Passo dei Mandrioli, itinerario tra gli Appennini tosco-emiliani - TrueRiders

Passo dei Mandrioli, itinerario tra gli Appennini tosco-emiliani

Stefano Maria Meconi  | 10 Set 2018  | Tempo di lettura: 2 minuti
  • Titolo: Passo dei Mandrioli
  • Lunghezza (km): 56
  • Durata: 90 minuti
  • Partenza: Balze di Verghereto
  • Arrivo: Poppi
  • Altezza massina (m s.l.m.): 1173
  • Pendenza massima (%): 10%
  • Principali località attraversate: Verghereto, Passo dei Mandrioli
  • Chiusura invernale: No

In una zona ricca di tesori naturalistici, il Passo dei Mandrioli è un valico che suscita sicuramente interesse nel motociclismo.  Il territorio appenninico nel quale si inserisce il Mandrioli era, già in passato, luogo di passaggio tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Una mulattiera, infatti, permetteva di raggiungere Bagno di Romagna e Poppi, passando per il Santuario della Verna. Il valico di specie fu invece realizzato in epoca relativamente recente, e precisamente dal 1870 al 1882, su progetto di Alcide Boschi, come parte integrante della SS71 Umbro Casentinese Romagnola, che unisce Montefiascone a Ravenna.

Passo dei Mandrioli in moto

Mappa

Percorso

Il percorso del Passo dei Mandrioli non è particolarmente lungo, ma attraversa una zona decisamente pregevole. Partiamo da Balze, uno dei comuni che si trova nei pressi della Sorgente del Tevere, e procediamo lungo la SP38 fino a incontrare la SS3bis (la Via Flaminia), che ci porta verso Verghereto prima, e Bagno di Romagna poi. Qui deviamo sulla SR71 che ci permette di arrivare al Passo dei Mandrioli: la strada è ricca di curve, e particolarmente scenografica. Una volta superato il valico si ridiscende sul versante toscano per la stessa strada, arrivando a Soci prima, e a Poppi poi.

Tutto quello che c’è da sapere sul Passo dei Mandrioli

Passo dei Mandrioli
Passo dei Mandrioli: la cartellonistica segnaletica è completamente coperta dagli adesivi di motociclisti e non solo

Il Passo dei Mandrioli raggiunge una quota non particolarmente alta, 1.173 metri sul livello del mare.  La zona, caratterizzata da un significativo patrimonio geologico, si divide tra la zona degli Scalacci (delle conformazioni sedimentarie tipiche della zona) e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Il percorso, che è “di crinale” (ovvero passa sul fianco della montagna) è punteggiato di alcuni luoghi interessanti, come l’antica casa del pittore Giovanni Marchini, l’edificio dell’albergo-ristorante Raggio, e il podere Recetto. Il dislivello complessivo della strada (sul lato che parte da Bagno di Romagna) è di 675 metri, con una pendenza variabile dal 6 al 10%.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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