Passo del Bracco, itinerario in moto sugli Appennini Liguri

Passo del Bracco, in moto sugli Appennini Liguri

Redazione TrueRiders  | 30 Mag 2017  | Tempo di lettura: 3 minuti
  • Titolo: Passo del Bracco
  • Lunghezza (km): 28.4
  • Durata: 45 minuti
  • Partenza: Deiva Marina
  • Arrivo: Moneglia
  • Altezza massina (m s.l.m.): 615
  • Pendenza massima (%): 7,1%

A 615 metri sul livello del mare il passo del Bracco è una delle tante zone, sparse per la penisola, amate dai centauri italiani. Una strada corta, ma dalla bellezza unica. Così famosa visto anche il numero di smanettoni che potreste incontrare in questo tratto della Liguria.

Il Passo del Bracco è un valico dell’Appennino ligure, non è una pista di moto GP. È doverosa fare questa necessaria premessa perché sono tantissime le persone che, prese chissà da quale fomento, si mettano a guidare a censurabili velocità. Divertimento, ma sempre rispetto nei limiti del codice della strada, della prudenza e del buon senso. Il nostro breve (ma intenso) itinerario parta dal paese rurale di Brugnato.

La località, posta in una delle rare spianate del fiume Vara, ha anche uno scorcio stupendo nella zona del centro storico tanto da essere inserita dall’assemblea dei comuni italiani nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Tra i monumenti di maggior interesse ci sono la concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, il convento dei Padri Passionisti e il santuario di Nostra Signora dell’Ulivo.

Informazioni utili

Passo del Bracco in moto. L’itinerario

Lasciato Brugnato si imbocca la SP 566 della val di Vara in direzione Carrodano. È impossibile non notare un lungo tratto di strada che attraversa una fitta vegetazione fatta da boschi di castagni. Si raggiungerà la località di Ca’ di Vara per poi incontrare un bivio. Sulla destra c’è Sesta Godano, sulla sinistra Carrodano.

Il nostro tragitto continua proseguendo in direzione di quest’ultimo. A Corrodano si potranno ammirare le due località principali, Carrodano Sottano e Carrodano Soprano. Nel borgo inferiore da non perdere c’è la bella chiesa di Santa Felicita. A Carrodano Superiore invece ci sono i ruderi dell’ospizio di San Nicola, nei pressi della zona si può fare tappa anche al lago di Mattarana (conosciuto dagli abitanti del territorio semplicemente come “Il Lago“). Il bacino d’acqua, di origine artificiale, ha nelle sue sponde, immerse nel verde dei pini, una splendida vista sulle Alpi Apuane.

Ritorniamo sulla strada principale per poi arrivare alla volta del Passo del Bracco. La strada sale e la guida comincia a essere divertente. A ogni curva, infatti, può anche capitare di incontrare tanti altri motociclisti. Tornanti che possono essere molto intensi e uno scenario naturalistico in grado di far capire come certi contesti siano il miglior sfondo per i propri raid sulle due ruote.

Raggiunta la sommità del passo, in località Casa Marcone, è il momento di fare una sosta. Qua potrete riposarvi, godervi lo scenario sugli Appennini e rilassarvi pensando all’ennesima bella esperienza fatta in sella. Se poi si vorrà scambiare qualche chiacchiera con altri motociclisti, anche questo sarà possibile. Anzi, la diversità di opinioni e le idee su come questo stila di vita (del motociclista) sia il migliore per scoprire nuovi luoghi.

L’ultimo tratto ci riporterà alla volta di Sestri Levante intraprendendo una discesa lunga e dolce. Si oltrepassano i centri abitati di Moneglia e Riva Trigoso, mete balneari incastonate nelle più classiche e affascinanti insenature della Liguria. Per raggiungere Sestri Levante basterà seguire le indicazioni che coincidono con il cammino della SS1. Qua una pausa gastronomica va fatta.

Potrete assaporare la ciuppin (una zuppa di pesce a base di scorfano rosso, gallinella, cappone e sarago), rinfrescarsi con del paciugo (un gelato base di crema alla vaniglia insaporita con amarene snocciolate e sciroppate) o optare per un grande classico come le trofie al pesto. Il giro termina ritornando verso sud in direzione La Spezia, il consiglio è fare sempre l’Aurelia SS1 e perdersi nell’entroterra.

Se qualora però si avesse voglia di mare si può prendere un pezzo di autostrada e andare in direzioni delle Cinque Terre, forse non il massimo dal punto di vista motociclistico (questo tratto di costa ligure è per lunghi chilometri accessibile solo attraverso la ferrovia), ma sicuramente eccellente se si volesse andare alla ricerca di un contesto marittimo come pochi altri posti al mondo.

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