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Sulle due ruote nel lontano Oriente per un percorso davvero speciale. Da Nikko al lago Chuzenji, la Irohazaka in un susseguirsi di impressionanti tornanti ed un paesaggio che cambia colore ed aspetto a seconda della stagione
Si vola direttamente in Oriente, nel magico Giappone per la precisione. L’estremo oriente, si sa, affascina da sempre gli occidentali innamorati di una cultura che conoscono così poco. Un posto unico nel suo genere da percorrere in sella a una moto vi garantirà emozioni ancora più grandi. Volete scoprire il mondo sulle due ruote? Bene, vi portiamo nel cuore del Giappone in uno dei posti più accattivanti del pianeta: la via Irohazaka
Ad attendervi un percorso speciale, un susseguirsi di tornanti impressionanti, curve che si chiudono a gomiti, salite e discese da brividi e tutt’intorno una paesaggio spettacolare che vi accompagna su e giù per la montagna.
E allora perché attendere? Il primo passo da fare per raggiungere il Giappone è quello di prenotare un biglietto aereo. Per questa volta bisognerà lasciare la moto a casa a riposo forzato e fittarne una a Tokyo. La capitale saprà certamente rispondere alle esigenze di motori più diversi ed indicare la soluzione migliore. Attenzione però alla guida. In Giappone si guida a sinistra, ispirato al vecchio modo di camminare dei samurai, appunto a sinistra, per evitare di urtarsi con le proprie spade.
La via Irohazaka è una strada spettacolare che attraverso le montagne conduce da da Nikko al lago Chuzenji. Una coppia di strade ripide che si percorrono a senso unico, una dedicata alla discesa ed una alla salita, andando su e giù per la montagna. Strade relativamente giovani costruite tra il 1954 ed il 1965 ma piene di storia.
Un percorso fatto di sole curve, 48 per la precisione, che affonda le radici nella storia del Giappone. 48 non è un numero a caso: una curva per ogni lettera dell’alfabeto giapponese, un tempo chiamato appunto “Iroha”, prima parte del nome della strada. Ogni curva, infatti, è segnata da una sillaba dell’hiragana, il sistema sillabico giapponese. Una strada che va a comporre un vero e proprio poema, un sistema perfetto che usa ogni singola lettera dell’alfabeto senza lasciarne per strada nessuna e senza ripeterla due volte. La restante parte del nome, zaka appunto, significa pendio. Che maestria! Già solo questo ci fa capire quanto fascino abbia il Giappone storico e contemporaneo.
Vi aspetta dunque un viaggio incredibile, non solo per l’effetto pista che la Irohazaka ha, per l’ebbrezza dell’avventura, ma anche per la densità storica e naturalistica di questo posto.
Ogni tornante accende una nuova emozione affrontando gomito dopo gomito una pendenza diversa e guardando le panoramiche montagne. Un manto stradale in buone condizioni ed una strada che non è molto trafficata. Un vero paradiso per chi ama divertirsi sulle due ruote in solitaria con il solo rombo della moto ed il sibilo del vento in faccia.
Bello fare il percorso in estate ma è in autunno il momento più suggestivo della via Irohazaka. Da ottobre la foresta circostante si trasforma in un tripudio di colori: oro, rosso e marrone, un dipinto meraviglioso che solo i colori autunnali sanno restituire. Sosta obbligatoria, durante il tragitto, per ammirare una delle tre cascate più grandi del Giappone, la cascata di Kegon.
E l’arrivo a valle non è di minore bellezza. Davanti a voi si aprirà l’incanto del lago Chuzenji, simbolo del parco nazionale del Nikko. Dopo l’emozionante discesa in moto, un giro imperdibile tra i templi e santuari di Nikko, in riva al lago. Potrete, inoltre, rilassarvi facendo un giro tra i negozi che sorgono sulla riva del lago. E se non siete amanti dello shopping potrete optare per un bel giro in barca, tra aprile e novembre, ammirando il lago da sopra l’acqua.
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