Transalpina, è lei la strada più famosa della Romania

Stefano Maria Meconi , 17 Giu 2020
  • Lunghezza (km): 133
  • Durata: 3 ore, 14 minuti
  • Chiusura invernale: No
  • Partenza: Novaci
  • Arrivo: Sebeș
  • Principali località attraversate: Rânca, Obârșia Lotrului

La Romania è uno degli stati dell’Est Europa più amati dai motociclisti, grazie a itinerari da sogno come quello della Transalpina. Le “Alpi romene”, così vengono chiamate, sono infatti vette superiori ai duemila metri sulle quali si aprono strade mozzafiato.

Non solo dunque la Transfăgărășan con le sue curve e gli affacci panoramici impareggiabili, ma anche questa direttrice che unisce due medie città dell’entroterra romeno.

Quale modo migliore per scoprirla se non affidarsi alla nostra fedelissima due ruote? È così infatti che supereremo gli amplissimi dislivelli di questa strada dei Monti Carpazi, andando a scoprire tutto il bello della natura romena.

Tutto quello che c’è da sapere sulla Transalpina

Geografia

La Transalpina si trova nel gruppo montuoso di Parâng, parte integrante dei Carpazi meridionali. Le due città congiunte dalla strada, Sebeș e Novaci, si trovano a metà strada tra Cluj-Napoca Craiova, non lontanissime dal confine serbo-bulgaro.

Novaci, in particolare, dista 256 chilometri dalla capitale Bucarest, che si trova nel quadrante di sud-est della nazione.

Storia e curiosità

La costruzione della strada Transalpina, o DN67C (Drumul National 67 C) risale ai primi anni del Novecento. Fu l’allora Re Carol II a volere questo collegamento, di difficile realizzazione vista l’altezza delle montagne e le condizioni di lavoro spesso incredibilmente proibitive nei mesi invernali.

Il percorso supera un dislivello complessivo di migliaia di metri, raggiungendo il suo punto più alto nel Passo Urdele a 2.145 m s.l.m.

Le due regioni collegate, l’Oltenia e la Transilvania, sono spesso difficilmente raggiungibili nei mesi invernali durante i quali la Transalpina rimane chiusa. Ecco perché, tra il 2007 e il 2012, sono stati portati avanti dei lavori per ammodernare e rendere più sicura questa che è generalmente considerata come una delle più belle strade d’Europa.

transalpina
Un tratto di Transalpina che mostra la costruzione a “picco” sulle vette dei Carpazi

Il tracciato originale, secondo la leggenda, era odiato da Nicolae Ceausescu, il dittatore comunista che governò sulla Romania nel periodo post-bellico. Ecco perché volle la costruzione di una strada ancor più alta e ardita, la Transfagarasan appunto, che è spesso chiamata la Follia del dittatore.

Ancora oggi la Transalpina è una rotta di fondamentale importanza turistica per l’intera zona montuosa della Romania. La sua gestione è affidata all’ente di tutela delle autostrade e strade nazionali, la Compania Națională de Autostrăzi și Drumuri Naționale din România.

Transalpina in moto

Mappa

Percorso

Iniziamo il nostro viaggio d’autore lungo la Transalpina dalla sua estremità meridionale, Novaci. Si tratta di un piccolo comune rurale di appena cinquemila abitanti, tradizionalmente abitato dai pastori. Vi si nota la diversità di stile architettonico tra le realtà di Oltenia e Novacii Straini.

Immettendoci subito sulla 67C, in circa dodici chilometri arriviamo a Rânca, una sorta di resort di montagna voluto dal governo di Bucarest per favorire il turismo e l’economia della regione. Si trova a quota 1600 metri circa ed è organizzato sul modello di città di montagna del Centro Europa.

Il percorso prosegue attraversando abitati di montagna dove si percepisce l’imperfetto sviluppo dell’economia e delle condizioni di vita del paese. Ambiti rurali caratterizzati da abitazioni colorate, con tetti spioventi, ai lati della principale strada della zona ci accompagnano via via salendo di quota.

La Transalpina si fa più tortuosa una volta attraversato il confine tra i distretti di Gorj e Valcea. Qui raggiungiamo la località di Obârșia Lotrului con i suoi resort per sciatori e amanti della montagna. Chi vuole può deviare di qualche chilometro lungo la 7A per raggiungere il Lacul Vidra (Lago di Vidra), uno splendido bacino che circonda il complesso sciistico di Domeniul Schiabil.

lacul vidra
Il Lacul Vidra (o Lago di Vidra) visto dall’alto del complesso sciistico che lo circonda, lungo la Transalpina

Al confine tra i distretti di Sibiu e Alba incontriamo il Lago di Oașa, anch’esso di natura artificiale ma perfettamente inserito negli splendidi panorami di quest’angolo di montagna della Romania.

Poco più in là, sempre lungo la strada 67C, ci attende anche l’affaccio panoramico del lago di Tău Bistra, immerso in una zona quasi del tutto rurale con alcune strutture ricettive: una meta ideale per chi cerca relax e quiete nel cuore delle vette romene.

Prima di giungere a destinazione, il percorso ci regala ancora alcuni luoghi decisamente interessanti. Tra questi i resti dell’antica fortezza dacia di Căpâlna, che anticipa di qualche decina di chilometri l’arrivo a Sebeș.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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