Dalle sponde del Lago Maggiore fino agli insuperabili panorami di Mottarone e Lago d’Orta: tra curve e paesaggi da cartolina, ecco un itinerario in moto tra le Alpi Piemontesi decisamente da non perdere! Paesaggi e viste spettacolari sono un elemento imprescindibile di un buon motoitinerario e, per un motociclista, è davvero impossibile dimenticare i bei panorami costieri o, ancora, le vedute d’alta quota che ha potuto ammirare nel corso dei suoi viaggi.
Ecco perché quest’oggi vogliamo consigliarvi un altro punto panoramico eccellente, il Mottarone! Montagna granitica delle Alpi Pennine, situata in Piemonte nel territorio comunale di Stresa, il Mottarone – con i suoi 1491 metri sul mare – non è certo da annoverare tra i giganti delle Alpi: eppure, la sua vetta domina un panorama a dir poco meraviglioso. Dapprima lungo la strada e dalla cima poi, vi sarà infatti possibile non solo scorgere varie vette alpine, ma anche immortalare dall’alto i principali bacini lacustri della zona, non ultimi quel Lago d’Orta e quel Lago Maggiore tra cui lo stesso Mottarone si erge. Lo avrete dunque capito: il Mottarone su due ruote è un’esperienza davvero unica nel suo genere, capace di unire il fascino di due tra i più apprezzati laghi del Nord Italia con le curve e le salite delle montagne alpine. La nostra proposta è dunque quella di un percorso che dalla splendida Stresa vi accompagni sulla sua vetta, per poi lasciarvi sulle sponde del Lago d’Orta. Pronti allora per un viaggio in moto tra le Alpi Piemontesi? Mottarone e Lago d’Orta vi aspettano!
Il nostro viaggio comincia quindi da Stresa, molto più che un semplice punto di partenza! Affacciata sul Lago Maggiore in corrispondenza delle scenografiche Isole Borromee, la cittadina è infatti a ragione ritenuta una delle vere perle della regione, di cui è non a caso anche una delle principali mete turistiche, per visitatori provenienti in moto (e non solo) da tutta Europa. Se non ne avete mai ammirato il lungolago, il suggerimento – d’obbligo – è di non farne una semplice tappa di passaggio e di fermarvi per una sosta.
Ora sì che si possono seguire le indicazioni per Gignese/Mottarone e cominciare la salita sulla “montagna tra i due laghi”, il Mottarone! Prima, però, una doverosa precisazione: la scalata alla vetta – inutile a dirsi, assai piacevole per tutti gli amanti di pieghe e tornanti – passa da una strada privata di proprietà della famiglia Borromeo, la Borromea per l’appunto, ed è pertanto soggetta al pagamento di pedaggio. Il costo per le auto è di 7 euro, mentre per le moto di 4,50 euro. Vi state chiedendo se ne vale la pena? L’alternativa c’è ed è allungare il percorso per raggiungere la cima del Mottarone, salendo poi dal lato opposto (che in questo itinerario abbiamo invece considerato come versante di discesa), ma il risultato è comunque quello di perdersi parte dell’esperienza.
Quel che è certo è che la cima del Mottarone è il cuore del nostro viaggio! Se in questo periodo è affollata soprattutto dagli appassionati di sport invernali, nel corso dei mesi estivi a “trionfare” sono escursionisti e motociclisti, richiamati dal fascino del panorama e di un’esperienza di guida divertente.
Finiamo quindi con la discesa verso Armeno, comune della provincia di Novara posto sulle alture del Lago d’Orta; nel giro di pochi minuti, dopo una quarantina di chilometri percorsi dall’inizio dell’itinerario, ci ritroviamo infine in uno dei comuni più belli d’Italia, Orta San Giulio, altra sosta obbligata. Due in effetti le possibilità che vi si offrono una volta raggiunte le sponde del Cusio: fermarvi a Orta San Giulio, magari per un pomeriggio rilassante e una gita all’Isola di San Giulio, oppure, rimettervi in sella! Qui, ad esempio, la nostra proposta di viaggio sul Lago d’Orta, da rispolverare (e riadattare) per l’occasione.
Non ci resta allora che darvi gli ultimi consigli, prima di incoraggiarvi a partire alla scoperta del Mottarone e delle Alpi Piemontesi in moto. Attenzione, ovviamente, al meteo che rende il viaggio da destinarsi preferibilmente a primavera inoltrata ed estate ma, soprattutto, a una giornata priva di nubi che vi permetta davvero di godervi il panorama. Chiudiamo infine con l’annosa questione che si presenta puntuale quando si devono affrontare vette o passi: da quale versante è meglio salire? Davvero difficile rispondere in questo caso, perché l’itinerario offre spettacolo ed emozioni se percorso in entrambe le direzioni! Scegliete magari in base al lago che preferite lasciare come meta finale del viaggio o in base alla vostra praticità nel raggiungere, rispettivamente, Stresa o Orta San Giulio come possibili punti di partenza. In ogni caso, buon divertimento!
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