Passo Cereda in moto, un itinerario su due ruote all’insegna della natura e della bellezza di questa zona dello Stivale, tra parchi nazionali, eccellenze naturalistiche e faunistiche, tornanti e passi che rendono il tragitto veramente interessante. Una passeggiata in sella a una moto di 192 chilometri che volendo si possono anche fare in giornata. L’itinerario, infatti, prevede un andamento circolare che parte e arriva nello stesso punto.
Il periodo migliore può essere quello che va a cavallo tra la primavera e l’estate. Con la bella stagione, infatti, godersi un giro su due ruote del genere è sicuramente più divertente.
Falcade è la nostra partenza, la cittadina è una rinomata località turistica, in provincia di Belluno. Si comincia transitando per il Veneto, quindi, dall’estremità occidentale della Valle del Biois. La prima direzione ci porta verso sud, in direzione Val Cordevole. Scendendo ci si accorge che questa strada è veramente piacevole, si segue tutto il torrente Bios e il capo d’occhio è notevole.
Si supera poi il centro abitato di Canale d’Agordo, borgo caratteristico dell’Agordino celebre per aver dato i natali ad Albino Luciani, il futuro Papa Giovanni Paolo I. Si supera il centro di Agordo e comincia la SP 347 che porta al Passo Cereda. La strada ci poterà a scollinare in prossimità di Forcella Aurine.
Andando ancora si attraversa Gosaldo e ci si accinge a scalare il Passo Cereda. Tra i valichi del Trentino Alto Adige questo è, probabilmente, uno dei più agevoli (ma non per questo non sia affascinante). Proprio per questa ragione è particolarmente consigliato a motociclisti con un’esperienza anche non elevata, insomma può essere un buon test per i centauri alle prime gite fuori porta che però vogliono sempre trovare un contesto capace di regalargli delle buone emozioni.
Dopo aver fiancheggiato tutto il confine nord orientale del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, si scende ancora prima su Fiera di Primiero e poi nella valle del Cismon. All’altezza di Arsiè è consigliata una piccola deviazione per godersi la veduta dello splendido lago del Corlo. A questo punto non resta che ammirare il paesaggio di altre due zone che meritano: Col Pere e Cima campo.
Una volta raggiunti Castel Tesino e Telve si manifestano davanti le prime rampe del Passo Manghen. La salita che porta dal Passo Manghen è lunga 23 chilometri e presenta una pendenza media notevole con una strada oltremodo piacevole da percorrere in moto, curve e tornanti si susseguono una all’altro senza respiro. Insomma, un dislivello di 1700 metri da superare che ci fa giungere a una quota di tutto rispetto di 2050 metri. Qua il paesaggio è quasi lunare, godetevelo in silenzio. Per riaccendere il rombo del motore e dare gas alla vostra moto c’è ancora tempo.
Scendendo per Molina di Fiemme si costeggia un altro realtà naturalistica: il Parco Naturale del Monte Corno. Ora non resta che attraversare alcuni paesi lungo la vecchia strada mentre la tangenziale scorre a fondovalle. Arrivati a Predazzo si imbocca la strada per il Passo Rolle. Altro parco, quello naturale di Paneveggio dove, lungo la strada, c’è anche l’elevata possibilità di ammirare alcuni animali selvatici al pascolo. A metà salita c’è una deviazione da fare sulla sinistra che ci porterà a percorrere il Passo Valles.
Ancora qualche chilometri e la strada si ricongiunge al punto di partenza. Siete di nuovo al centro di Falcade, dopo un bell’anello di 192 chilometri all’insegna di un’intensa giornata sulle due ruote.
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