Un itinerario tra l’asfalto e… il marmo: così potremmo chiamare questa strada che da Carrara si inerpica fino a Campocecina e al Rifugio Carrara. Lo scenario che caratterizza queste montagne sono le cave dal caratteristico scintillante colore bianco. Uno dei percorsi in moto più “particolari” in una regione – la Toscana – che offre panorami sempre diversi e unici.
La salita in moto a Campocecina e Rifugio Carrara – lo diciamo subito – necessita un po’ di esperienza su strade difficili e sterrate. Infatti il manto stradale è tutt’altro che perfetto: specialmente al termine del percorso non mancano buche e punti dissestati. In ogni caso, partendo dal capoluogo Carrara il percorso è piuttosto breve, e può essere l’occasione per una piacevole mezza giornata su due ruote.
La provincia è quella di Massa-Carrara, e tra le due città la più vicina è Carrara. La cittadina toscana è facilmente raggiungibile dall’apposita uscita autostradale sulla A12 Genova – Roma. Altrimenti, si può raggiungere Carrara a partire da Massa in soltanto quindici minuti.
A partire dal centro cittadino, bisogna prendere la Strada Provinciale SP73dir che conduce alla frazione di Castelpoggio e poi continua oltre. Prima di arrivare al bivio con la SP10, tieniti a destra e sali sulla SP59 che è la cosiddetta strada di Campocecina.
Continua senza deviazioni, facendo attenzione perché alcuni punti dissestati potrebbero ostacolare la tenuta di strada della moto. La tua prossima tappa di riferimento è il Piazzale dell’Uccelliera (circa 1190 metri di altitudine), dove si trova un parcheggio. Fai una breve sosta per guardare il paesaggio: da qui lo sguardo si allunga verso le cave di marmo, ma soprattutto sulla Garfagnana, Lunigiana e fino al mare.
Riprendi la moto per l’ultimo piccolo tratto: imbocca la strada a sinistra che porta fino alla Rotonda di Campocecina: qui c’è il parcheggio di Acquasparta dove puoi spegnere la moto e salire a piedi fino al Rifugio Carrara (una camminata brevissima di cinque/dieci minuti). A questo punto, una bella mangiata è proprio quello che ti meriti!
Per il ritorno è sufficiente fare la stessa strada in senso opposto in discesa.
Campocecina è una frazione montana nel comune di Carrara, che è solitamente identificata con la piana centrale costituita da prati e boschi composti da faggete e pinete. Questa località delle Alpi Apuane è una bella zona per gli amanti dell’escursionismo, e se anche tu hai piacere di fare una passeggiata, ti diciamo i sentieri migliori.
Da Campocecina – in particolare dal Rifugio Carrara – si possono prendere sentieri per tutte le gambe: da quelle meno esperte a quelle più allenate.
L’ascensione al Monte Borla (1470 metri di altitudine) è sicuramente l’escursione che possono fare tutti, grandi e piccini. Dal rifugio si imbocca il sentiero 173 e la camminata dura una mezz’ora circa. Pochi metri prima della vetta c’è la Capanna Martignoni, costruzione in muratura risalente al 1923 e di proprietà comunale.
La via per il Monte Sagro (1749 metri) è più lunga: richiede circa due ore di cammino. Ma la camminata è adatta a tutti. La partenza dei sentieri (puoi scegliere il 172 o il 173) è dalla Foce di Pianza, un altro bel punto panoramico che si trova poco più in là del Piazzale dell’Uccelliera.
Il Rifugio Carrara è di proprietà del CAI sezione Carrara. Si trova a 1320 m.s.l.m. e ha una disponibilità di 36 posti letto totali. È aperto tutto l’anno. Nel 2022 ha cambiato gestione.
Oltre a essere punto di riferimento per gli escursionisti che percorrono i sentieri verso i monti Borla e Sagro, regala panorami di grande effetto: nelle giornate di aria serena la vista si allarga sulle Alpi Apuane, fin verso il mare della Versilia, le isole dell’arcipelago Toscano, la Corsica.
Nel rifugio si può anche mangiare, possibilmente prenotando i tavoli per il pranzo. Un altro luogo nelle vicinanze dove mangiare è il Ristorante Belvedere, in corrispondenza della Rotonda di Campocecina e Acquasparta.
Uno degli scenari caratteristici delle Alpi Apuane è costituito senza dubbio dalle cave di marmo. Un paesaggio molto particolare, che molti non amano per l’eccessiva azione dell’uomo sulla natura, mentre altri invece sono colpiti dal caratteristico colore bianco e dall’aspetto squadrato del panorama.
Per andare a curiosare verso la zona delle cave, al Piazzale dell’Uccelliera vai dritto (invece di andare a sinistra al rifugio) e dirigiti verso la Cava dei Poeti. È sicuramente un luogo suggestivo e da vedere, recuperato dall’artista Marco Nereo Rotelli nel 2002 in occasione della 11° biennale di Scultura. Si trova a 1300 metri d’altitudine circa, con alle spalle il monte Sagro e all’orizzonte il mare.
Come potrai vedere, la Cava dei Poeti è composta da versi poetici scolpiti nel marmo: trenta poeti importanti, compresi premi Nobel (tra loro anche Fernanda Pivano e Mario Luzi) furono chiamati a donare un verso, che venne scolpito nelle pareti della cava.
Da qui c’è ancora un breve percorso (su strada dissestata) per arrivare alla Foce di Pianza, altro punto panoramico molto bello. Da qui in poi la strada si fa impraticabile ed è meglio fare inversione verso Campocecina. Dal marmo si ritorna infine… all’asfalto!
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