche, in particolare quelli che toccherai nel tuo itinerario in moto. Questa guida ti sarà utile per scegliere quali tappe fare lungo il percorso. Ti parleremo dei più interessanti, che toccherai lungo il tuo itinerario. E ti diciamo anche, in vista dell’estate,  se puoi fare il bagno o no!

2.1 Lago di Pilato, Montemonaco

Viene chiamato “il lago con gli occhiali”, perché è composto da due bacini rotondi, la cui ampiezza varia a seconda delle precipitazioni. Il Lago di Pilato è un lago glaciale di tipo alpino – unico naturale nelle Marche – che si trova sul Monte Vettore, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini a un’altitudine di 1.941 m s.l.m.

Il comune di appartenenza è Montemonaco. L’escursione per raggiungerlo è impegnativa ma paesaggisticamente molto bella. Ci sono tre percorsi, che partono dalla frazione di Foce, da Arquata del Tronto, e da Castelluccio (sentiero più lungo). La balneazione è vietata.

2.2 Lago di Gerosa, Montemonaco

È alimentato dal fiume Aso, che dal Monte Vettore scende fino all’Adriatico. Il Lago di Gerosa “nasce” nel 1983 quando viene costruita l’omonima diga per creare un bacino utile all’approvvigionamento idrico nei periodi di siccità. Si trova a un’altitudine di 650 metri.

È balneabile, e te ne accorgerai perché di solito in estate ci sono turisti e bagnanti nelle piccole spiaggette che si affacciano sull’acqua.

2.3 Lago di San Ruffino, Amandola

Anche il Lago di San Ruffino, come i precedenti, è situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La sua nascita avviene nel 1963 con la costruzione della diga sul fiume Tenna, in un punto a 360 metri sul livello del mare.

Viene anche chiamato “il lago fantasma”, perché in autunno la diga viene aperta per far defluire il fiume, il lago si svuota e rimane un terreno paludoso. In primavera la diga viene nuovamente chiusa e si riforma lo specchio d’acqua, nel quale non è permesso fare il bagno.

2.4 Lago delle Grazie, Tolentino  

 

Il Lago delle Grazie, a Tolentino, prende il nome dalla vicina chiesa di Santa Maria delle Grazie, che risale al ‘400. È prodotto da una diga sul fiume Chienti, e ha una spiccata biodiversità che lo rende di notevole importanza a livello naturalistico.

È luogo anche di sport e di cultura (viene organizzato il concorso nazionale di poesia “Il poeta del Lago”) ma non è luogo per fare il bagno poiché è vietato.

2.5 Lago di Cingoli 

Il Lago di Cingoli si trova nell’omonimo comune in provincia di Macerata, che è considerato il Balcone delle Marche e uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Con i suoi 2,4 chilometri quadrati è il più grande lago delle Marche, ed è anche piuttosto profondo visto che nei pressi della diga raggiunge la profondità di -55 metri.

Sulle spiaggette in riva alle acque si può fare il bagno, dunque è un perfetto punto d’arrivo per il tuo itinerario in moto alla scoperta dei laghi marchigiani.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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