Lago di Vico in moto: l'itinerario su due ruote | TrueRiders

Lago di Vico in moto

Redazione TrueRiders  | 29 Apr 2019  | Tempo di lettura: 7 minuti

Il Lago di Vico è uno dei più piccoli dell’Alto Lazio, ma ciò non toglie nulla al suo fascino. Infatti questo specchio d’acqua ben si presta all’idea di una fuga su due ruote. Tra laghi e riserve naturali, è poi l’occasione perfetta per assaggiare i piatti tipici del viterbese, la cui fama è conosciuta ben oltre i confini regionali.

Il percorso è quasi sempre rettilineo, ma andando per le strade interne si riempie di curve, tornanti e pendenze. Il periodo ideale per compiere questo itinerario va da marzo a ottobre, non essendo le temperature troppo rigide o le strade gelate. Scopriamo allora qual è il viaggio che vi proponiamo per scoprire il Lago di Vico in moto.

Lago di Vico in moto, l’itinerario

Mappa

Percorso

Questo meraviglioso itinerario ci porta alla scoperta del viterbese, tra borghi antichissimi, spettacoli naturali e curiose attrazioni misteriose. Per comodità, abbiamo deciso di suddividerlo in due tappe.

Itinerario da Bolsena al Lago di Vico

Bolsena, il nostro punto di partenza, si trova in provincia di Viterbo al confine con l’Umbria. Mettiamoci in viaggio imboccando la Cassia Nord e poi la SR2, seguendo le indicazioni prima per Strada Tuscanese/SP2 e poi Via della Palazzina/SR2, fino ad arrivare a Piazza Giuseppe Verdi nel cuore di Viterbo in 36 minuti. Questo tratto dell’itinerario è lungo intorno ai 45 chilometri e richiede circa un’ora di viaggio. Trattandosi di una superstrada il tragitto è perlopiù rettilineo, con asfalto in buono stato e senza particolari difficoltà.

Visitata la città rimontiamo in sella e seguiamo la SR2 fino ad imboccare la Strada Tobia/SP10 che piegando leggermente a destra diventa Via Sant’Angelo/SP80. Svoltiamo sulla Via Francigena, seguiamo Via Cassia Botte/SR2 e dopo 30 minuti scarsi siamo a Capranica. Procediamo in direzione nordest verso SR2 e, attraversata Via Ruscelli, prendiamo la SP 35 che in quindici minuti ci porta a Ronciglione. Qui imbocchiamo Via Caprarola/SP35 e poi Via Padre Mariano da Torino/SP1; continuiamo su SP63. Prendiamo SS675 prima e SP Bomarzese in direzione di Via Cavour/SP20 fino a Bomarzo. Una piccola deviazione qui merita il Giardino dei Mostri. 

Dopo questa visita surreale, rimettiamoci in strada e seguiamo la Via Cavour/SP20 verso SP Bomarzese per poi svoltare a destra e prendere la Strada Provinciale 151 Ortana. Imbocchiamo la SS 675 e svoltiamo al vincolo SS2/Cassia/Vetralla/Roma per immetterci sulla Via Cassia/SR2. Man mano che ci allontaniamo da Viterbo e ci avviciniamo alla capitale, il paesaggio cambia radicalmente. Si abbandona la strada rettilinea e ci si immerge in un misto di curve e tornanti molto divertenti in piega specialmente per le moto sportive. Prendiamo la Via Alcide de Gasperi/SP93, dopo Via Capranica Scalo/SP92 e poi svoltiamo a destra sulla SP 40; entriamo in SP493. Infine procediamo lungo la Via Claudia/SP4/a che in circa un’oretta ci porta a Bracciano.

Lago di Vico Viterbo cosa vedere

Bolsena in moto

Bolsena

Rocca Monaldeschi Bolsena

Bolsena, tappa d’inizio di questo viaggio nel viterbese, merita già un giro di ricognizione prima di salire in sella alla scoperta delle altre meraviglie della zona. Il borgo sorge sulla sponda dell’omonimo lago di origine vulcanica, immerso in un ambiente naturale molto suggestivo. Il suo centro storico è caratterizzato dalle architetture ancora schiettamente medievali, ma in realtà la storia di Bolsena affonda le radici nella preistoria. Non mancano capolavori architettonici e tesori rinascimentali, soprattutto intorno alla Rocca Monaldeschi che oggi ospita il museo locale. La Collegiata di Santa Cristina risale all’XI secolo ed è in stile romanico. Per gli amanti della storia religiosa, Bolsena è la città in cui si celebra il Miracolo dell’Eucarestia

Viterbo in moto

Viterbo

La bella Loggia di Viterbo, anticamente nota come la Città dei Papi

Viterbo è una grande protagonista del nostro itinerario. Non è una città da sottovalutare, dal momento che vanta il più vasto centro storico medievale d’Europa. Purtroppo non basta qualche ora per visitare tutta la città, specialmente se la voglia di mettersi in moto è tanta, ma una passeggiata è sufficiente per innamorarsene.

