Monti Ernici, tra abbazie e borghi medievali - TrueRiders

Monti Ernici, tra abbazie e borghi medievali

Stefano Maria Meconi  | 25 Mag 2020  | Tempo di lettura: 5 minuti
  • Titolo: Monti Ernici
  • Lunghezza (km): 84
  • Partenza: Collepardo
  • Arrivo: Fiuggi
  • Principali località attraversate: Certosa di Trisulti, Santa Maria Amaseno, Casamari, Boville Ernica, Frosinone, Fumone, Lago di Canterno
  • Chiusura invernale: No

La catena montuosa subappenninica dei Monti Ernici si trova nel Basso Lazio, più precisamente nelle prossimità della Ciociaria. È una zona di particolare pregio naturalistico e non solo, che si trova al confine con l’Abruzzo. Dalla regione de L’Aquila è separata appunto da vette piuttosto importanti, che superano anche i 2000 metri.

Visitare questo angolo del Lazio, che corrisponde pressoché per intero alla provincia di Frosinone, significa immergersi in un suggestivo susseguirsi armonico di paesaggi di montagna, ma non solo. Diciotto comuni da visitare per carpire antichi segreti, scorgere monumenti millenari e apprezzare le tradizioni culturali ed enogastronomiche della zona.

Il tutto, viaggiando in modo ma lasciando di tanto in tanto spazio a piacevoli passeggiate, per assaporare tutto il bello di una delle zone montuose più interessanti della regione. Pronti a partire con TrueRiders?

Tutto quello che c’è da sapere sui Monti Ernici

Geografia

monti ernici

Panorama sui Monti Ernici con le cime più alte ancora innevate

Monti Ernici costituiscono una delle sette suddivisioni del Subappennino laziale (insieme ai Monti Simbruini, Cantari, Tiburtini, Prenestini, Ruffi e Affilani). Gran parte della catena montuosa divide sia geograficamente che politicamente Lazio e Abruzzo, perché è qui che passa il confine tra province di Frosinone e L’Aquila.

Il punto più alto degli Ernici è il cosiddetto Monte del Passeggio, a 2064 m s.l.m. ma sono complessivamente quattro le vette sopra quota duemila. Al Passeggio si aggiungono infatti Pizzo Deta (2041), Monte Fragara (2006) e Monte Ginepro (2004).

zompo lo schioppo

Una delle cascatelle della Riserva naturale di Zompo Lo Schioppo, lungo il tratto abruzzese dei Monti Ernici

La dorsale settentrionale, quella di Campocatino-Pozzotello-Monte Monna, rimane di poco sotto ai duemila metri. Qui è possibile raggiungere la località di Campocatino, molto apprezzata per i suoi impianti sciistici particolarmente frequentati dai romani.

Il complesso geografico occupa anche una piccola parte della Regione Abruzzo, in corrispondenza dei comuni di Balsorano, Morino e San Vincenzo Valle Roveto. A Morino si trova la riserva naturale di Zompo Lo Schioppo, con le sue cascatelle: il rumore dell’acqua che cade ricorda quello di uno scoppio, da cui il nome dialettale schioppo.

Cosa vedere nei dintorni

La zona dei Monti Ernici è storicamente ricca di edifici religiosi, soprattutto monastici di grandissimo interesse. Poco lontano dal confine, in località Collepardo, si può visitare la Certosa di Trisulti. Sebbene la presenza di una comunità religiosa in loco risalga al 996, a opera di San Domenico di Sora, il complesso oggi visibile è del XIII secolo.

Consacrata a San Bartolomeo, la Certosa fu voluta da Papa Innocenzo III, Lotario dei conti di Segni, che ora originario proprio di questi luoghi. L’edificio deve il suo nome ai tre salti, quelli di un castello ormai scomparso i cui accessi davano verso l’Abruzzo, Roma e le aree meridionali dello Stato della Chiesa.

abbazia di casamari

La facciata della chiesa nella storica Abbazia di Casamari, costruita a inizio Duecento

L’intero complesso monumentale è gestito, sin dal 1947, dai Cistercensi, che reggono la vicina Abbazia di Casamari. Quest’ultima si trova a Veroli e fu costruita tra il 1203 e il 1217. Di particolare impatto scenico è la chiesa gotica, con le sue architetture in pietra viva, che richiamo lo stile francese. Di particolare interesse a Casamari è la Biblioteca del Monumento nazionale, che ospita oltre mezzo milione di libri. La liquoreria di Casamari, gestita direttamente dai frati, è una delle pochissime in Italia a produrre la cosiddetta tintura imperiale, un distillato alcolico di erbe con gradazione 90% che ha numerosi usi, sia alimentari che farmacologici (opportunamente diluita).

Lungo il percorso meriteranno sicuramente una visita anche il borgo storico di Boville Ernica con le sue mura megalitiche, Fumone con il castello che ospitò Papa Celestino V – imprigionatovi dal successore Bonifacio VIII.

Interessante dal punto di vista naturalistico è infine il Lago di Canterno, sessantamila quadrati di bacino naturale piuttosto profondo (fino a 25 metri) seminascosto da una zona boschiva-collinare.

Monti Ernici in moto

Mappa

Percorso

85 chilometri, ma ben sette tappe intermedie: ecco la proposta TrueRiders per scoprire i Monti Ernici in moto. Un itinerario breve che richiederebbe un paio d’ore al massimo ma che, se proprio volete prendervela con calma, potete affrontare in un weekend, dedicandovi di volta in volta alle tappe già descritte e a quelle che approfondiremo.

Si parte da Collepardo, piccolo comune del frusinate caratterizzato dalla presenza di importanti siti carsici. Tra questi le grotte dei Bambocci e il Pozzo d’Antullo, testimonianze della grande attività geologica della zona.

Da qui sono sei i chilometri, ricchi di tornanti, che ci portano fino alla certosa di Trisulti, splendido luogo della fede immerso nel verde degli Ernici. Una approfondita visita prima di ripartire alla volta di Casamari, che raggiungiamo in venti chilometri lungo la SP224, attraversando Santa Maria Amaseno.

L’Abbazia si trova in una zona poco abitata, ricca di verde e decisamente serena, dove si respira la vera area spirituale del luogo. Boville Ernica, a meno di sette chilometri, ci aspetta per farci ammirare i suoi panorami sulla Bassa Ciociaria. Qui vale la pena fermarsi in una delle tante trattorie locali, assaggiando così le tipiche specialità ciociare.

A stomaco pieno riprendiamo la strada dei Monti Ernici raggiungendo, attraverso la SR14, Frosinone. Uno dei due capoluoghi del Basso Lazio e “capitale” della Ciociaria, si caratterizza per il suo assetto abbastanza moderno. Molte delle sue tracce medievali andarono perdute nel grave terremoto del 1349.

Da Frosinone risaliamo alla volta di Fumone (18 km lungo la SP35-36), dedicandoci una passeggiata nel suggestivo centro storico. Prima di raggiungere la nostra meta, Fiuggi – una delle località termali più celebri del Lazio – deviamo verso il Lago di Canterno: non è balneabile, ma una rinfrescante passeggiata tra le sue sponde farà decisamente piacere a tutti.

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Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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