A 1.773 metri sul livello del mare, il Passo Staulanza è uno dei passi dolomitici più interessanti delle Dolomiti Bellunesi, molto apprezzato anche dai motociclisti.
Si trova in una zona naturale particolarmente scenografica, lungo la strada che congiunge la Val di Zoldo e la Val Fiorentina, e più precisamente tra il Monte Crot (2.169 metri) e il Pelmo (3.168 metri, tra le vette più alte delle Dolomiti del Cadore).
In virtù del suo ruolo di “collegamento” tra queste due zone, è spesso chiamato anche con l’altro nome di Forcella Staulanza. In qualsiasi modo lo sentiate nominare, vi troverete comunque nello stesso angolo della provincia veneta di Belluno.
Il Passo Staulanza è situato alle pendici del Pelmo, e per questo motivo gode di una prospettiva panoramica invidiabile su tutte le vette che danno verso il Cadore e l’Agordino.
I panorami lo rendono interessante per escursionisti, visitatori su due e quattro ruote e alpinisti durante tutto l’arco dell’anno, circostanza favorita dal fatto che il passo resti aperto tutto l’anno, salvo situazioni meteorologiche estreme.
Proprio lungo la strada è possibile peraltro fermarsi al Rifugio Passo Staulanza, che offre una piacevole accoglienza nel cuore delle Dolomiti, in una posizione particolarmente apprezzabile sia per chi ama le vacanze “green” e sia per chi voglia fermarsi durante un mototour delle Dolomiti.
Il rifugio, che fa parte delle Alte vie del gusto (progetto della provincia di Belluno), permette anche di assaggiare tutte le specialità della cucina bellunese, ed è dunque adattissimo se si è a caccia dei sapori tipici del territorio.
L’apertura è limitata ai periodi di alta stagione, in estate (dal 10 giugno al 30 settembre circa) e in inverno (dal 23 dicembre al 18 marzo).
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale.
Per andare alla scoperta del Passo Staulanza abbiamo deciso di proporre un itinerario leggermente più lungo, che congiunge Longarone, nel bellunese, a Canazei nella provincia di Trento.
Un percorso di circa 80 chilometri, non particolarmente impegnativo, ma che oltre a raggiungere lo Staulanza tocca anche il Passo Fedaia, al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige, proprio ai piedi della Marmolada.
Lasciata Longarone, dove è possibile scorgere ancora la Diga del Vajont, teatro della tragedia del 1963, si prosegue lungo la SP251 della Val di Zoldo e Val Cellina, tramite la quale scaliamo il Passo Staulanza, ridiscendendo fino a Codalonga. È qui che deviamo sulla SP20, oltrepassando il vicino Colle Santa Lucia e giungendo in corrispondenza di Caprile, non lontani da Alleghe con il suo suggestivo lago alpino.
Ci avviciniamo così a Rocca Pietore, dalla quale – tramite la SP641 – si risale verso Sottoguda (con i suoi straordinari Serrai) e si inizia l’ascesa al Passo Fedaia, non particolarmente complessa ma decisamente panoramica, con la vetta della Marmolada che ci guarda dai circa 3.300 metri della vetta.
Si ridiscende così, giunti in Trentino Alto Adige, sempre lungo la SS641 con direzione finale Canazei.
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