Viterbo è anche conosciuta come la Città dei Papi dal momento che proprio qui si tenne il primo conclave della storia e risiedette il Papato dal 1254 fino al 1281, finché Martino IV, a causa dei moti antifrancesi contrari alla sua elezioni, si trasferì a Perugia. 

Passeggiando per le strade di Viterbo, a piedi o in moto, rimaniamo affascinati dai suoi simboli come il duecentesco Palazzo dei Papi, in cui sono esposte opere d’arte come la Benedizione del Cristo di Girolamo da Cremona. L’edificio fa parte del complesso di Colle del Duomo assieme alla Cattedrale di San Lorenzo, assolutamente da visitare. Altri spunti da non lasciarsi sfuggire sono poi le tantissime fontane a fuso costruite in peperino, il Museo Civico, la Chiesa di Santa Rosa (patrona della città) e, se proprio non andiamo di fretta, le Terme dei Papi. Che dire poi del viaggio nel tempo passeggiando tra i quartieri duecenteschi rimasti tutt’oggi intatti, la famosa Via San Pellegrino è il cuore della città antica. 

Lago di Vico in moto

Lago di Vico

Il tratto verso il Lago di Vico si presenta particolarmente interessante per gli amanti dell’enduro. Infatti ci troviamo sulla sommità di un antico vulcano spento che richiede le strade perlopiù in salita e senza tratti di particolare pendenza. Durante il percorso non è raro incontrare altri motociclisti, seppure la meta più popolare della zona sia il Lago di Bolsena. Uno dei laghi più piccoli del Lazio sorge in un cratere spento da millenni, nel cuore di una Riserva Naturale istituita appositamente e che offre molte attrazioni ai suoi visitatori. I più avventurosi possono parcheggiare la moto e gettarsi all’avventura in uno dei numerosi sentieri da trekking presenti nella zona, oppure fermarsi a fare un bagno, praticare kayak, birdwatching o semplicemente osservare la natura incontaminata. 

Ronciglione

Ronciglione

Ronciglione, nell’Alto Lazio

Ronciglione, vicinissima al Lago, è la tappa ideale per gustare degli ottimi piatti tipici, magari in occasione del Carnevale tradizionale o del Jazz Festival. I resti di un castello etrusco, ammirabile solamente dall’esterno, manifesta le antiche origini del borgo. Proprio gli Etruschi sfruttarono il lago realizzando alcuni tunnel sotterranei grazie ai quali deviarono l’acqua per favorire la crescita delle piantagioni vicine. Inoltre il lago lega la sua storia al mito di Ercole. Secondo la leggenda il semidio volle sfidare gli abitanti locali e per testarne la forza conficcò la clava nella terra; nessuno riuscì a estrarla e così Ercole, deluso, la estrasse dal terreno con una tale veemenza da formare un buco in cui poi fluirono le acque, dando origine al Lago di Vico. Passeggiando per Ronciglione potete distinguere il nucleo medievale e quello rinascimentale, uniti dal profilo del Castello della Rovere anche detto “i Torrioni” e dal Duomo barocco. 

Parco dei Mostri

Parco dei mostri di Bomarzo_shutterstock_243902977

Il Parco dei Mostri di Bomarzo, curioso luogo immerso nella natura di origine cinquecentesca

Una strada particolarmente piena di curve e tornanti ci accompagna verso il paese di Bomarzo, sede di Villa delle Meraviglie meglio conosciuta come il Parco dei Mostri dell’Orsini. Si tratta di uno dei parchi più particolari d’Italia, caratterizzato dalla presenza di numerose grandi statue in pietra raffiguranti mostri di vario genere, meta di molti appassionati viaggiatori. La sua costruzione risale al XVI secolo e fu realizzato su progetto di Pirro Ligorio.

Ristorante sul Lago di Vico

Un bel viaggio attraverso il viterbese assicura esperienze enogastronomiche di tutto rispetto. Ecco tra una tappa e l’altra dove mangiare.

  • L’ultima spiaggia è sicuramente la prima scelta sul Lago di Vico. Il ristorante propone piatti a base di pesce dolce ovviamente, dai primi cremosi alle grigliate fresche.
  • Antica trattoria del borgo dista cinque chilometri dal Lago Vico. Non solo pesce, ma carne e insaccati locali serviti in secondi succulenti o taglieri abbondanti. Funghi porcini, nocciole, carne, marroni sono ingredienti base del menù.
  • Il Divino è il terzo ristorante che vi consigliamo a Vico Lago. Il pesce di lago è grande protagonista dell’offerta: fritto, crudo o grigliato, è da non perdere.

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  • Titolo: Lago di Vico
  • Lunghezza (km): 165
  • Partenza: Bolsena
  • Arrivo: Bracciano
  • Principali località attraversate: Viterbo, Capranica, Lago di Vico, Ronciglione, Bomarzo
  • Chiusura invernale: No
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