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Il Monte Navegna è, insieme al Monte Cervia, una delle due principali vette dei Monti Carseolani. Ci troviamo nell’Alto Lazio, precisamente in provincia di Rieti, immersi in una zona naturale decisamente pregevoli.
Un percorso naturalistico che si può compiere a piedi, in bicicletta o per quanto ci riguarda su due ruote. Per farlo però estendiamo il range alla zona circostante, toccando alcuni dei comuni più belli della zona.
Tutt’intorno, poi, ad attenderci sono due laghi artificiali particolarmente apprezzati dal punto di vista turistico. Un vero e proprio angolo di natura elegante, che per i romani è una delle mete tradizionali della gita fuori porta.
Monte Navegna e Monte Cervia sono inseriti all’interno di una riserva naturale regionale omonima che è stata istituita nel 1988. Il complesso verde occupa una superficie di poco superiore ai 3500 ettari, tutti compresi nella provincia di Rieti.
I comuni coinvolti dalla riserva sono, in ordine alfabetico: Ascrea, Castel di Tora, Collalto Sabino, Collegiove, Marcetelli, Nespoli, Paganico Sabino, Rocca Sinibalda e Varco Sabino.
Si tratta di un territorio a carattere montano-boschivo prevalente, con pochissime tracce di antropizzazione se non quelle afferenti ai pochi insediamenti ivi presenti. Il 70% della sua superficie è coperto da boschi, con la presenza di fiumi e torrenti e, come già accennato, i due laghi artificiali che prendono il nome di Lago del Salto e Lago del Turano.
Con un’altezza di 1508 metri, il Monte Navegna è una delle vette più importante del reatino. Appartiene geograficamente al comune di Rocca Sinibalda ed è il “tetto” della riserva naturale omonima.
Nonostante si trovi politicamente nel Lazio, la montagna appartiene geograficamente all’Appennino abruzzese, del quale costituisce una delle propaggini occidentali.
Il Lago del Salto, con i suoi 10 kmq di superficie, è il più grande lago artificiale della Regione Lazio. La sua nascita risale al 1940, con il completamento della diga del Salto che sbarrava l’omonimo fiume.
L’immediata vicinanza al Monte Navegna è propedeutica anche alla presenza del vicino Lago del Turano. I due bacini sono infatti comunicanti attraverso un canale sotterraneo, lungo nove chilometri, che porta le acque dal Salto al Turano passando proprio nelle viscere della montagna.
Quello del Salto è un lago lungo e stretto, tipico delle forme di allagamento delle vallate (somiglia infatti a un fiordo). Ottima meta turistica durante tutto l’anno, grazie alle sue spiagge balneabili, vi si svolgono anche gare di wakeboard. I comuni più vicini sono Fiumata e Borgo San Pietro.
Grande poco più della metà di quello del Salto, il Lago del Turano si estende per 7 km in lunghezza e circa 1,3 in larghezza. Nasce nel 1939, un anno prima del suo “gemello”, anch’esso tramite la costruzione di una diga.
Grazie a questo intervento si realizzò un nuovo bacino idrico che, controllando le acque, permettesse di evitare le alluvioni nella Piana reatina. Le acque dei due laghi, uniti da un canale artificiale, alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia.
Sulle sue sponde si aprono i borghi di Colle di Tora, Castel di Tora, Ascrea e Paganico Sabino. Castel di Tora è il più celebre, con il suo splendido affaccio sul lago e la passerella sulle acque che la collega alla più vicina sponda.
Iniziamo il nostro mototour intorno al Monte Navegna da Colle di Tora, sulle sponde occidentali del Lago del Turano. Da qui il nostro itinerario prosegue in senso antiorario verso sud, raggiungendo in circa 19 chilometri Collalto Sabino.
Uno dei borghi più belli d’Italia, Collalto si trova a quasi mille metri di altitudine ed è dominato dal Castello baronale. In quest’ultimo si ritrovano ancora gli ampi lavori di rifacimento voluti dal cardinale Francesco Barberini a metà del Seicento.
Terminata la visita al borgo, costeggiamo lievemente l’autostrada A24-E80 per raggiungere Pietrasecca. Qui gli amanti della natura potranno scoprire la Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca, splendido sito naturale con sale sotterranee alte decine di metri.
Rientriamo nel Lazio percorrendo la strada (24 chilometri) che ci separa da Pescorocchiano, dal quale – via Baccarecce – possiamo velocemente deviare verso il Lago del Salto.
L’imponente paesaggio naturale, tra montagne e lago, si fa ammirare passando per Borgo San Pietro, dove è d’uopo fermarsi per una sosta gastronomica vista lago nei ristoranti locali.
Da qui possiamo scegliere se ritornare a Colle di Tora debiando per Varco e Longone Sabino, oppure allungare un po’ il giro. In quest’ultimo caso raggiungiamo Rieti, bella città dell’Alto Lazio dove si visitano i luoghi della predicazione di San Francesco d’Assisi, parte integrante di quel Cammino di Francesco che è tra i percorsi di fede più visitati d’Italia.
Il tratto Borgo San Pietro – Rieti – Castel di Tora, ultimo tratto del viaggio intorno al Monte Navegna, ci impegna per complessivi 56 chilometri, tra il Reatino e l’Alta Sabina.
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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