L'hotel di James Bond è il simbolo di questa strada della Svizzera che sale fino a 2400 metri

L’hotel di James Bond è il simbolo di questa strada della Svizzera che sale fino a 2400 metri

Il suo iconico hotel di fine Ottocento e le scene di 007: tutto qui sembra realizzato per voler stupire i sensi e far spalancare gli occhi degli impavidi visitatori.
Antonia Festa  | 08 Ott 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
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L’agente segreto più famoso della storia del cinema, una strada immersa tra le Alpi e un hotel abbandonato ma bello come se fosse ancora aperto: sono questi gli ingredienti per un itinerario in moto di successo. Situato a 2400 metri di altitudine, c’è un passo che offre una delle strade più scenografiche della Svizzera. Cos’è che lo rende così speciale? Dall’Hotel Belvedere ai magnifici scorci che vi lasceranno senza parole. Pronti a percorrere questa avventurosa strada insieme? Partiamo!

L’hotel che ha conquistato Sean Connery

1656926530 Hotel Belvedere, Passo della Furka [foto @ Michal Stipek / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]Nel 1882, Joseph Seiler decise di costruire un hotel su una strada di montagna impervia, difficile, quando l’asfalto lucido e liscio attuale inesistente. Ma già da tempo il Passo della Furka era particolarmente noto tra i turisti, perché qui – soprattutto in estate – si poteva respirare un’aria freschissima e si trovava uno dei ghiacciai più grandi d’Europa. Oggi, purtroppo, quel ghiacciaio non c’è più, vittima inesorabile del cambiamento climatico. L’Hotel Belvedere, però, sebbene chiuso da tempo immemore, resiste a testimonianza della grandezza del passato. Un edificio “a panino”, al centro di un tornante, con una struttura superiore in pietra e tetto spiovente, sotto il quale si colloca un semicerchio rosso con ampie vetrate panoramiche. Si tratta davvero di uno stile alla Wes Anderson, tant’è che una sua foto campeggia nella copertina del libro Accidentally Wes Anderson.Poco dopo l’apertura, Seiler fece costruire un tunnel nel ghiacciaio del Rodano, per dare agli ospiti dell’hotel una insuperabile vista, dal basso, su una lingua di ghiaccio lunga chilometri. La fama recente del posto, però, la si deve a Sean Connery, l’indimenticato agente 007 che, durante le riprese di uno dei suoi film, si innamorò dell’hotel. Ora, pensate alla posizione, al luogo e alla strada che tanti motociclisti amano: non sarebbe bello rivedere aperto, anche solo per una volta, l’Hotel Belvédère in tutto il suo splendore?

Passo della Furka in moto: l’itinerario

Partendo da Como, dirigiti verso nord-ovest sulla A9 e segui le indicazioni per Chiasso e la Svizzera. Dopo aver attraversato il confine, continua sulla A2 in direzione di Lugano. Questa autostrada panoramica ti porterà attraverso la regione del lago di Lugano e, dopo circa 30 chilometri, raggiungerai Lugano, una splendida città lacustre. Da qui, prosegui il viaggio sulla A2 in direzione nord, verso Bellinzona. Percorri circa 30 chilometri ammirando le montagne circostanti, fino a raggiungere Bellinzona, famosa per i suoi tre castelli medievali.Continua sulla A2 da Bellinzona in direzione nord verso Biasca. Dopo circa 20 chilometri, arriverai a Biasca, situata alla base della valle che porta al Passo del San Gottardo. Proseguendo sulla A2 verso nord, dirigiti verso Airolo, che si trova a circa 40 chilometri da Biasca. Airolo è la porta di accesso di uno dei più famosi passi alpini svizzeri, il Passo del San Gottardo. Da Airolo, prendi la strada del Passo della Furka (Strada 19). Questa strada panoramica ti condurrà attraverso paesaggi montani mozzafiato e curve tortuose. Attraversa il Passo della Furka, uno dei più alti passi alpini della Svizzera, situato a un’altitudine di circa 2.429 metri. Il percorso offre viste spettacolari su ghiacciai e valli alpine. Infine, scendendo dal Passo della Furka, continua sulla Strada 19 fino a Oberwald. Questo tratto finale ti porterà attraverso scenari alpini meravigliosi e villaggi pittoreschi. Oberwald è situata a circa 40 chilometri dal Passo della Furka e rappresenta la tua destinazione finale, nota per essere un punto di partenza per escursioni e attività all’aperto.
Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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