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Palermo Sciacca, la Sicilia dei due mari in moto

Stefano Maria Meconi  | 11 Mar 2020  | Tempo di lettura: 5 minuti

La Palermo Sciacca è una delle principali direttrici della Sicilia occidentale. Del resto unisce due città che, nei rispettivi quadranti, hanno una certa importanza.

Palermo è infatti il capoluogo regionale della Sicilia, nonché la sua città più popolosa con quasi 700mila abitanti. Per contro, Sciacca conta “soli” 44mila abitanti, ma è una meta turistica di particolare interesse, anche grazie al suo storico Carnevale.

Viaggiare tra le due città è un’esperienza molto facile grazie alla SS624, percorso che però noi non faremo. Nel corso dell’articolo vi parleremo della direttrice statale e dell’itinerario che abbiamo studiato per voi.

Palermo Sciacca in moto

Mappa

Percorso

Affrontiamo il tortuoso (ma appagante) percorso della Palermo Sciacca partendo proprio da quest’ultima e risalendo la Sicilia da sud a nord.

Quello che ti invitiamo a fare con noi è un Sicilia tour di 224 chilometri, che al netto delle soste si percorre in circa 5 ore. Dato il numero di luoghi che visiteremo potrai tuttavia immaginare di suddividerlo in due tappe, magari per un weekend nella splendida isola del Mezzogiorno.

Lasciata Sciacca, delle cui bellezze abbiamo parlato più sopra, iniziamo il tour della Palermo Sciacca e ci immettiamo sulla SS115 in direzione di Santa Margherita di Belice. La località merita già una deviazione, perché è qui che si trova Palazzo Gattopardo. Meglio noto come Palazzo Filangeri di Cutò, è la sede del Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Prendiamo la SP70 e arriviamo così a Sambuca di Sicilia, non distante dal Lago Arancio. Città del vino, l’antica Zabut è stata proclamata Borgo dei Borghi nel 2016 dal programma tv Kilimangiaro.

Nella bella Sambuca di Sicilia è possibile visitare, tra gli altri, il Santuario di Maria Santissima dell’Udienza, Palazzo Panitteri e i resti dell’antichissimo Fortino di Mazzallakkar, costruito intorno all’830 dagli Arabi.

Proseguiamo tramite la SP69/SP90 arrivando in circa 15 chilometri, molti dei quali ai fianchi del Monte Genuardo, a Contessa Entellina. Siamo già nella provincia di Palermo, nel cuore del Belice che nel 1968 fu devastato da uno dei più gravi terremoti dell’Italia contemporanea.

Contessa Entellina è una delle località siciliane dove è sopravvissuta la comunità arbereshe, e dove si parla ancora correntemente l’albanese. Di particolare pregio tutta l’area, con le sue chiese bizantine, le riserve naturali e le tante zone coltivate a uva.

Sono 24 i chilometri, da percorrere lungo la SP12, che ci separano da Salaparuta. Anch’essa distrutta dal sisma del 1968, oggi poggia gran parte della sua economia sulla produzione del Salaparuta DOC, tra i migliori vini della Sicilia.

Lungo la strada (30 km) della Palermo Sciacca che ci porta a Gibellina Nuova ne approfittiamo per una deviazione a Gibellina Vecchia, il borgo distrutto dal terremoto del Belice dove si può visitare il cretto di Burri, una delle più grandi opere di street-art al mondo.

La nuova Gibellina è quasi una “città di fondazione”, dove convivono elementi architettonici modernissimi, spazi ampi ed edifici bassi. Un laboratorio dell’architettura dalle alterne fortune, ma anche un esempio di ricostruzione “illuminata”.

Meno di 20 chilometri ci separano da Calatafimi, dove si visita l’antichissimo Tempio di Segesta, e circa 18 da Alcamo. Siamo quasi in dirittura d’arrivo, ma ci fermiamo ad ammirare quella che è la Terrazza palermitana per definizione, con il suo panorama straordinario sulla natura circostante.

Ultime due tappe intermedie (44 km la prima, 22 la seconda) sono Piana degli Albanesi con la sua isola linguistica arbereshe e Monreale. Quest’ultima, sede arcivescovile, ha una particolare curiosità: è il sesto comune più grande d’Italia e il secondo, dopo Roma, con più comuni che vi confinano.

