Mantova e Sabbioneta sono due località della Bassa Lombardia che, dal 2008, sono entrate a far parte dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO in Italia.
Le due città rappresentano uno dei massimi lasciti dei Gonzaga e del Rinascimento italiano. Un patrimonio storico e culturale che, oggi, fa rima anche con qualità della vita. Mantova è infatti considerata una delle città, a livello statistico, dove si vive meglio in Italia.
Mentre la fondazione di Mantova risalirebbe addirittura agli Umbri, Sabbioneta fu una città “di fondazione” cinquecentesca, la cui costruzione si deve a Vespasiano Gonzaga Colonna, che sfruttò dei terreni di famiglia.
Veri e propri musei a cielo aperto, queste due località, distanti circa una trentina di chilometri, vanno scoperte insieme per carpirne l’essenza monumentale e la bellezza storica.
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Umbri, Romani, e successivamente le nobili famiglie dei Canossa, dei Bonacolsi e dei Gonzaga. La storia di Mantova, e il suo sviluppo, sono da sempre legate a popoli e famiglie.
Certamente i Gonzaga rappresentarono il punto più alto della storia mantovana, essendo stati fautori di quello sviluppo monumentale che la rende oggi una città ricchissima.
Non solo gli elementi di maggiore riconoscibilità come Palazzo Te o la Basilica di Sant’Andrea (progetto dell’Alberti conclusosi solo con lo Juvarra), ma tutta l’organizzazione urbanistica è di tipo rinascimentale.
Visitare Mantova significa rimanere costantemente a bocca aperta, anche per come è circondata dalle acque: tre laghi (quattro quelli originari) la rendono quasi un’isola, impenetrabile dai nemici e apparentemente sospesa nel vuoto.
Non solo storia e arte, ma anche buona (ottima, diremmo) cucina: dai salumi alla polenta, dai tortelli di zucca ai capunsei, senza dimenticare la sbrisolona, la gastronomia mantovana è davvero da acquolina!
Non lontana dal Mincio e dal Po, al termine di una strada quasi completamente rettilinea che parte da Mantova, ecco che improvvisa appare Sabbioneta, un borgo di appena 4.000 abitanti dalla storia affascinante.
Il Duca di Sabbioneta, Vespasiano I Gonzaga, decise di utilizzare gli insediamenti che furono del nonno e costruire, qui, una sorta di buen retiro, non derogando alla sua fama di mecenate e amante delle arti.
Fortezza sì, ma con gusto: dal Palazzo del Giardino alla Galleria degli Antichi, Sabbioneta era ispirata al principio della città ideale, e presentava elementi architettonici e sociali all’epoca moderni, come nella concessione di spazi per tutte le fedi, tra chiese cattoliche e sinagoghe ebraiche.
Perfettamente conservata, Sabbioneta gode di una certa riconoscibilità turistica, e nel suo perimetro murario è possibile ammirare diversi elementi di pregio, come la Chiesa dell’Incoronata o il Palazzo Ducale, tutti della seconda metà del Cinquecento.
L’itinerario che ci permette di visitare Sabbioneta e Mantova si inserisce in un contesto che tocca ben tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Centoventi chilometri percorsi lungo un terreno prevalentemente pianeggiante, ma non per questo poco interessante: il susseguirsi armonico e costante di città e luoghi di fascino (non solo le succitate, ma anche Valeggio sul Mincio col suo Parco Giardino Sigurtà), le opportunità di molte e piacevoli pause regalano un’idea di itinerario da provare.
Lo si può percorrere facilmente anche in poche ore, ma il consiglio è quello di concedersi un intero weekend, soprattutto per fermarsi a Mantova, città che andrebbe scoperta in almeno una giornata intera.
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