Il Passo Penice (o più comunemente Passo del Penice) è uno dei più celebri percorsi dell’Appennino Ligure. Nonostante appartenga geograficamente alla Liguria, però, questo percorso unisce altre due regioni, precisamente Lombardia ed Emilia-Romagna.
Sono zone, queste, particolarmente interessanti sotto il profilo mototuristico poiché non distanti dalle grandi mete del Nord Italia. Nonostante ciò, quell’aspetto ancora un po’ selvaggio, immerso nella campagna, ci regala dei panorami e delle sensazioni di sicuro stupore.
Ripercorreremo il cammino di San Colombano, il patrono dei motociclisti e toccheremo alcune interessanti località tutte da scoprire.
Pronti a partire?
Indice dei contenuti
Tutto quello che c’è da sapere sul Passo Penice
Geografia
Il Passo Penice si trova a un’altezza di 1149 m s.l.m. nelle propaggini settentrionali degli Appennini Liguri. Più precisamente, il collegamento unisce le località di Varzi (PV), Romagnese (PV) e Bobbio (PC).
La strada è sovrastata dal Monte Penice, alto 1490 metri e spartiacque tra ben quattro territori: l’Oltrepò Pavese, la Valle Staffora, la Val Trebbia e la Val Tidone. Per chi volesse, il Penice è raggiungibile fino alla vetta con una comoda strada asfaltata che, una volta giunti in vetta, ci regala un panorama mozzafiato.

La storia di San Colombano
Colombano di Bobbio fu un monaco irlandese, vissuto a cavallo tra il VI e il VII secolo. A lui si devono lunghe e proficue azioni di evangelizzazione in tutta Europa, soprattutto in Francia e in Italia.
Il monachesimo irlandese, nelle sue fasi primigenie, si diffuse nell’Europa continentale proprio grazie a lui. Nei suoi numerosi viaggi tra Francia e Italia (è patrono anche di Luxeuil-les-Rains, città della Borgogna) espresse più volte il suo auspicio per l’unità degli europei, che gli sono valsi il riconoscimento di “santo europeo” dall’allora Papa Benedetto XVI.
L’arrivo a Bobbio si deve a una serie di eventi: cacciato dalla Francia dalla regina Brunechilde dei Visigoti, preoccupata dal forte seguito dei suoi religiosi, vagò prima in Germania, per poi raggiungere l’Italia nel 612.

Qui, lungo la strada per Roma (dove avrebbe dovuto incontrare Papa Bonifacio IV), si fermò a Bobbio nel 614 e ampliò le strutture intorno alla fu Chiesa di San Pietro (oggi sostituita dall’edificio del Castello Malaspina). Pur volendo Clotario II, Re dei Franchi, che Colombano tornasse in Francia per proseguire la sua predicazione il religioso rimase a Bobbio, dove morì nel 615.
Il suo spirito intraprendente, i costanti viaggi, la ricerca del dialogo e dell’incontro hanno fatto sì che nel 2002 la chiesa lo proclamasse santo patrono dei motociclisti, con una cerimonia tenutasi proprio sul Passo Penice alla presenza delle autorità vaticane, italiane e irlandesi, suo paese di origine.
La sua figura viene ricordata annualmente nel Columban’s Day, un incontro internazionale di fede e spiritualità. Nel 2014 l’evento si è tenuto a Roma, alla presenza di Papa Francesco, in occasione del 1400° anniversario della morte di San Colombano di Bobbio.
Passo Penice in moto
Mappa
Percorso
L’itinerario del Passo Penice parte da Voghera, la città del pavese famosa per la sua casalinga, e passando per il Passo del Penice raggiunge Bobbio, nel piacentino, con un percorso di 60 chilometri. Pochi? Forse sì, ma sicuramente giusto per una interessante escursione extra-regionale, a base Appenninica!
Usciti da Voghera, dopo aver superato il Ponte Rosso, ci indirizziamo su Via Negrotto Cambiaso, che cambia poi nome in SP51 fino a Retorbido, per poi diventare SP1 per 3 chilometri, fino a costeggiare Rivanazzano Terme.
Da qui, inizia il percorso della SP461, inizialmente una strada statale poi declassata a strada provinciale “del Passo Penice”, la cui lunghezza complessiva, di poco superiore ai 57 chilometri, copre praticamente per intero la distanza stessa del nostro itinerario.
Per un buon tratto del percorso in direzione del Passo Penice, seguiamo a pochissima distanza il confine tra Piemonte e Lombardia, mentre al contempo ci avviciniamo al valico appenninico.

Il percorso che ci porta in vetta è piuttosto interessante sotto il profilo panoramico. La strada non presenta invece particolari elementi di difficoltà, risultando adatta per una “passeggiata” in moto.
Prima di giungere sul valico, entriamo nel confine della Riserva Naturale Monte Alpe, della quale godiamo dei bei panorami. La strada è di realizzazione particolarmente recente. Il suo completamento risale al 1927, secondo un pionieristico progetto affidato a Carlo Muzio, canonico locale.
Una volta oltrepassato il Passo Penice, il nostro percorso inizia a decrescere in direzione di Bobbio. Siamo dunque pienamente nel territorio dell’Emilia Romagna.
La strada verso Bobbio (14 km in tutto) è lievemente più tortuosa di quella che procede dalla Lombardia. La sua brevità rende il dislivello è decisamente maggiore, essendo la destinazione a soli 272 metri di quota.