Sono quindici i chilometri che ci portano a conclusione di questo itinerario sulla Palermo Sciacca, con meta finale il capoluogo siculo.

Palermo Sciacca: due città da scoprire

Cosa vedere a Palermo

Città simbolo della Sicilia, tra abitudini tradizionali e monumenti, Palermo è la cartina tornasole della Trinacria. Una meta mite in inverno e caldissima in estate, abitata già in età Paleolitica e ricca di testimonianze storiche.

Fenicia, greca, romana, araba, normanna e spagnola: Palermo è il crocevia del Mediterraneo e non fa nulla per celarlo. Dalla cucina locale al dialetto, passando per i monumenti patrimonio dell’Umanità UNESCO, tutto dipinge la sua natura iconica.

Da visitare la Cattedrale della Vergine, la Cappella Palatina e il Castello della Zisa, dove ammiriamo uno dei migliori esempi dell’architettura arabeggiante siciliana.

Immergetevi nel quartiere della Vucciria, visitate i mercati locali e concedetevi uno sfizioso aperitivo con pane e panelle, cannoli e le arancine (che a Catania chiamano, invece, arancini). Qualsiasi sia la vostra vacanza ideale, difficilmente Palermo vi deluderà!

Cosa vedere a Sciacca

L’Anfiteatro del Mediterraneo. Potremmo definire così Sciacca, città dalla curiosa forma a emiciclo bagnata dal Canale di Sicilia. Sono ben trentatré i chilometri di costa di questa località dell’agrigentino, protetta dal Monte Kronio e ricchissima di acque termali.

Dal clima temperato, la bella località con i suoi colori ocra merita sicuramente una visita per molti motivi diversi. Gli amanti della cultura apprezzeranno un tour del centro storico, dove emerge il curioso profilo della Basilica del Soccorso, edificio del XII secolo dallo stile dichiaratamente normanno.

Interessanti anche le architetture civili, come i palazzi Bertolino-Tommasi o il Manno. Incredibile è la vista del Castello Incantato, un giardino scultoreo dalle forme più diverse, realizzato nella prima metà del Novecento da Filippo Bentivegna.

La Strada statale 624

La SS 624 Palermo Sciacca è una strada statale (già strada di grande comunicazione) che unisce le due località siciliane sin dagli anni Cinquanta.

Il percorso è lungo 82,571 chilometri con estremità settentrionale Palermo (via Ernesto Basile) e meridionale in Bivio San Bartolo, alla confluenza con la SS 115 Sud Occidentale Sicula (Marsala – Lercara Friddi).

Pur terminando prima di Sciacca (7 km circa) è il percorso più diretto tra le due città. Si tratta di un percorso veloce e strategicamente rilevante, poiché non attraversa comuni o città. In questo modo, la velocità media può mantenersi più alta, realizzando così l’idea di strada di scorrimento che era all’origine del percorso.

Deviando dalla SS 624 è possibile raggiungere alcune località di grande pregio turistico, come Piana degli Albanesi, Salaparuta, Santa Margherita di Belice e Sambuca di Sicilia.

Palermo Sciacca: consigli utili

Miglior periodo per andare

La Sicilia è un’isola dal clima mite pressoché tutto l’anno. Le zone toccate dalla Palermo Sciacca non sono particolarmente alte, dunque il rischio di nevicate in inverno è ampiamente ridotto.

In ogni caso sono sconsigliabili i mesi “caldi” dell’estate, luglio e agosto, poiché le temperature possono essere davvero molto alte. Da preferire invece giugno e settembre, mesi più miti e con una presenza turistica diradata.

Scopri anche la Costa trapanese in moto, l’altro lato della Sicilia occidentale

  • Titolo: Palermo Sciacca
  • Lunghezza (km): 224
  • Durata: 5 ore
  • Partenza: Sciacca
  • Arrivo: Palermo
  • Principali località attraversate: Sambuca di Sicilia, Contessa Entellina, Salaparuta, Nuova Gibellina, Calatafimi, Alcamo, Partinico, San Giuseppe Iato, Piana degli Albanesi, Monreale
  • Chiusura invernale: No
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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