Venezia in miniatura: queste due città del Veneto Orientale sono assolutamente da visitare in primavera

Venezia in miniatura: queste due città del Veneto Orientale sono assolutamente da visitare in primavera

Alessio Gabrielli  | 16 Mar 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti
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Venezia è il fulcro dell’intero Veneto, una città che i turisti prendono d’assalto in ogni momento dell’anno e a est della quale si sviluppa il cosiddetto Veneto Orientale. La Laguna detta legge anche in fatto di geografia, in una regione decisamente ampia per territorio, storia e tradizioni. Stavolta la nostra attenzione turistica andrà a concentrarsi in antichi mandamenti, suddivisioni amministrative ereditate dal passato dove emergono città d’autore. Visiteremo le spiagge e le città d’arte, raggiungeremo monumenti incredibili e opere della natura e ci faremo conquistare dal Veneto più autentico. Il nostro non sarà un tour ‘mototuristico’ nel senso più tradizionale, non affronteremo passi di montagna e ardimentose risalite alpine. In compenso, scopriremo un lato piacevole, verde e storico di una delle regioni che invece ci, e vi, piacciono di più.

Tutto quello che c’è da sapere sul Veneto Orientale

Le antiche terre fluviali

Il Basso Piave e il Veneto Orientale sono due terreni che si equivalgono in termini geografici e storici. Il “fiume sacro“, sulle cui sponde si sono combattute le pagine più tragiche della Grande Guerra, sfocia infatti proprio nei pressi di Cortellazzo, frazione di Jesolo.

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Basso Piave

Quella che, fino a una decina di anni fa, i legislatori volevano trasformare in provincia è oggi parte della città metropolitana di Venezia. Tra i comuni più grandi, che ne sono i capoluoghi storici, San Donà di Piave e Portogruaro.

Questi territori, che fino all’Ottocento erano divisi tra Friuli e Treviso, oggi hanno una sorta di identità comune. A unirli non solo la vicinanza al Piave, per l’appunto, ma anche architetture, tradizioni e clima, molto simili.

Le mete del turismo estivo (ma non solo)

Il Veneto Orientale ospita quattro delle dieci città più visitate d’Italia. Un incredibile record che, insieme a Venezia, nel 2018 ha richiamato complessivamente 33,3 milioni di presenze. Più di quelle di Roma e, complessivamente, quanto quelle di Milano, Firenze e Rimini messe insieme.


Le lunghissime, e super attrezzate, spiagge di Jesolo

A cosa si deve tanto successo? Presto detto: all’innumerevole presenza di strutture ricettive, soprattutto balneari. Le spiagge di Jesolo, Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento e Caorle sono infatti tra le più frequentate d’Europa, con una ricca presenza di turisti tedeschi e austriaci.

Decine di chilometri di arenili ampi e sabbiosi, collegamenti frequenti e strutture d’eccellenza hanno reso questo angolo del Veneto la spiaggia d’Italia. Eppure, nei comuni del Veneto Orientale non ci sono solo spiagge, e il turismo da queste parti ha tanto ancora da offrire.

Cosa vedere nei dintorni del Veneto Orientale

Capoluogo del Basso Piave, San Donà presenta un’architettura piuttosto moderna. La città fu infatti pesantemente danneggiata durante la Prima guerra mondiale, e la ricostruzione le diede un aspetto tipicamente Liberty: interessante il Palazzo del Municipio (1923) e il Duomo di Santa Maria delle Grazie (1919-1923).

Portogruaro, definita la Venezia dell’entroterra per via dei suoi numerosi canali, è caratterizzata dalla presenza di strutture gotiche, di un campanile pendente e dai mulini ad acqua, alimentati dal fiume Lemene. Una località piacevole allo sguardo, da visitare a piedi o, perché no, in barca per ammirare gli originali scorci del porto fluviale e dell’Oratorio della Madonna della Pescheria.

Jesolo, la meta balneare più celebre del Veneto può contare su una spiaggia lunga 12 chilometri e ampia dai 30 ai 100 metri. Un panorama tipico delle località costiere dove a dominare sono gli stabilimenti, mentre punteggiano il panorama qualche chiesa di stile moderno e delle aree archeologici.


Il centro storico di Treviso, una delle ‘città dei canali’ del Veneto

Imperdibile infine la visita a Treviso. Le architetture medievali della città hanno la loro massima espressione in Piazza dei Signori, dominata dal Palazzo dei Trecento e dalla Torre civica. Anch’essa città di canali e fiumiciattoli, è ricca in architetture religiose , come la Cappella Malchiostro del Duomo, che ospita una pala del Tiziano. Infine, in città è d’obbligo una pausa a base di tiramisù, il più celebre dolce italiano, inventato proprio nel trevigiano.

Veneto Orientale in moto

Mappa

Percorso

Sono 116 i chilometri di questo itinerario che, da Treviso, ci porta lungo il Veneto Orientale fino all’arrivo a Caorle. Un percorso non lineare, che include una doverosa – almeno per la bellezza del paesaggio – deviazione verso Portogruaro.

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Portogruaro vista dai suoi ‘canali’

Partiamo dalla città del radicchio in direzione sud-est e, tramite la Statale 13, raggiungiamo in circa 20 chilometri la località di Monastier. Comune sul fronte tragico della Grande Guerra, ospita numerose ville venete e i resti di una antica abbazia.

Sono solo 13, invece, i comuni che ci separano da San Donà di Piave. Altra tappa obbligata, per ammirare i suggestivi scorci del Veneto Orientale. Da qui proseguiamo lungo la Statale 14 in direzione di Portogruaro, che raggiungiamo in appena 30 chilometri. Il paesaggio tutt’intorno a noi è quello del Basso Piave, pianeggiante e ricco di zone coltivate.

Tramite la Statale 68, una volta conclusa la visita a Portogruaro ci avviciniamo alla costa, arrivando ad Eraclea (SP68, 30 km). Si tratta dell’ultima tappa intermedia, prima di arrivare a Caorle: passiamo così sulla zona costiera, toccando Eraclea Mare e Duna Verde.

  • Titolo: Veneto Orientale
  • Lunghezza (km): 116
  • Durata: 2 ore
  • Chiusura invernale: No
  • Partenza: Treviso
  • Arrivo: Caorle
  • Principali località attraversate: Monastier di Treviso, San Donà di Piave, Portogruaro, Eraclea, Eraclea Mare
Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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