La Sicilia non è solo mare, sole e la Valle dei Templi: questa ragione presenta un entroterra decisamente in altitudine. D’altronde proprio qui arrivano le propaggini degli Appennini. I Monti Erei sorgono nel cuore dell’isola, nel territorio che costituisce la provincia più alta d’Italia, Enna, e che gli Arabi segnarono nelle carte geografiche come confine tra la Val Demone e la Val di Noto.
Oggi questa zona, un tempo risorsa fondamentale per l’estrazione dello zolfo, accoglie diversi parchi minerari, tra i quali il Parco Nazionale Floristella-Grottacalda. Cosa aspettiamo allora? Saliamo in sella e scopriamo il cuore della Sicilia: i Monti Erei in moto da Paternò a Caltagirone!
Questo itinerario tra i Monti Erei si sviluppa interamente nell’entroterra siciliano. Partiamo da Paternò lungo la SS 121, continuando in direzione di SP41. In 30 minuti siamo a Centuripe. Da qui proseguiamo lungo la SS 121 e seguiamo le indicazioni per Regalbuto, percorrendo una Stradina Vicinale Sterrata fatta di curve e divertimento. 38 minuti di cavalcata e arriviamo al Lago Pozzillo. Dalla SS 121 prendiamo la A19/E932 da SP21 in direzione Calascibetta.
Percorriamo lungo questo tracciato per una quarantina di minuti ed eccoci nella località. A Calascibetta imbocchiamo Via Sant’Antonio in direzione di SS290 e prendiamo Viale Conte Ruggero per Piazza Armerina da SS117 bis, SS 561, SP4 e SS 117 bis. Continuiamo lungo la SS 117 bis e giungiamo fino alla meta finale e coloratissima del nostro itinerario: Caltagirone.
Il Parco Nazionale Floristella-Grottacalda è sicuramente un’area di grande interesse che vi consigliamo di visitare una volta tra i Monti Erei. Tra cristalli grezzi di gesso e sorgenti sulfuree, lo scenario è un suggestivo paesaggio in cui la natura si fonde con l’archeologia industriale. Questo Parco fu istituito nel 1991 per ricordare il miracolo industriale che per ben due secoli è stato il vanto della Sicilia: l’estrazione dello zolfo.
Lungo il nostro itinerario incontriamo poi un lago: il Lago Pozzillo, che sorge nella zona che i Romani chiamavano “umbilicus siciliae” poiché rappresenta proprio il cuore dell’isola. Si tratta in realtà di un bacino di origine artificiale, realizzato nel 1950 per assicurare l’irrigazione di agrumeti ma soprattutto per alimentare una centrale idroelettrica. Enna è stata d’altro canto definita “provincia dei laghi”, dal momento che progressivamente sono sorti ben cinque bacini per alimentare serbatoi destinati all’irrigazione dei terreni particolarmente aridi in questa zona.
Oltre alle bellezze paesaggistiche che ovviamente caratterizzano il patrimonio naturalistico meglio conservato della Sicilia, i Monti Erei offrono esperienze imperdibili per chi ama la storia, l’arte e l’archeologia. Enna, Piazza Armerina e Nicosia sono città che sicuramente meritano una visita, ma anche la Villa del Casale è un affascinante luogo da ammirare per i suoi mosaici romani, d’altronde parliamo di un bene UNESCO, e l’area archeologica di Centuripe. Il nostro giro sui Monti Erei chiude in bellezza a Caltagirone, patria delle ceramiche; oltre a visitare il museo regionale ad essa dedicato, passeggiate per le vie cittadine e risalite la Scala di Santa Maria del Monte tra i colori delle maioliche decorative.
La cucina siciliana non ha bisogno di presentazioni: cannoli, cassate, granite e arancini, ma anche caponata, busiati e molto altro ancora. Un itinerario tra i Monti Erei in moto non può che prevedere una super tappa ristorativa. Ecco allora dove mangiare:
Soddisfatto anche il palato, non ci resta che rimontare in sella, alla scoperta di altre 5 meravigliose tappe in moto in Sicilia!
Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.
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