Un motoitinerario alla scoperta della Cascata delle Marmore. Facile e adatto a ogni stagione dell’anno, per scoprire l’entusiasmante bellezza naturale della regione.
L’Umbria è da sempre conosciuta come il Polmone verde d’Italia, ed è l’unica regione del Centro Italia senza sbocco sul mare. Incastonata tra Marche, Toscana e Lazio è un piccolo gioiello di arte, cultura e paesaggi dove la storia dell’uomo e quella della natura si uniscono da migliaia di anni. Falcidiata dagli eventi naturali, non si è mai persa d’animo così come i suoi abitanti, franchi e sinceri. Ne risulta una meta pregevolissima, da scoprire a 360 gradi proprio partendo dalle Cascate dell’Umbria, e ovviamente dalla sua più celebre: la Cascata delle Marmore. Artificiale ma incredibilmente naturale, è una meta green che richiama turisti da tutto il mondo.
La inseriamo all’interno di un itinerario facile, adatto ai turisti delle due ruote che vogliono scoprire l’Umbria in sella.
In poco più di 100 chilometri è possibile cogliere l’essenza vitale delle Cascate Umbria. Una terra dove l’azzurro delle acque e il verde dei boschi si sussegue senza soluzione di continuità. L’intera provincia ternana, che confina con l’Alto Lazio, si apre davanti agli occhi con estrema facilità.
Lo fa proponendoci un percorso elegante ma semplice, senza fronzoli se non quelli che naturalmente ci sono donati dal panorama. Partendo da Corbara si risale verso la bella Todi, proseguendo poi in direzione sud e giungendo a Terni. Da qui, in rapidissima successione, tocchiamo un parco fluviale, un lago, una cascata e una riserva naturale.
L’itinerario si conclude presso i laghi Lungo e Ripasottile, ma nulla vieta, compiendolo in direzione opposta, di raggiungere le sponde del Trasimeno, meta d’elezione del turismo delle acque in Umbria.
È la più celebre tra le Cascate Umbria: la Cascata delle Marmore, opera romana d’idraulica del III secolo, a soli 7 Km dalla città di Terni. Si tratta della cascata a flusso controllato più alta d’Europa, ma la sua origine è leggendaria. Si racconta fosse nata da una leggenda d’amore che unì una ninfa di nome Nera e del pastore di nome Velino, ostacolato dalla dea Giunone che, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume da cui prese il nome.
Meta consigliata proprio a tutti i motociclisti appassionati di natura, le Marmore offrono uno spettacolo gigantesco dove acqua, le pietre bianche come il marmo, la presenza di specie di uccelli rari e unici in Italia- come il Martin Pescatore di fiume, introvabile in Europa- il tutto circondato dalla macchia mediterranea si uniscono in un panorama suggestivo, tutto da gustare.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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