Mont Ventoux in moto: itinerario francese | TrueRiders

Mont Ventoux, il Gigante della Provenza

Stefano Maria Meconi  | 21 Apr 2020  | Tempo di lettura: 5 minuti

Dici “Mont Ventoux” e subito ti viene in mente Petrarca… o l’epopea delle due ruote. E non è un caso, perché il Gigante della Provenza, questo è il suo soprannome, è un luogo iconico per ciclisti e motociclisti. Non si tratta di una montagna alpina, è privo di vegetazione ed è spazzato da venti fortissimi: sembra quasi una destinazione da evitare eppure, una volta scoperta, non vedrai l’ora di risalire in cima al Ventoso. Scopriamo perché con un itinerario per il Mont Ventoux in moto!

Mont Ventoux in moto, l’itinerario

Mappa

Itinerario

Il percorso classico occidentale per arrivare a scalare il “Gigante della Provenza” parte da Avignone, la città dei papi. Prendiamo Boulevard de la Ligne e continuiamo su Boulevard Saint-Lazare. Manteniamo la destra per rimanere su Route Touristique du Dr Pons/D225.

Entriamo in n D907, continuiamo su D225, su D942 e alla rotonda rimaniamo su D942. Alla rotonda successiva prendiamo D938 e in quaranta minuti siamo a Malaucène. Borgo del Vaucluse legato alla cosiddetta Cattività avignonese, la città vanta una chiesa romanica infatti realizzata su richiesta di Papa Clemente V che, nel 1305, si spostò da Perugia a Lione trasferendo così la sede apostolica in Francia.

Malaucène
Malaucène, il borgo ai piedi del Mont Ventoux

Da Malaucène continuiamo su D938, svoltiamo a sinistra e prendiamo Rue Pétrarque/D974. Alla rotonda prendiamo la prima uscita per restare su D974. Svoltiamo a destra ed ecco che si apre dinnanzi a noi il Mont Ventoux in tutta la sua bellezza. La strada tortuosa attraversa magici campi di lavanda e dense foreste prima di lasciare intravedere l’imponente montagna calcarea. Fermatevi nel punto di osservazione per ammirare a 360 gradi il panorama straordinario.

Da Malaucène il Mont Ventoux dista circa 20 chilometri e 40 minuti. Oggi è possibile compiere l’ascesa al Monte Ventoso” con una strada impegnativa, ma nel Trecento era sicuramente un’esperienza molto più dura. Non è un caso se la scalata che Francesco e Gerardo Petrarca compirono nel 1336 divenne l’espediente per un testo memorabile e simbolo delle difficoltà morali. 

Mont Ventoux faro
Il faro del Mont Ventoux

Monte Ventoso 

Geografia del Mont Ventoux

Alto 1.912 metri, il Mont Ventoux è isolato rispetto alle altre vette della catena montuosa di cui fa parte. Stiamo parlando della PACA: la regione del sud Francia che include Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Quindi non possiamo definirla propriamente una vetta delle Alpi, considerando che tra l’altro dista 195 chilometri dal Colle dell’Iseran e 132 dal Colle della Maddalena. Con una prominenza di 1150 metri sulla zona circostante, il Monte Ventoso ha un profilo ben riconoscibile per due motivi fondamentali: da un lato l’assenza di vegetazione lo rende un paesaggio lunare e la cima ben visibile addirittura da una distanza di cento chilometri; mentre sulla vetta si trova un osservatorio, una torre bianco-rossa che ricorda le forme di un faro navale.

Ma il Monte Ventoux vanta una particolarissima diversità climatica e naturale. Qui si incontrano piante mediterranee, foreste di faggi e abeti o piante artiche. L’unicità della vegetazione è valsa alla cima la classificazione di Riserva della Biosfera dall’UNESCO

Monte Ventoso, Provenza, estate
Una veduta estiva sui campi di lavanda della Provenza e, sullo sfondo, il Mont Ventoux

Cenni storici

Storicamente la prima ascensione al Mont Ventoux è attribuita a Francesco Petrarca. Lo scrittore italiano lo elesse simbolicamente rifugio ascetico nel 1336. In termini di spedizioni scientifiche invece, le scalate ai quasi duemila metri del Gigante risalgono alla prima metà del Settecento quando matematici, botanici ed entomologi francesi cominciarono ad interessarsi alla vetta. 

Dal punto di vista sportivo, la salita al Ventoux (difficilissima per via delle forti pendenze e dell’ampio dislivello spalmato su pochi chilometri) è una delle più temute del Tour de France. Non è un caso che la Grande Boucle sia passata qui varie volte, ben 16 tra il 1951 e il 2016. In realtà il Ventoux è considerato una sfida estremamente impegnativa per i ciclisti: lo dimostrano la morte di Tommy Simpson nel 1967 poco prima di arrivare in cima e il malore di Eddy Merckx nel 1970. La natura incontaminata, l’altitudine e il paesaggio brullo rendono oggi il Monte Ventoso una meta ambitissima anche per gli appassionati di trekking.

Mont Ventoux strada
La salita al Mont Ventoux con la stazione meterologica in cima

Mont Ventoux dove mangiare

I nostri cugini d’Oltralpe non si fanno parlare dietro in fatto di cibo. Ecco perché l’ascesa al Monte Ventoso in moto non può rinunciare ad una tappa premio per scoprire la cucina provenzale. Ecco tre ristoranti in cui fermarsi in Vaucluse. 

  • Lily et Paul a Bedoin è un ristorantino caratteristico della Provenza. Servizio rapido e cortese, se al calar del sole fa fresco potete chiedere una copertina. Ottimi piatti della tradizione locale realizzati con prodotti genuini.
  • A Table! a Bedoin. Un ristorantino dove trascorrere un pasto piacevole in un clima accogliente. Ottimo rapporto qualità-prezzo e carta dei vini eccellente.

The Chez Toi a Vaison-la-Romaine è un piccolissimo locale in cui rilassarsi tra un calice di vino e un ottimo dessert realizzato in casa.

Scopri anche

  • Titolo: Mont Ventoux
  • Lunghezza (km): 65
  • Partenza: Avignone
  • Arrivo: Mont Ventoux
  • Altezza massina (m s.l.m.): 1912
  • Pendenza massima (%): 20%
  • Principali località attraversate: Malaucène
  • Chiusura invernale: No
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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