I Monti Aurunci in moto, un tuffo a strapiombo in un percorso mozzafiato verso il mare: dalle curve della montagna fino alle insenature della Riviera di Ulisse, da Ceprano a Gaeta, nel Lazio Meridionale.
A meno di un centinaio di chilometri dalla capitale, affacciandosi a picco sulle acque cristalline del Mar Tirreno, si eleva il gruppo montuoso dei Monti Aurunci, anticamente conosciuti come Montes Vescini. Una posizione strategica e di tutto rispetto per la loro inaccessibilità, i Monti Aurunci sono stati, durante tutto il Medioevo, la fortezza contro i Saraceni. È su questi monti, infatti, che le popolazioni dei centri costieri hanno trovato rifugio contro le incursioni dei popoli arabi. Ancora oggi le cittadine sorte all’epoca si mostrano ai visitatori in tutto il loro fascino tra il “selvaggio” e l’impenetrabile delle montagne e lo sguardo lungo verso la piana del Garigliano e il mare.
È da qui che oggi parte il motoitinerario di TrueRiders: dal cuore delle montagne del Lazio Meridionale per arrivare al fascino della costa tirrenica laziale. Un percorso di circa 60 km lungo la SR82 che da Ceprano, in provincia di Frosinone, ci porterà dritti a Gaeta, piccolo gioiello della costa tirrenica in provincia di Latina, nel novero del Circeo.
Preparatevi ad affrontare una vecchia statale, la SR82, di tutto rispetto, quasi da percorso da cronoscalata all’insegna di un tracciato panoramistico eccezionale che dalla montagna vi porterà al mare. Attraverseremo la Valle del Liri, inoltrandoci nel cuore del Parco dei Monti Aurunci, per un motopercorso che vi sembrerà davvero un tuffo a strapiombo sul mare. La partenza da Ceprano ci porterà dritti sulle cime del Parco raggiungendo un’altitudine media di 1.300 metri s.l.m. su strade interne costeggiate da una vegetazione fantastica: uliveti, agrumeti e vigneti tanto che percorrerla sarà un vero piacere.
Percorsi in salita più ripida rispetto ad tornanti e gomiti più “easy”, ma non mancheranno anche le curve più goduriose da sdraiarsi quasi a terra. Il manto stradale si presenta ottimale e le strade sono tenute in buone condizioni, ma attenzione al brecciolino! Un motoitinerario anche all’insegna degli odori e dei profumi della natura (per via della vicinanza con il mare), un mix di mare e monti per un percorso di autentico piacere in un alternarsi di paesaggi diversi.
Nel nostro tragitto ci imbatteremo in una serie di cittadine caratteristiche del posto e risalenti, come dicevamo, all’epoca del Medioevo. Arroccate sulle rupi dei Monti Aurunci, questi piccoli nuclei abitati sono del tutto caratteristici del posto: difesi da cinte murarie di pietra antica, conservano gelosamente i propri usi e costumi.
Facilmente riconoscibili quindi nel tragitto, anche perché spesso sono sorvegliate da alti campanili. Tra questi davvero affascinante il borgo di Campodimele, in provincia di Latina, che conserva davvero un aspetto medievale con la suggestiva cinta muraria, dotata di ben dodici torri. Una sosta qui non sarebbe per niente male: una pausa pranzo in qualche trattoria locale e un passeggiata tra l’antico camminamento esterno alle mura, qualcosa di davvero incantevole e d’altri tempi. La gastronomia pontina riuscirà a deliziare il palato grazie al suo abbinamento tra i sapori di mare e quelli di montagna per una proposta culinaria genuina e saporita: i maccaruni ciociari e l’abbacchio alla cacciatora, solo per nominarne alcuni.
Ci troviamo in una zona talmente ricca di bellezze paesaggistiche che gli esempi e le proposte sono veramente diverse. Basti pensare che il Parco dei Monti Aurunci fu eletto a residenza estiva già da molti nobili dell’antica Roma: primo tra tutti, Cicerone.
Avvicinandosi sempre più verso il litorale, dopo aver superato Itri e la sua fortezza medievale (interessante fare anche una sosta qui), il paesaggio cambia ancora una volta per mostrarci uno dei tratti più suggestivi della costa laziale. Sarà un susseguirsi di insenature, cale e baie, viaggiando a contatto ravvicinato con le pareti di roccia a strapiombo sul mare. Gli ultimi 10 km circa del tragitto saranno ricchi di curve di ogni genere, in uno scenario da cartolina. Il consiglio è quello di approfittare di una breve sosta in uno dei diversi punti panoramici che si trovano lungo la strada.
Pian piano vi lascerete alle spalle i Monti Aurunci per avvicinarvi sempre più all’incantevole Gaeta, una vera rarità per il mare laziale. Il nostro consiglio è quello di spegnere i motori e lasciarvi incantare da questa cittadina fatti di vicoli e spiagge, ma anche ricca di proposte architettoniche, prima tra tutte il castello e le numerose chiese cittadine.
Uno spettacolo inimitabile sarà sicuramente fare uno passeggiata nella sua area naturalistica che vi porterà alla suggestiva Montagna Spaccata, un incantevole strapiombo sul mare. Se non soffrite di vertigini sarà uno spettacolo unico ammirare il contrasto tra la luce del giorno che illumina il mare e l’ombra delle rocce. E poi, come non deliziarvi con le specialità di mare del posto: la zuppa di pesce e le sogliole gratinate accompagnate da un ottimo vino locale come il Falerno bianco e il Cecubo rosso.
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