Lago di Viverone in moto: itinerario Piemonte | TrueRiders

Lago di Viverone in moto, il Piemonte sull’acqua

Letizia  | 20 Mag 2021  | Tempo di lettura: 5 minuti
  • Titolo: Lago di Viverone
  • Lunghezza (km): 104
  • Durata: 1 ora 45 minuti
  • Partenza: Torino
  • Arrivo: Vercelli
  • Principali località attraversate: Ivrea, Lago di Viverone
  • Chiusura invernale: No

Alle propaggini delle Alpi Piemontesi, scoprite questo specchio d’acqua che custodisce tesori sin dalla preistoria. Tra cammini sacri e civiltà dell’Età del Bronzo, il Lago di Viverone nasconde nei suoi dintorni diversi siti patrimonio UNESCO… per non parlare della bellezza naturalistica. Allora cosa aspettiamo? Saliamo in sella e scopriamo il Lago di Viverone in moto da Torino a Vercelli.

Lago di Viverone in moto, l’itinerario

Mappa

Itinerario

Partiamo da Torino. Da Corso Grosseto svoltiamo leggermente a sinistra per prendere lo svincolo in direzione Aeroporto/Tangenziale/Rivarolo. Continuiamo su RA10 e imbocchiamo l’uscita 1 verso Tangenziale. Prendiamo la destra al bivio, seguiamo le indicazioni per E66 ed entriamo in A55/E64. A questo punto abbiamo imboccato una strada a pedaggio e teniamo la sinistra per continuare su E612, poi su A5/E25 e prendiamo l’uscita per Ivrea. Alla rotonda prendiamo la prima uscita e imbocchiamo lo svincolo SS 565 per Ivrea. Entriamo in SS565, prendiamo SP68 immersi nel verde e continuiamo su Via Castellamonte, Via Guglielmo Jervis, Via Pinchia che diventa Via Miniere, attraversiamo il Fiume Dora Bàltea ed eccoci al centro di Ivrea in 45 minuti circa.

Ivrea Dora Baltea

Ivrea è bagnata dalla Dora Baltea, uno dei principali affluenti del Po

Ripartiamo da Ivrea, precisamente da Corso Botta. Uscendo dalla rotonda prendiamo Strada Statale 26 della Valle d’Aosta. Proseguiamo su Corso Vercelli/SP228. Svoltiamo a destra e prendiamo Viale Lido Maggiore G. Arturo Croce. Svoltiamo a destra e arriviamo a Via Al Lago che in 20 minuti ci conduce al Lago del Viverone. Da Via Al Lago andiamo verso Viale Lido Maggiore G. Arturo Croce; svoltiamo a destra e prendiamo SP228, alla rotonda imbocchiamo ancora Via Ivrea/SP228. Giriamo a sinistra e prendiamo Strada Provinciale Viverone Alice – Castello/SP228/SP 593. Alla rotonda imbocchiamo SP143; alla terza rotonda usciamo alla seconda uscita e prendiamo Corso XXV Aprile/SP143. Ci immettiamo su Via per Torino/SP11 e continuiamo su questa strada fino a prendere Tangenziale Ovest. Arriviamo a via Torquato Tasso, prendiamo Piazza Cesare Battisti ed eccoci al centro di Vercelli: la nostra tappa finale. 

Ma anche l’entroterra piemontese merita un giro in moto!

Lago Viverone cosa sapere

Lago di Viverone dove si trova 

Il Lago di Viverone è il terzo del Piemonte per estensione. Questo specchio d’acqua di poco più di 5 chilometri quadrati sorge nel cuore della Serra d’Ivrea, in un paesaggio caratterizzato dalla più imponente morena glaciale d’Europa. Nonostante il lago sorga in prossimità dell’autostrada A5 proveniente dalla Valle d’Aosta e della A4 Torino-Venezia, il Viverone non è completamente circondato da strade percorribili. Infatti le sponde sud-occidentali sono caratterizzate da una natura selvaggia e intensa che consente di avvicinarsi solamente a piedi o in barca; proprio queste zone sono perfette per il birdwatching. Una volta scoperto dove si trova il Lago di Viverone, scopriamo cosa vedere lì intorno.

Lago di Viverone

Uno scorcio autunnale del Lago di Viverone

Viverone lago patrimonio UNESCO

Il Lago di Viverone ospita un antichissimo insediamento preistorico subacqueo che, a buon merito, è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO nel 2011 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità. Si tratta dei resti di un antichissimo grande villaggio palafitticolo risalente all’età del Bronzo che conta ancora circa 5000 pali conficcati nel terreno tra paludi e pioppeti. Oltre a lasciar facilmente intuire l’assetto urbano, durante gli scavi sono stati ritrovati: spade, asce, spilloni e altri ornamenti femminili e molto altro ancora. 

Bollengo

Il Ciucarun di Bollengo, l’antico campanile “disperso” nel verde

Via Francigena e Cammino di San Carlo al Viverone

Proprio da Ivrea a Viverone, l’ultimo tratto del nostro itinerario, si snoda una tappa dell’antica Via Francigena. Ecco perché durante l’itinerario in moto incontriamo due splendide chiesette, anche recentemente restaurate: la Chiesa di San Pietro, nei pressi di Bollengo, e il “Gesiun“, un rudere in mezzo alla campagna di cui sono rimasti solamente i muri perimetrali e i resti di un affresco. 

Il Cammino di San Carlo è un percorso secondario che confluisce in quello principale della Via Francigena. Lungo i 200 chilometri che costituiscono il tracciato originario a partire da Arona, il cammino tocca una ventina di santuari riconosciuti come il complesso dei Sacri Monti e anch’essi tutelati come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. 

E se vi piacciono gli itinerari tematici, scoprite la Via romantica delle Langhe in moto!

Lago di Viverone dove mangiare

L’Erbaluce è il vino locale di punta rinomato ben oltre i confini regionali che va assolutamente assaggiato. Inoltre, trattandosi di un itinerario lacustre, sarebbe un vero peccato non approfittare dell’occasione per assaporare dell’ottimo pesce di lago. 

  • Azienda vinicola Cellagrande nasce da un monastero medievale vicino alle sponde del lago. Proprio qui si produce dell’ottimo vino bianco Erbaluce DOC da assaporare insieme a piatti tipici nel bistrot biologico.
  • Ristorante dei pescatori, come dice il nome stesso, offre un menù costruito sul pesce di lago. Da provare ci sono i tagliolini con ragù di pesce di lago, pesce con coregone in salsa di agrumi e persico dorato.
  • Ristorante Rolle si erge in un’atmosfera bucolica su un declivio tra i campi. I piatti sono ricercati e saporiti; da provare: una battuta di fassona molto delicata, deliziose capesante scottate su crema di provola e verdure e il coregone in carpione.

E già che ci siamo, perché non scoprire le Alpi Piemontesi in moto?

Letizia
Letizia

Laureata in Lettere Moderne e insegnante di scuola superiore, ho fatto della mia passione per l'Italiano anche un lavoro. Infatti ogni pomeriggio indosso i panni della Copywriter e, decisa a raccontare il mondo, scrivo da diversi anni di turismo e di sosteniblità aziendale. Collaboro con diverse realtà, tra le quali TrueRiders, che mi permette di trasformare l'euforia sulla tastiera in adrenalina su due ruote.



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