
Solo un metro separa la località protagonista dell’odierno mototour dai 2.000 metri d’altitudine e proprio questa “imperfezione” lo rende ideale per un viaggio indimenticabile. Siamo in mezzo alle Alpi francesi a goderci i tornanti, il respiro del motore e il vuoto tutto intorno. Nell’Isère francese fa da stretto contatto tra Les Deux Alpes e l’Alpe d’Huez, note tappe del Tour de France, passando per quello che è quasi il tetto del mondo, ma anche una delle strade più terrificanti in zona. Allora pronti in sella e si parte!

Il Col de Sarenne non è il valico più alto delle Alpi francesi, non è il più famoso e, di sicuro, non è quello con più tornanti, ma è quello che ti ricorda perché i centauri sorridono quando parlano di “strade vere”. Il Col de Sarenne è uno stupendo valico a 1.999 metri e fa da prova vivente che i record a volte non sono necessari per la gloria. La salita dal versante di Bourg-d’Oisans fa da antipasto ai 12.8 chilometri, con una pendenza media del 7.5%, più che sufficienti per far lavorare la moto. A ciò si aggiunge un modesto gruppo di 18 tornanti, con diversi stretti che forzano a rallentare. E l’asfalto, nella ricetta, è accidentato quanto basta.
Il traffico non esiste sul quasi-tetto-de-tout-le-monde che da sui ghiacciai della Sarenne, la pista sciistica “nera” più lunga d’Europa, gli stessi che alimentano il torrente verso l’Alpe d’Huez. Non è la salita più famosa, ma è stata sicuramente una delle strade più terrificanti del Tour de France del 2013 (18° tappa). La discesa è molto tecnica, con quasi zero guardrail, quindi andate adagio. La difficoltà sta negli ultimi 5 chilometri: dall’Alpe d’Huez l’asfalto praticamente finisce e cede il posto a sterrato e qualche scolatoio in pietra molto rudimentale. E qui si capisce perché l’itinerario è estraneo al turismo di massa.
Parti da Grenoble imboccando Rue Lamartine e segui la D1090 fino alla A41. Vai sulla N87 che ti porta verso la D524 e avvicinati a Saint-Martin-d’Uriage. Vai verso nordest per Place de la Mairie e svolta a destra sulla D111, che ti porta verso l’alta quota. La D111 ti conduce per paesaggi sempre più alpini fino a Chamrousse, dove il panorama diventa serio. Tieni sulla D111 fino a Séchilienne, poi lascia temporaneamente la montagna per farti una zona più dolce seguendo Place Melle, Les Nodes e Rochasson verso la D1091A.
Prendi quindi la D1091 fino a Livet-et-Gavet, ultimo avamposto prima dell’ascesa, e fai pausa. Raggiungi Chemin des Grand Champs, vai per strade locali (Rue du Grand Galbert e Rue des Claux) finché non torni sulla D1091. Presta attenzione agli avvisi di possibili chiusure stagionali, poi svolta per Le Clapier per un’ultima sosta. Riprendi la D1091 e devia sulla D213 fino a Les Deux Alpes, la famosa stazione sciistica.
Qui comincia la parte più bella: torna sulla D1091 per poco e imbocca la D25 in salita. Continua sulla D25A e, infine, sulla Route du Col de Sarenne, il sentiero che, con i suoi tornanti, ti porterà fino ai 1.999 metri del Col de Sarenne. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la D524 da Grenoble, la D111 per Chamrousse, la D1091 per la parte centrale dell’itinerario, la D213 verso Les Deux Alpes e la D25/D25A con la Route du Col de Sarenne per la salita finale.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
Voglia di un viaggio che vi faccia fare l'andirivieni tra i confini italiani e ...
Tra le pareti verticali delle Dolomiti Bellunesi, ai piedi della Marmolada e lungo ...
Grigia, nebbiosa, umida e noiosa, una vera zona infelice dove nessuno vorrebbe ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur